
Holer Togni promuove Schumacher «Ha sangue freddo da stuntman»
C´è un signore che il fuoco alla macchina lo appicca per scelta e non per caso. Per vocazione, quasi. Holer Togni, 57 anni, stuntman e veterano dell´omonimo circo, nei panni scomodi e roventi di Michael Schumacher si è trovato spesso. Ma non solo: anni fa, saltando venti metri di vuoto da una rampa all´altra con un camion si è fatto molto male. Da allora si è dato una bella calmata. Niente più camion. Solo incendi.
Signor Togni, riesce a immaginare come si è sentito Schumacher quando la benzina è uscita dal bocchettone e ha preso fuoco?
«Intanto per realizzare quello che è successo, Schumacher ci ha messo due o tre secondi. C´è sempre un intervallo tra quello che accade e quello che percepisci. Il pilota non ha visto ciò che abbiamo visto noi alla tv: in prima battuta ha capito che c´era un problema e che non potevano dargli il via per ripartire».
E quando poi ha capito?
«È stato bravo a non farsi prendere dal panico, perché il panico ti toglie la capacità di ragionare lucidamente. Ha aspettato che la squadra entrasse in azione e spegnesse le fiamme. Una freddezza da stuntman: il fuoco è molto pericoloso, l´importante è non perdere mai la testa».
Secondo lei la situazione era stata simulata dalla Ferrari in prova?
«Non lo escludo. Dalla padronanza con cui gli uomini della Ferrari si sono mossi, direi di sì. Credo che Schumacher sarebbe uscito dalla macchina solo se qualcuno gli avesse dato l´ordine di farlo. Significa che non c´era pericolo reale, che la situazione non è mai sfuggita di mano alla squadra. Infatti Schumacher durante il pit stop non si è mosso di un centimetro».
Il fuoco, però, l’ha visto molto da vicino…
«Sì, ed è sempre un bello spavento. Lo dico per esperienza personale. Quando facevo il numero dell´uomo-torcia indossavo una tuta ignifuga simile a quella di Schumacher. Io resistevo 24-25 secondi, ma in certi film americani gli stuntmen arrivano anche a un minuto e mezzo. Il calore sale, il fuoco brucia l´ossigeno e tu cominci a boccheggiare…».
Lei, insomma, Schumacher lo assumerebbe?
«Subito. Se si stanca di vincere con la Ferrari, dategli l´indirizzo del circo Togni».
Gaia Piccardi
Da Il Corriere della Sera del 21/05/2003
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