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L’OCCASIONE PER I GIOVANI ARTISTI
A scuola di circo

Flic e Vertigo aprono le selezioni per partecipare ai corsi biennali
LUCA INDEMINI e TIZIANA PLATZER
TORINO
Nessuna migrazione all’estero, perchè non è in giro per l’Europa o andando oltreoceano che si può trovare la scuola migliore. Almeno non di quelle che esistono a Torino. Non solo, il rischio è vedersi soffiare il «banco» sotto il naso dagli stranieri, che arrivano pronti a cercarsi una sistemazione provvisoria e a concorrerre con ogni talento artistico per passare la selezione e aggiudicarsi uno dei posti a numero chiuso. Incredibile, eppure è così nell’ambito della didattica del circo contemporaneo, che il territorio torinese ha potenziato con due delle tre scuole professionali italiane. L’altra è a Bologna, annuale, e, a detta dei tecnici del settore, preparatoria ai corsi biennali piemontesi.

Gran bella soddisfazione per la Scuola Flic della Reale Società Ginnastica e la Scuola Cirko Vertigo a Grugliasco, che nella loro storia hanno una nascita comune, nel 2001, proprio nelle storiche palestre di via Magenta 11, e successiva divisione delle strade artistiche che ha portato alle forze attuali. Non da poco, se si pensa che alle selezioni per la nuova stagione – da oggi al 13 settembre alla Flic, e ultima «chiamata» il 17 settembre alla Vertigo – sono in arrivo ragazzi da Inghilterra, Svezia, Irlanda e Austria, ce ne sono 40 visionati in Brasile in attesa di sapere se prenderanno parte alle lezioni sotto il tendone di Grugliasco.
«Scelti sulla base della presenza scenica, livello tecnico-fisico e motivazioni», spiega Paolo Stratta, anima della scuola creata in stretta collaborazione con il Comune di Grugliasco e che può contare sui fondi dell’Unione Europea, 109 mila euro, pari all’80 per cento dei sostegni cui si aggiunge anche un finanziamento della Regione e di altri enti. «Per ogni nuovo corso attiviamo 15 posti, con gratuità ai primi tre della selezione e una retta di 800 euro l’anno per gli altri dodici».

Stratta è anche il direttore del festival estivo sempre nel parco «Le Serre», sede dello chapiteau didattico che a luglio ha accolto 10 mila spettatori per una rassegna ormai accreditata internazionalmente come i festival di Roma, «Metamorfosi» di Barberio Corsetti, e di Brescia «La festa del circo».
Fra i tanti progetti di Vertigo un’altra unicità italiana, l’apertura a giugno prossimo della «Casa del Teatro di Strada», dove i diplomati delle scuole potranno lavorare ai loro spettacoli, « come succede in Francia, a Bruxelles». Una vivivacità di intenti dovuta al grande interesse che il circo contemporaneo muove, «perchè il teatro, la danza, il circo tradizionale, persino la lirica e ovviamente la tv, hanno capito che in questo settore possono attingere a artisti con una preparazione globale e di alto livello», dice ancora Stratta, che sulla filosofia artistica aggiunge: «L’Italia non ha nulla da scopiazzare ai francesi. E’ tempo che nasca la prima compagnia italiana, non sarà il Cirque du Soleil, ma un collettivo giovane».

Un’ottica un po’ diversa quella della Scuola Flic, che non può contare su finanziamenti pubblici. «La Reale Società Ginnastica è la più antica società sportiva italiana – spiega Matteo Lo Prete, l’ideatore e preparatore tecnico con esperienza pluriennale nell’ambito della ginnastica artistica – e anche in questa occasione ha saputo rischiare in un settore che in Italia era quasi sconosciuto». I primi contatti col mondo circense per Lo Prete erano arrivati negli Anni ’90, quando talvolta gli atleti erano chiamati per alcuni interventi acrobatici. «Il circo contemporaneo è soprattutto emozione, è la capacità di raccontare e inventare storie attraverso acrobazie, musica, corpi in movimento». La scuola Flic cerca di unire questi elementi nella formazione dei tecnici professionali, una nuova figura di lavoratori autonomi con buone possibilità di impiego. Le difficoltà sono soprattutto finanziarie, «al Ministero per i Beni Culturali non esiste una voce di finanziamento per il circo contemporaneo. La città dovrebbe iniziare a investire».
Intanto i ragazzi della Flic hanno dato a Torino la partecipazione alla Cerimonia per le Olimpiadi, e pure all’evento per la presentazione della Fiat 500, davanti agli occhi di tutto il mondo.

Da “La Stampa”
11/09/2007 16.23.23

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