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16/05/2003: De Ritis in Usa con il Big Apple Circus

 

De Ritis in Usa con il Big Apple Circus
Il regista pescarese da oggi a New York nella compagnia al Lincoln Center

di Paolo Di Vincenzo

Dopo il Magic Stars di Montecarlo, il Cirque du Soleil, il Disney on Ice e il mitico Barnum in America, il regista pescarese Raffaele De Ritis approda al Big Apple Circus di New York. E’ la struttura che è diventata celebre in tutto il mondo in particolare per Patch Adams, il medico-clown che porta il sorriso nei reparti pediatrici degli ospedali, un’esperienza che è diventata una terapia ormai adottata ovunque e rilanciata dal film con Robin Williams. Ma il Big Apple Circus è molto altro.
«Questa compagnia è una istituzione a New York», spiega Raffaele De Ritis, prima di partire per la metropoli statunitense, «Tra l’altro proprio quest’anno si celebrano i 25 anni del Big Apple Circus. E’ una fondazione creata da Michael Christensen. La sede è al Lincoln Center, dove c’è anche il Metropolitan Theatre e il New York City Ballet. Allo stesso livello hanno voluto portare il circo. Chiamano i più grandi artisti del mondo e li portano a New York ma producono degli spettacoli che abbiano una forma molto teatrale. Ogni anno, ogni due, cambiano regista. Già l’anno scorso mi hanno chiamato per una parte dello spettacolo, “Dreams of a city”, come consulente. Nel 2003, invece, dovrò fare la sceneggiatura con Christensen mentre la regia la firmo solo io. Le produzioni sono molto lunghe, lì funziona un po’ come con la lirica. Abbiamo iniziato a ottobre e una volta al mese portiamo avanti dei meeting. Da fine agosto a fine settembre sarò stabilmente a New York per le prove».
Come si intitolerà lo spettacolo?
«Carnival! e sarà una fantasia circense-musicale che unisce i vari carnevali del mondo, con due ore di musica originale di Arthur O’Farrill (fu l’arrangiatore per Count Basie), una grande latin band dal vivo, scene e costumi realizzate da alcuni dei maggiori talenti di Broadway e quaranta artisti di tutto il mondo».
Ma la Big Apple Circus è conosciuta soprattutto per Patch Adams.
«Sì perché parallelamente al circo hanno la Clown care-unit, che è una unità speciale, per portare il buon umore negli ospedali, in particolare a favore dei bambini. Hanno anche un ospedale a Firenze e uno a Roma. Dopo che è uscito il film, con Robin Williams, hanno avuto un ulteriore grandissimo successo. Ma negli Stati Uniti Big Apple Circus è una istituzione. Attori come Paul Newman, Robert De Niro o anche la “nostra” Isabella Rossellini non si perdono una prima. L’attuale sindaco di New York, Bloomberg, già da prima della sua elezione, è il presidente onorario della compagnia».
Lei lavora molto con i nuovi comici, in particolare ha curato la regia degli spettacoli di Raul Cremona.
«La prossima stagione dovrei di nuovo curare la regia dello spettacolo di Raul. E’ molto bravo e, a differenza di tanti comici che con stanno avendo molto successo con la tv, ha una grande esperienza di teatro, di palcoscenico, di spettacoli dal vivo».
De Ritis a Broadway ha già diretto «Kaleidoscape» nel 1999 (applaudito da quasi due milioni di persone negli Usa). Nonostante gli impegni americani, De Ritis cerca di non abbandonare l’Italia e l’Abruzzo: è ancora in tournée italiana «Houdini» creato lo scorso anno alla Biennale di Venezia (e coprodotto com il Florian, che lo ha anche ospitato a Pescara lo scorso autunno), e trova tempo per la propria città, in cui è consigliere dell’Ente manifestazioni pescaresi.
 
da Il Centro del 16/05/2003

 

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