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VIKTOR KEE – WORLD CIRCUS ARTIST


Viktor Kee è sicuramente da considerare tra i grandi innovatori della giocoleria, nonché uno dei volti più celebri ed amati del Cirque du Soleil a cui deve la sua fama planetaria.

Figlio d’arte, Viktor Kiktev nacque a Priluki, cittadina di 60.000 abitanti nel nord dell’Ucraina, il 10 ottobre 1970, iniziò la sua formazione in tenerissima età frequentando  dapprima una scuola di balletto per poi successivamente, all’età di 6 anni  iscriversi all’ “Uday”, la scuola di circo locale, seguendo le orme del fratello già allievo. Durante i suoi primi anni di studi, sotto la guida di Alex Gruzin, il giovane Viktor  ebbe modo di cimentarsi in ogni forma di arte, dalla magia al verticalismo, e chiaramente la giocoleria che di lì a poco divenne la sua grande passione.

Gruzin, prendendo il piccolo Victor sotto la sua ala, non gli trasmise solo le basi della tecnica, ma anche, e soprattutto, la passione per il meraviglioso mondo del circo, di cui il ragazzo sarebbe diventato in breve tempo protagonista; infatti all’età di 10 anni montò il suo primo numero da solista dove alternava passaggi di giocoleria e breakdance. Come vedremo, unire  giocoleria e danza resterà centrale durante tutta la sua carriera.

A partire dal 1989 frequenta la prestigiosa Accademia di Circo e Varietà di Kiev, dove la massiccia dose di allenamento (10/14 ore al giorno) lo porterà a migliorare notevolmente arrivando a gionglare ben 9 palline, ma Viktor era più interessato alla parte artistica che a quella puramente tecnica, infatti non passò molto tempo che si trovò a collaborare con il regista e coreografo Nikolay Baranov per la creazione di un numero unico e sorprendente, che venne alla luce dopo circa 3 anni di  prove. Il nuovo numero si intitolava “The World of Juggler”, durante l’intera performance venivano usate solo 3 palline integrate da passaggi di danza, contorsione e recitazione, il numero iniziava con il giocoliere che usciva da una sfera  trasparente, elemento che ritroveremo in un altro numero dell’artista, “Ambition”.

Per Kee essere bravi giocolieri non significa solo lanciare il maggior numero possibile di palline in aria, secondo l’artista “La giocoleria è un’arte che ti permette di creare, le palline sono solo oggetti da utilizzare; cosa importa quante sono? Questo è il mio obiettivo, fare capire alla gente questo genere di cose… farla entrare nel mio mondo”.

Con questa nuova e singolare performance venne invitato a Parigi al Festival du Cirque de Demain, dove la vittoria di una Medaglia d’Argento  gli aprì le porte delle più splendide sale da spettacolo di tutto il mondo come: il Moulin Rouge ed il Lido a Parigi, il Friedrichstadtpalast a Berlino, il Mirage e l’MGM Grand  di Las Vegas.

Nel 1999 avvenne il “fatale” incontro con il Cirque du Soleil: Kee ha sempre apprezzato le tecniche artistiche e produttive del Soleil dove è tornato a più riprese, possiamo apprezzare ciò in un intervista rilasciata nel 2003 a Milo Scotton per il periodico Juggling Magazine: “…poi ho iniziato ad esibirmi col  Cirque du Soleil, davvero una bella compagnia, mi piace lavorare con loro, abbiamo la stessa visione artistica. Loro tendono a spingerti al limite e oltre… anche tecnicamente.”

Dralion fu il primo spettacolo che vide l’artista presente in scena, la performance richiama fortemente il numero originario dell’artista, che mantiene una forte impronta del nouveau cirque sovietico, iconica è certamente la musica che accompagna il numero, composta da una serie ritmica di suoni gutturali che evocano la tradizione mongola.

A partire dal 2012 troveremo l’artista impegnato nello spettacolo “Amaluna” nelle vesti di uomo caimano.

In Amaluna, la performance di Viktor rimarrà sostanzialmente invariata, in stile e tecnica, salvo per l’integrazione di una pallina infuocata che aggiungerà un tocco di spettacolarità in più al finale.

Nel 2003 Viktor partecipa alla ventisettesima edizione del Festival del Circo di Montecarlo, dove vincerà un Clown d’Argento, la vittoria del premio sorprese moltissimo lo stesso artista, che racconta “Non mi aspettavo l’argento, però, speravo in un bronzo…è davvero un grande successo per me. Non molti giocolieri ce l’hanno fatta…” continua “Per il mio tipo di giocoleria vincere qualcosa qui a Monte Carlo era molto difficile. Avere vinto tra troupe acrobatiche ed elefanti è irreale, sono entusiasta”.

Nel 2007 inizia una carriera parallela formatore e creator, fondando la “Art vision production” con l’obbiettivo di sviluppare l’aspetto tecnico e creativo di giovani artisti di tutto il mondo, tra i principali vanti dell’artista vi è certamente il giocoliere “orizzontale” Viktor Moiseev, inoltre dal 2014 Kee è a capo della suo ente no-profit, la “Viktor Kee Foundation”.

Nel 2019 solca la pista del Circo Nazionale Svizzero Knie, segno del sempre maggiore assottigliamento della parete che divide il circo classico dal contemporaneo.

Foto riprese da Knie di Friedrich Klawiter

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