Stampa: Brescia-Parigi la via del circo contemporaneo

Brescia-Parigi
la via del circo contemporaneo

Nubi sul cielo del circo contemporaneo. Anzi il «nouveau cirque» visto che l’hanno inventato i francesi. Questo genere dalla natura sfuggente, nato una quindicina di anni fa dal connubio fra circo e danza contemporanea, è arrivato al capolinea o ha semplicemente mutato pelle? Ha un futuro? Era solo un escamotage per prolungare la lenta agonia di un genere glorioso: il circo circo?

È una crisi che porta alla ricerca di una nuova identità? Segnali contraddetti, comunque, dal grande successo popolare che come sempre ha raccolto la festa del circo di Brescia di Gigi Cristoforetti. Certo sembrano lontani i giorni in cui ogni nuova covata che usciva dalla super scuola francese di circo, il Cnac, si affidava per il saggio di fine corso a un grande coreografo contemporaneo: Joseph Nadj, Philippe Découfflé, Francesca Lattuada. Oggi le aggregazioni sembrano andare verso altre direzioni.

A giugno, al Parc de di Parigi la rassegna Des auteurs, des cirques ha giocato la carta del Cirque à texte dove l’acrobazia ha indagato le possibilità di mescolarsi alla commedia. Una videocamera sotto lo chapiteau è l’esperienza della compagnia francese Làoù in Mitoyen, dove realtà e immagine giocano a rimpiattino in un continuo rinvio di piani reali e virtuali.

Poi ci sono gli acrobati e i trapezisti di Le Cheptel Aleikoum, tipi di sconvolgente bravura che allestiscono uno spettacolo itinerante e notturno nei posti più affascinanti del Castello di Brescia toccando le corde del magico e del comico. Si smarca da queste nuove linee di fuga, la ricerca della Compagnia Zimmermann De Pierrot che con Gaff Aff riesce ancora a coniugare la jonglerie alle tematiche serie e dure della danza contemporanea.

Da www.lastampa.it del

15/07/2007 22.17.59

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