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CESAR DIAS – WORLD CIRCUS ARTIST

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“My way” il video di Roberto Guideri

César Dias, il bambino dentro al Clown

César Dias è nato nel 1983 a Setúbal appartiene alla quarta generazione di una famiglia di artisti circensi portoghesi, suo nonno e bisnonno erano acrobati in bicicletta, suo padre César Dias senior, ventriloquo e giocoliere, sua madre Gloria Silva contorsionista, la migliore contorsionista portoghese del suo tempo, sua sorella Soraya Dias giocoliera seguendo le orme del padre.

César Dias è nato nel 1983 a Setúbal appartiene alla quarta generazione di una famiglia di artisti circensi portoghesi, suo nonno e bisnonno erano acrobati in bicicletta, suo padre César Dias senior, ventriloquo e giocoliere, sua madre Gloria Silva contorsionista, la migliore contorsionista portoghese del suo tempo, sua sorella Soraya Dias giocoliera seguendo le orme del padre. L’amore per l’arte circense è sempre stato forte nel piccolo César, con una vera passione per la “Commedia”, passava ore e ore a guardare i video di grandissimi interpreti quali, Charles Chaplin, David Larible, Peter Shub e il suo grande idolo George Carl. Come è di norma nella vita circense il piccolo César entra in pista da bambino all’età di quasi 6 anni, con la faccia dipinta da clown a far da spalla a suo zio. Il suo vero debutto da professionista avviene qualche anno più tardi nella veste di acrobata ai rulli (Rola rola), numero con il quale ha lavorato in diversi circhi in Spagna e in Portogallo. A 17 anni la svolta, decide di perseguire il suo sogno di bambino e nel Circo Roberto Cardinali affianca il numero di rola-rola a quello di clown. Quel ruolo di clown però non lo soddisfaceva, non incontrava il suo personaggio, non era quello che voleva esprimere. Cercava qualche cosa di più moderno di più innovativo, passa così da un clown classico ad un comico moderno, sempre perseguendo il suo comico di riferimento che era il grande George Carl. Monta così un numero che è una sorta di fumetto musicale e lo debutta nel 2004 al circo Chen in Portogallo. A poco a poco il personaggio prende forma fino ad ottenere quello che tutti conosciamo come l’attuale Cesar Dias. Passano gli anni e nel 2008 un ingaggio al Krone Bau di Monaco lo porta a calcare per un mese una delle piste più importanti d’Europa, nasce da qui il primo ingaggio che lo porta per due stagioni in Svizzera nella pista del Circo Nock precisamente nel 2009 e nel 2010. Ed è nella stagione in Svizzera che avviene la metamorfosi come ci racconta César. “All’inizio della carriera, come tutti i giovani, abbiamo degli artisti che sono dei fari ispiratori, molto spesso l’errore che si compie è voler essere loro in tutto e per tutto, il mio faro era George Carl. Il mio primo numero fu infatti un’entrata musicale, con tante gags di George Carl ed anche molte battute che facevano parte del suo repertorio. Quando ho cominciato non sapevo di preciso cosa fare, ero un po' perso, uno dei grandi errori è copiare al 100% dai nostri idoli, quindi costume, trucchi ed anche il numero, Questo è un grandissimo sbaglio, perché, se si hanno mire importanti, non puoi essere la brutta copia di un altro artista, devi avere una tua personalità e la tua freschezza.  Una cosa di cui sono sempre stato conscio sin dall’inizio è che volevo essere César Dias e non la copia di qualche altro artista. Solo che al principio della mia carriera ho commesso degli errori facendo riprese che facevano tutti, come “la Box” e “il Cinema”, questi errori mi fecero riflettere. Volevo ambire a palcoscenici importanti e in quel modo non sarei andato molto lontano. La scintilla scocco verso la fine della stagione 2009, chiamai mio zio Marco e parlai a lungo al telefono con lui, egli capì immediatamente quello che io volevo essere e mi disse “Cesar tu hai una bella voce, sai cantare, devi mettere in comico una bella canzone in modo tale da esaltare le tue qualità”, fu così che cominciai a lavorare a “my way”. Senza mio zio non avrei mai avuto questa intuizione. In quel periodo avevo già due entrate nel mio repertorio, che rispecchiavano il mio stile, la prima è la mia entrata musicale la seconda è la GUN. L’ispirazione venne guardando Renè Bazinet, uno dei primi comici del Cirque du Soleil che mischiava il mimo al rumorista. Era un numero di 15/18 minuti, io lo resi mio e lo portai a 6/7 minuti.” Si formarono così i tre atti che Cesar portò in giro per il mondo e gli permisero di calcare le piste più importanti del mondo, le piste che avevano calcato i suoi idoli come quella dello svizzero Knie e il Festival del Circo di Montecarlo, dove vinse il prestigioso Clown di Bronzo nell’edizione del 2019. Al suo fianco da diversi anni a supportarlo vi è sua moglie Vera Duarte, con cui hanno avuto due splendide ragazze, Alice che oggi ha 13 anni e Melanie che ne ha 11. Le cose non sono state facili all’inizio, il padre di Cesar non voleva assolutamente che lui intraprendesse la carriera di Clown, mentre i genitori di Vera avevano un tabù assoluto nei confronti del circo, fu così che dovette quasi “rapirla” per averla con sé. Oggi padre e suocero sono i più grandi sostenitori di Cesar. Il suo sorriso malizioso, le sue battute con il pubblico, la sua goffaggine scanzonata e allo stesso tempo perfettamente consolidata fanno del clown César Dias una delle stelle del circo contemporaneo e lo vedono fresco vincitore dell’Elefant di Bronzo all’edizione 2021 del Festival Internacional del Circ nella città di Girona.

