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APPUNTI DI VIAGGIO: UN RICORDO DI MOIRA

Moira Orfei e Lidia Togni per la riuscita di Carmine Tucci

APPUNTI DI VIAGGIO: UN RICORDO DI MOIRA

Ad un anno di distanza dalla morte, un ricordo di Moira Orfei

UNA REGINA A FOGGIA

Intorno al 2011 una serie di fortunate circostanze mi portarono più volte al Circo Moira Orfei.
Ormai lo spettacolo lo conoscevo ed occupavo il tempo più a salutare conoscenti ed amici che ad entrare nell’enorme chapiteau.

C’era un momento però che mi spingeva ad entrare, ed era quello che precedeva l’intervallo, ovvero l’ingresso della “Regina” in pista. Ogni volta, in qualsiasi parte dello stivale era la stessa calorosa scena d’affetto che il pubblico regalava ad una Moira sorridente a bordo di un Maggiolino (inteso come auto naturalmente).

Ero a Foggia, nel piazzale la sua carovana era molto vicina al bar, dove mi trovavo nel intervallo. Bar e piazzale erano pieni di gente, Moira aveva appena chiuso la prima parte dello spettacolo e si apprestava a ritornare in carovana sempre a bordo del maggiolino che però doveva aggirare scuderie e strutture prima di giungere a destinazione. 

All’arrivo di Moira le persone presenti sul piazzale si portarono subito nei pressi della carovana, bambini sulle spalle dei genitori, telefonini impazziti con le foto, ed applausi.  Lei, ancora sofferente per postumi di un intervento chirurgico era già sulla scaletta della carovana e voltandosi salutò il pubblico: fu una apoteosi.
Perché? Non era il popolino che si emoziona nel vedere un personaggio pubblico, era affetto sincero che coinvolgeva tutti dai giovani agli anziani.

Perché tanto affetto per questa Donna così vistosa nel trucco? Negli anni chi ne ha curato l’immagine ha lavorato bene, ma non c’è specialista di marketing che possa inventare la sua genuinità.

Genuine e semplici, le sue parole arrivavano a tutti, nelle interviste non c’era copione che tenesse: quello che voleva dire lo diceva, poteva dare fastidio, poteva crearsi nemici, ma non c’erano freni, non c’era diplomazia, solo genuinità.

Non ha mai tradito il pubblico del Circo, sotto il suo chapiteau c’era magia, anche un artista modesto diventava una star La gente usciva contenta, il pubblico del Circo non vuole pensare ma solo divertirsi e con Moira era difficile trovare spettatori delusi. 

Ogni volta che andava in tv e parlava del suo circo, indirettamente parlava di Circo e, per quanto si possa pensare il contrario, era positivo per tutti.

Aveva anticipato i tempi, situazioni che solo oggi dividono la politica Lei erano anni che le aveva risolte.  Solo per ricordare i più attuali, nel suo Circo qualsiasi Religione era rispettata e conviveva pacificamente con altre, fu la prima ad aprire pubblicamente a Gay e coppie di fatto. Probabilmente non era la regia del suo Circo, ma senza dubbio ne era l’anima.  Ora la “Mora” Regina ci ha lasciato, manca a tutti,  nemici compresi, ma per magia sarà sempre presente ogni volta che l’Orchestra  intonerà l’inizio dello spettacolo.

 
Arrivederci Regina e grazie di tutto.
 
maurizio tramonti

15/11/2016 10.09.19

APPUNTI DI VIAGGIO: UN RICORDO DI MOIRA

 

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