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Stampa: Torna a Como dopo dieci anni il circo di Moira Orfei. Animalisti in rivolta

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Il caso: Da domani a domenica spettacoli di acrobazia, magia e musica in piazza d’Armi. La «regina» festeggia a Como i 50 anni di spettacolo Torna a Como dopo dieci anni il circo di Moira Orfei. Animalisti in rivolta

 

Moira Orfei, con il suo look, è un’icona senza tempo dell’arte circense

 

(G. Alb.) Da domani piazza D’Armi a Muggiò ospiterà il primo dei due circhi che l’Amministrazione comunale ha voluto “regalare” alla città in occasione del Natale. Si tratta della carovana di Moira Orfei, che torna nel capoluogo lariano dopo due lustri per fasteggiare i 50 anni di carriera artistica ma anche i 74 anagrafici. Si perché nazionale è praticamente vissuta sempre all’ombra del tendone: figlia d’arte, è nata dall’unione di Riccardo Orfei, il celebre clown “Bigolon”, con Violetta Arata anche lei protagonista del mondo circense. Miranda – questo il suo vero nome – si è esibita come cavallerizza, trapezista e acrobata, per poi diventare l’artista circense più amata dagli italiani, protagonista di una carriera tutta in salita che dura da ben mezzo secolo e che l’ha portata anche in tivù e al cinema, in Italia e all’estero, grazie al carisma e al suo “essere personaggio”, che ha trasmesso, insieme all’energia, ai figli Stefano e Lara, tra l’altro vincitori dell’Oscar del circo-Clown d’argento al Festival del circo di Montecarlo. Per informazioni sulla tappa comasca consultare il sito “www. moiraorfei. it” o telefonare al 333.5498227. Il secondo appuntamento – il tendone di Moira Orfei lascerà piazza d’Armi domenica – è a partire da lunedì 12, con il circo acquatico “Splash tour” di Arduino Rossi. Con l’arrivo delle prime roulotte però, tornano le polemiche. In una nota le associazioni riunite Diritti animali ribadiscono la loro contrarietà allo spettacolo circense quando utilizza animali all’interno degli spettacoli: «Il circo appena giunto sul Lario – spiega il coordinatore Mauro Consolini – non nasconde la sua predisposizione verso questa forma di sfruttamento, anzi la mostra con orgoglio nello slogan impresso sui manifesti, che recita testualmente “Brivido, animali e sensazioni”». Dello stesso tono il comunicato a firma di Elisabetta Patelli che dice sì ai circhi a Como ma senza animali, e no al patrocinio comunale. «Lo spettacolo offerto dai circhi – aggiunge – va mantenuto in vita, ma solo quando si basa sul lavoro umano e non sullo sfruttamento di animali imprigionati e costretti a esibizioni innaturali. Chiediamo al Comune un’inversione di rotta: da una parte indirizzare gli sforzi verso campagne a favore degli animali, dall’altra di promuovere eventi che siano anche educativi».

 

Da di Como del 29-11-05

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