Stampa: Le lingue diverse del teatro

È il festival Lultimaprovincia, diretto dai Manicomics, la cui 16ª edizione è stata presentata ieri in Provincia dal dirigente Bruno Bedani (in rappresentanza dell’assessore alla cultura Mario Magnelli), dai Manicomics Tarquini, Mozzani e Pisi, e da Allegra Spernanzoni, responsabile dell’attività di laboratorio. Sono intervenuti anche i sindaci di Fiorenzuola, Giovanni Compiani, di Castellarquato, Alberto Fermi, di Gragnano, Andrea Barocelli, di Sarmato, Sabrina Gallinari, e l’assessore di Agazzano Antonino Buccheri.

Per Tarquini è la varietà di linguaggi proposta il punto forte della manifestazione itinerante, che quest’anno intende soprattutto “far parlare gli autori teatrali”. Come Alessandro Bergonzoni, che proverà a suggerire a Fiorenzuola come Predisporsi al micidiale Bruno Stori, a Palazzo Farnese a Piacenza, con Siamo qui riuniti o della democrazia imperfetta, secondo capitolo – dopo I grandi dittatori, del 2003 – di un progetto che vuole parlare di politica ai giovani il trio Filarmonica Clown, sempre al Farnese, con Faust, la commedia è divina, “una riscrittura in chiave comica e molto originale” del celebre e scellerato patto che qui vede protagonista, accanto a due demoni, un pluripremiato attore intento a cimentarsi con la declamazione integrale della Divina Commedia. Oltre al teatro d’autore e alla comicità (che tornerà, ad esempio a Podenzano, con gli Erbamil e i loro improbabili sport), i filoni in cui i Manicomics hanno diviso la rassegna sono: gli spettacoli di impegno civile (come Arianna di Teatro blu, a Carpaneto, sulla guerra), per famiglie (come Virginia. Una storia di baci e bugie della compagnia La Pulce ad Agazzano, che rientra nel progetto di educazione alla sessualità e all’affettività L’amore dei bambini, patrocinato dalla Regione Lombardia), nouveau cirque (come Kolok di Fondazione Teatro Giovani a Gragnano, sulla paura del diverso), animazione (Agoclown a Pontenure) e sperimentazione. In questo gruppo rientra anche la performance Leggii sensibili (con aperitivo finale) di e con Antonello Cassinotti a Palazzo Farnese, “un percorso recitato attraverso leggii che prendono vita”.