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RINGLING BROS. IL RITORNO DEL MITO AMERICANO

RINGLING BROS. IL RITORNO DEL MITO AMERICANO

RINGLING BROS. IL RITORNO DEL MITO AMERICANO

Il nostro amico Filippo Ferretti, negli scorsi giorni ha assistito al debutto del mito americano, ed icona del circo mondiale, Ringling Bros. e Barnum & Bailey circus a Tampa, Florida. All’interno della gigantesca Amalie Arena, capace di oltre 21.000 persone, Filippo, che ringraziamo per le fotografie e per la recensione che ci ha inviato, ha visto lo spettacolo del ritorno del Ringling. Ritorno che, come abbiamo già avuto modo di argomentarvi in diversi articoli precedenti, prevede una formula totalmente rivista e, purtroppo per noi, priva di animali. Un produzione spettacolare come, purtroppo per noi che non abitiamo negli USA, abbiamo solo la possibilità di assaporare dai vari video che circolano sui socials.

RINGLING BROS. IL RITORNO DEL MITO AMERICANO

Ma lasciamo la parola a Filippo:

Il ritorno del Ringling Bros. e Barnum & Bailey negli Stati Uniti: da elefanti, tigri e cavalli a un cagnolino robot. 

Il ritorno del Ringling Bros. e Barnum & Bailey Circus negli Stati Uniti, con il suo debutto a Tampa, Florida, a pochi chilometri dal quartier generale della Feld Entertainment,  ha suscitato emozioni contrastanti tra il pubblico, con momenti di incanto e di delusione che richiedono un’analisi più approfondita. Sebbene il ritorno dello spettacolo abbia portato con sé una ventata di nostalgia e rinnovato interesse, alcuni aspetti hanno rivelato una sottile instabilità nell’equilibrio della produzione.

L’Amalie Arena è stata il palcoscenico di questa avventura circense, con lo spettacolo di venerdì che ha registrato quasi il tutto esaurito, con quasi 18.000 spettatori. Una dimostrazione tangibile della fame di spettacolo dal vivo e della voglia di rivivere l’incanto di un circo storico.

RINGLING BROS. IL RITORNO DEL MITO AMERICANO

LA NOVITA’

La grande novità di questa edizione è stata la decisione di eliminare completamente gli animali dallo spettacolo. L’iconica e maestosa parata degli elefanti è stato sostituita da un’innovativa scelta: un cagnolino robot, la nuova mascotte del circo, battezzata Bailey. Questo approccio, se da un lato ha sollevato curiosità e approvazioni per l’attenzione al benessere animale, dall’altro ha generato una vivace discussione sulle tradizioni circensi e sul loro evolversi, considerando soprattutto che i prezzi dei biglietti andavano dai 45 $ ai 265 $ per persona.

LA RECENSIONE

L’apertura dello spettacolo è un omaggio ai fasti del Ringling Bros. e Barnum & Bailey Circus, con una parata magnificamente orchestrata. La prima parte dello spettacolo ha una durata di un’ora esatta, seguita da un intervallo di 25 minuti e la seconda parte, altrettanto coinvolgente, di 45 minuti. Tuttavia, nonostante gli aspetti positivi, alcuni spettatori hanno espresso la sensazione che, pur ricordando i grandi momenti del passato, mancasse quel tocco magico che rende uno spettacolo indimenticabile. La mancanza di numeri che hanno suscitato una standing ovation ha evidenziato la sfida di creare momenti epici senza il coinvolgimento diretto degli animali.

Uno degli aspetti che ha immediatamente catturato l’attenzione è stata la sensazione di monotonia, in particolare in quei momenti in cui la mancanza di numeri con animali è emersa in modo evidente. Questi vuoti apparenti hanno causato dei momenti “morti” all’interno dello spettacolo, con passaggi che, pur essendo di alta qualità, hanno rischiato di risultare prolungati e privi dell’energia caratteristica dei numeri circensi tradizionali. La comicità, in particolare, è stata colpita da un ritmo lento e da una mancanza di coinvolgimento, rendendo alcune parti dello spettacolo meno vivaci di quanto ci si aspettasse.

Il video girato da Filippo Ferretti

È evidente che la produzione ha cercato di colmare il vuoto lasciato dalla mancanza degli amati numeri con animali, ma questa sfida ha portato a una sorta di allungamento forzato di alcuni numeri, generando tratti di performance che sembravano estendersi oltre la necessità. Questo adattamento alla nuova realtà ha portato a una struttura dello spettacolo che, in certi momenti, poteva risultare più estesa del necessario.

La comicità è stata talvolta vittima di una presentazione lenta e poco incisiva. Gli sforzi per mantenere l’umorismo senza il supporto degli animali sembrano aver contribuito a momenti in cui la connessione con il pubblico è risultata più difficile da stabilire. La vastità della struttura ha sicuramente avuto il suo peso. Questo ha influito sulla percezione complessiva dello spettacolo, soprattutto per gli spettatori più attenti ai dettagli.

LE FOTO

Nonostante i momenti di difficoltà, va sottolineato che il Ringling Bros. e Barnum & Bailey a Tampa ha comunque offerto numeri di alta qualità. La performance di artisti  italiani come Giulia e Mattia Rossi, con i loro numeri di mano a mano e fasce aeree, ha dimostrato l’elevato standard delle esibizioni presentate.

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