L’amore per l’arte circense è sempre stato forte nel piccolo César, con una vera passione per la “Commedia”, passava ore e ore a guardare i video di grandissimi interpreti quali, Charles Chaplin, David Larible, Peter Shub e il suo grande idolo George Carl.

Come è di norma nella vita circense il piccolo César entra in pista da bambino all’età di quasi 6 anni, con la faccia dipinta da clown a far da spalla a suo zio. Il suo vero debutto da professionista avviene qualche anno più tardi nella veste di acrobata ai rulli (rola rola), numero con il quale ha lavorato in diversi circhi in Spagna e in Portogallo.

A 17 anni la svolta: decide di perseguire il suo sogno di bambino e nel Circo Roberto Cardinali affianca il numero di rola-rola a quello di clown. Quel ruolo di clown, però, non lo soddisfaceva, non incontrava il suo personaggio, non era quello che voleva esprimere. Cercava qualche cosa di più moderno, di più innovativo; passa così da un clown classico ad un comico moderno, sempre perseguendo il suo comico di riferimento che era il grande George Carl. Monta così un numero che è una sorta di fumetto musicale e lo debutta nel 2004 al Circo Chen in Portogallo. A poco a poco il personaggio prende forma fino ad ottenere quello che tutti conosciamo come l’attuale Cesar Dias.

Passano gli anni e nel 2008 un ingaggio al Krone Bau di Monaco lo porta a calcare per un mese una delle piste più importanti d’Europa, nasce da qui il primo ingaggio che lo porta per due stagioni in Svizzera nella pista del Circo Nock precisamente nel 2009 e nel 2010.

CESAR DIAS - WORLD CIRCUS ARTIST

Ed è nella stagione in Svizzera che avviene la metamorfosi come ci racconta César. “All’inizio della carriera, come tutti i giovani, abbiamo degli artisti che sono dei fari ispiratori, molto spesso l’errore che si compie è voler essere loro in tutto e per tutto, il mio faro era George Carl. Il mio primo numero fu infatti un’entrata musicale, con tante gag di George Carl ed anche molte battute che facevano parte del suo repertorio. Quando ho cominciato non sapevo di preciso cosa fare, ero un po’ perso, uno dei grandi errori è copiare al 100% dai nostri idoli, quindi costume, trucchi ed anche il numero, Questo è un grandissimo sbaglio, perché, se si hanno mire importanti, non puoi essere la brutta copia di un altro artista, devi avere una tua personalità e la tua freschezza.


