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Stampa: Si allena a Verona l’uomo bandiera di Italia’s Got Talent

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Si allena a Verona l’uomo
bandiera di Italia’s Got Talent

ACCADEMIA DEL CIRCO. Stefano Scarpa ha vinto l’edizione 2012: «Voglio imparare lo stile, dare un aspetto artistico alle acrobazie aggrappato a un palo verticale». E questa sera sarà al Dorian Gray di Cadidavid

Verona. Stefano Scarpa, l’incredibile «uomo bandiera» vincitore di Italia’s Got Talent 2012, è in questi giorni a Verona, dove sta seguendo uno stage all’Accademia d’arte circense. E questa sera si esibirà nel suo numero al palo cinese alla discoteca Dorian Gray di Cadidavid. Ventidue anni, di Trani, occhi azzurro cielo, lo vediamo allenarsi sotto il tendone mescolandosi agli allievi della scuola, sotto l’occhio vigile del direttore Andrea Togni. Alla scuola-convitto di Verona è arrivato grazie alla segnalazione di un’amica, che aveva studiato lì. «Voglio imparare lo stile, la giusta postura, insomma dare un aspetto artistico al mio numero» spiega Stefano. «In fondo io vengo dalla ginnastica: ho iniziato in palestra». Ecco, come è iniziato tutto, per arrivare poi alla vittoria – dice inaspettata – nel talent con Maria De Filippi, con le sue acrobazie aggrappato al palo verticale con la sola forza delle braccia? «Ho iniziato con la palestra perché volevo dimagrire un po’» ammette Stefano, «poi ho scoperto questo attrezzo e mi sono appassionato. La partecipazione al talent è stato un gioco, io un lavoro ce l’avevo già, nell’azienda di famiglia che si occupa di costruzione e manutenzione di piscine». «Cos’è cambiato dopo Italia’s Got Talent? Il mio conto in banca innazitutto», risponde ridendo l’«uomo bandiera» pugliese. «Ma soprattutto la mia passione è diventata un lavoro. Faccio spettacoli in piazze, teatri, centri commerciali, discoteche, in tivù, e mi diverto un sacco». «Stefano ha un’impostazione sportiva», spiega Andrea Togni, che a Scarpa affina la tecnica al palo, «gli manca la parte artistica. Ha la forza, ma gli manca la flessibilità e le verticali, che possono arricchire notevolmente le sue doti già fantastiche. Qui ha come insegnanti i verticalisti Cinzia e Riccardo Macagi e la contorsionista Giulia Cristiani. E dopo gli allenamenti, io e lui ci divertiamo anche a fare qualche volteggio al palo insieme». All’Accademia del Circo stanno procedendo i lavori per la costruzione del tendone semi-fisso per la palestra definitiva e poi degli alloggi. Intanto all’angolo tra via Tevere e via Tirso, ci sono la vecchia palestra-tendone, e i piccoli tendoni semi-fissi per mensa e sala studio. «Un po’ alla volta, ce la faremo» dice il presidente Egidio Palmiri, guardando le ruspe al lavoro. Intanto l’Accademia sta preparando la festa per la Giornata mondiale del circo, che sarà il 20 aprile a Forte Gisella. «L’anno scorso ha avuto un enorme successo» spiega Andrea Togni, «e stavolta avremo ospiti internazionali, come Oleg Izosimov, il verticalista Clown d’oro a Montecarlo, che iniziò la sua carriera proprio a Verona, al Festival internazionale del circo». «Il mio sogno», aggiunge Andrea, «è di creare attorno all’Accademia un festival che aiuti i giovani circensi a trovare lavoro. Oggi bisogna portare all’estero i ragazzi per farli vedere, vorrei invece portare qui le agenzie di spettacolo e i direttori di circo a vedere i nostri talenti italiani. Se troveremo i fondi, ci arriveremo».  

Daniela Bruna Adami

Da larena.it

22/02/2013 9.55.02

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