Stampa: Chiara, da Venturina al Cirque du Soleil sul trapezio

Chiara, da Venturina al Cirque du Soleil volando sul trapezio

VENTURINA. Trapezista, danzatrice ed equilibrista: questa è Chiara Bagni. Una ragazza dal corpo minuto e muscoloso che si differenzia non solo per qualità artistiche, ma anche per una mentalità all’avanguardia e una buona dose di umiltà allo stesso tempo. Nata a Venturina 27 anni fa, ha lasciato i genitori Ivana e Sergio e il fratello Francesco, all’età di 13 anni per partire alla volta di Roma, dove ha frequentato l’Accademia nazionale di Danza. Specializzatasi in danza contemporanea è partita per New York per uno stage con gli allievi di Marta Graham, la più nota danzatrice statunitense del XX secolo.  Chiara, conquistata dal movimento come massima espressione dell’animo umano, ha fuso questo amore per la danza con quello per il circo, frequentando la scuola Carampa di Madrid e la scuola di circo a Ginevra. «Fin da piccola – spiega Chiara – mi è sempre piaciuto il circo, volevo fare la donna cannone, ma non esistevano scuole e non credevo che una persona potesse entrare a far parte del mondo del circo a meno che non ci fosse nato».  A 20 anni, col musicista Giovanni Lindo Ferretti, ha girato l’Europa in tournèe. «Uno spettacolo – dice l’artista – che mi ha permesso di fare la prima vera esperienza artistica di danza moderna. Poi – prosegue Chiara – cinque anni fa, lavorando col regista teatrale Barberio Corsetti ho conosciuto due ragazzi che venivano dal circo e riuscivano ad unire più tecniche corporee. Il lavoro del corpo era molto piu completo e c’era anche un po’ di rischio, così ho avuto voglia di saperne di piu! Ho frequentato due scuole di circo, ma non ho abbandonato la danza. La mia prima esibizione da trapezista ed equilibrista è avvenuta in Spagna con la scuola circense Carampa di Madrid. Poi ho proseguito, esibendomi in tutta Europa con la mia seconda scuola di circo».  Chiara è anche mamma di Ninn, un bel bambino di due anni e mezzo avuto dal compagno di vita e di lavoro Pierre Le Goullac, con il quale ha fondato il Cirque Branch e in cui la trapezista venturinese si esibisce in coppia con la collega Anhalou Serre. Le Goullac si esibisce invece in spettacolari numeri di equilibrismo.  «La mia vita – spiega l’artista – quella del mio compagno e di Anhalou è un circo en plein air: viaggiamo, montiamo, viviamo, ci alleniamo. Tutto questo per fare spettacolo. Il nostro circo – continua – è un circo fuori dal comune. Ci esibiamo ogni giorno in una città diversa con le nostre attrezzature. Le mie esibizioni sono quasi sempre in coppia con Anhalou un gioco fatto di armonia e tante ore di allenamento. E quando voglio riposarmi, so che posso tornare a casa dei miei genitori a Venturina, nella mia bellissima terra».  Questo portento di tecnica ed energia, potremo ammirarlo dal vivo domani e venerdì al teatro dei Concordi di Campiglia, dove si terrà uno stage di circo, acrobatica e gioco d’attore, rivolto a bambini e adulti (costo 40 auro). Per chi invece volesse assistere al suo spettacolo, potrà ammirarla domenica alle 17, al Lago Verde nel parco di Rimigliano (uscita 4) a San Vincenzo. Ingresso libero. Uno spettacolo sulla spiaggia al tramonto. Un’emozione da non perdere.  Chiara si esibirà in coppia con Anhalou, volteggiando col trapezio. Suo marito Pierre ci stupirà con i suoi sensazionali numeri di equilibrio. «Voglio offrirvi – dice – uno spettacolo diverso e uno stage per tutti coloro che hanno voglia di conoscere nuove discipline. C’è bisogno di novità, di una nuova forma di circo. Non il classico spettacolo circense, ma uno spettacolo coreografico fatto di emozioni e un po’ di rischio.  Chiara non parla dei suoi progetti futuri, ma una cosa è sicura, l’audizione per il Cirque du Soleil l’ha fatta e un’altra cosa la sappiamo: è stata accettata.  Ma come tanti artisti, per scaramanzia, Chiara Bagni preferisce non parlare di questo nuovo impegno. Il Cirque du Soleil è un circo d’elite in cui si esibiscono solo i più grandi artisti del mondo, ma Chiara ha tutti i requisiti per essere una di loro.

Da Il Tirreno

17/06/2011 18.22.11

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