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CULTURA – Circhi: viaggi a rischio per gli animali perché spesso diventano ostaggi da sacrificare

Le tournée all’estero dei circhi italiani, o dei numeri con animali, si stanno confermando dei veri e propri incubi per gli animali, soprattutto se queste si svolgono in Paesi che non offrono garanzie di stabilità o di una tranquilla permanenza tanto che i proprietari del circo Embell Riva hanno chiesto l’aiuto del Ministero degli Affari esteri italiano per rientrare dalla Siria: infatti,il circo, appartenente alla famiglia Bellucci, sarebbe bloccato nel Paese mediorientale a causa di una truffa dal 25 gennaio 2011. L’impresario egiziano che ha curato la tournée siriana avrebbe “venduto” il circo per poi dileguarsi e ora i circensi hanno chiesto l’aiuto della Farnesina poiché la Siria concede loro di lasciare il Paese, ma senza gli animali, che verrebbero abbattuti.

 

A evidenziare questo aspetto davvero poco noto dei rapporti internazionali, è stata la senatrice del Pd Donatella Poretti con un’interrogazione rivolta ai ministri degli Affari esteri Franco Frattini e dei Beni e attività culturali Sandro Bondi per sapere dal primo ” se intenda valutare l’opportunità di emanare gli avvisi – volti ad evitare il viaggio ed il soggiorno nei Paesi a rischio non solo ai turisti ma anche ai circhi, allo scopo di prevenire loro tournée nei Paesi a rischio e a quali fondi abbia fatto e faccia ricorso la Farnesina nei casi di mobilitazioni d’urgenza di strutture circensi con animali al seguito con procedure di rimpatrio, come nei casi illustrati, e se non si ritenga opportuno mettere in atto ogni iniziativa utile, e quale, al fine di prevenire futuri casi analoghi”. A Bondi viene chiesto se “sia in grado di far conoscere quanti siano gli spettacoli condotti nelle circostanze di cui sopra, e se, tra quelli destinatari dei finanziamenti del fondo unico per lo spettacolo riservati alla promozione della tradizione circense italiana all’estero, ve ne siano di svolti in Paesi extraeuropei a condizioni che sarebbero vietate in Europa perché particolarmente rischiose per gli animali utilizzati”.

 

Nell’interrogazione la senatrice informa che già a gennaio il Ministero degli Affari esteri aveva inviato una nave in Tunisia per recuperare uomini e animali del circo Bellucci, rimasto bloccato in mezzo ai tumulti di piazza, senza cibo né acqua. E nel 2010 il circo Darix Togni-Florilegio fu costretto a una rocambolesca fuga dall’Iran, a causa di disordini interni. Considerato che, come suggerisce la Lav (Lega Anti vivisezione) la Farnesina in alcune circostanze emana avvisi che sconsigliano il turismo nei Paesi a rischio. Eppure, i turisti, decidendo di recarsi in questi Paesi contro gli inviti alla prudenza, lo fanno di propria volontà: gli animali del circo, invece, non hanno alcuna possibilità di scelta, sono assolutamente dipendenti dai loro padroni, e in caso di emergenza sono sacrificabili, per quanto a malincuore.

Da www.informazione.it del 18/02/11

18/02/2011 21.14.38

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