Una cosa di cui sono sempre stato conscio sin dall’inizio è che volevo essere César Dias e non la copia di qualche altro artista. Solo che al principio della mia carriera ho commesso degli errori facendo riprese che facevano tutti, come “la Box” e “il Cinema”, questi errori mi fecero riflettere. Volevo ambire a palcoscenici importanti e in quel modo non sarei andato molto lontano. La scintilla scoccò verso la fine della stagione 2009, chiamai mio zio Marco e parlai a lungo al telefono con lui, egli capì immediatamente quello che io volevo essere e mi disse “Cesar tu hai una bella voce, sai cantare, devi mettere in comico una bella canzone in modo tale da esaltare le tue qualità”, fu così che cominciai a lavorare a “My way”. Senza mio zio non avrei mai avuto questa intuizione. In quel periodo avevo già due entrate nel mio repertorio, che rispecchiavano il mio stile, la prima è la mia entrata musicale, la seconda è la GUN. L’ispirazione venne guardando Renè Bazinet, uno dei primi comici del Cirque du Soleil che mischiava il mimo al rumorista. Era un numero di 15/18 minuti, io lo resi mio e lo portai a 6/7 minuti.”

CESAR DIAS - WORLD CIRCUS ARTIST

Si formarono così i tre numeri che Cesar portò in giro per il mondo e gli permisero di calcare le piste più importanti del globo, le piste che avevano calcato i suoi idoli come quella di Charles Knie (per quattro stagioni), dello svizzero Knie e il Festival del Circo di Montecarlo, dove vinse il prestigioso Clown di Bronzo nell’edizione del 2019.

Al suo fianco da diversi anni a supportarlo vi è sua moglie Vera Duarte, con cui hanno avuto due splendide ragazze, Alice che oggi ha 13 anni e Melanie che ne ha 11. Le cose non sono state facili all’inizio, il padre di Cesar non voleva assolutamente che lui intraprendesse la carriera di Clown, mentre i genitori di Vera avevano un tabù assoluto nei confronti del circo, fu così che dovette quasi “rapirla” per averla con sé. Oggi padre e suocero sono i più grandi sostenitori di César.

Agosto 2016 stagione al circo Charles Knie.

Il suo sorriso malizioso, le sue battute con il pubblico, la sua goffaggine scanzonata e allo stesso tempo perfettamente consolidata fanno del clown César Dias una delle stelle del circo contemporaneo e lo vedono fresco vincitore dell’Elefant di Bronzo all’edizione 2021 del Festival Internacional del Circ Elefant d’Or nella città di Girona.

Nel prossimo futuro un altro prestigioso ingaggio da Arlette Gruss per la stagione 2021/2022.

NEWS DA ARLETTE GRUSS

Riconoscimenti e premi

2006 Festival di Latina – Premio speciale Palmiri
2010 Festival San Paul les Dac – Bronzo e premio speciale Nikulin
2014 Festival di Budapest – Bronzo
2015 Festival di Izhevsk – Premio della giuria
2015 Festival di Zhuhai Chimelong – Premio della giuria
2016 Festival di Massy – Premio della giuria
2016 Festival di Voiron – Premio del pubblico
2019 Festival di Monte-Carlo – Clown di Bronzo e Premio speciale Europapark
2019 Festival di Wuqiao – Bronzo e Premio speciale Nikulin
2020 Festival Hermanos Tonettis – Oro
2021 Festival di Girona – Bronzo

cesar dias

 

Testo Maurizio Colombo
Credit photo: François Dehurtevent, Cristophe Roullin, Paul Gautier, Il Mauri
video Editing: Roberto Guideri

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