ADDIO AL VECCHIO CLOWN TAKIMIRI (ANTONIO TADDEI)

ADDIO AL VECCHIO CLOWN TAKIMIRI (ANTONIO TADDEI)

Il 2 gennaio se ne è andato Antonio Taddei, in arte clown Takimiri, scomparso all’età di 98 anni in seguito ad una caduta che lo ha costretto ad una degenza in ospedale lunga due mesi, non priva di complicazioni dovute all’età avanzata.

Lo ricordiamo con un articolo del “Corriere Adriatico”.

MONTEGRANARO (FM)
Se ne è andato l’uomo della fune. Se ne è andato Takimiri, il clown che ha fatto ridere intere generazioni e che, fondando il circo che porta il suo nome, ha divertito grandi e piccini.
Il re del circo si è spento nella tarda mattinata di ieri, all’età di 98 anni, in una clinica privata di Macerata. Una vita, la sua, vissuta sino in fondo. Non solo sotto il tendone e le luci dei riflettori, quando queste erano puntate su di lui, ma anche nei momenti privati.
Grande personalità, capace di sorridere e di far sorridere anche nei momenti difficili, generoso come pochi. Basta pensare che, di recente, ha voluto che parte del ricavato delle vendite del libro che celebra le sue gesta fosse devoluto alla C.i.f.a. che tutela i bambini violentati. Lutto nel mondo del circo ma lutto anche a Montegranaro dove Takimiri, con la sua famiglia, ha scelto di vivere.
Antonio Taddei, in arte Takimiri, è nato in Argentina il 3 giugno del 1911 da genitori italiani. All’età di 13 anni, dopo la morte della madre, rientrava in Italia assieme al padre e al fratello. Il suo spirito di avventura lo spingeva ad entrare come allievo in un circo. Scopriva così un mondo affascinante che stimolava le sue naturali doti artistiche, portandolo presto a superare i vari maestri che incontrerà successivamente.
Il pubblico lo ha seguito sin dal suo esordio sotto il tendone con entusiasmo, ammirandone la forza e l’agilità, tanto da soprannominarlo Tarzan.
In seguito, per le sue spericolate acrobazie alla fune (corda aerea), diventava Takimiri che in giapponese significa, appunto, ‘uomo della fune’. Ferito gravemente in guerra, tornava a casa e decideva di trasformarsi in un clown. Nasceva così la leggendaria storia del grande Clown Takimiri, l’uomo da naso rosso. Tre figli, Danglar Ulisse e Mirna, nipoti che adorava (una di queste è Tracy Taddei, attrice emergente), due grandi amori nella sua vita.
Un uomo che ha avuto la capacità, e il merito, non solo di dare vita a una leggenda, quella del circo Takimiri portata avanti ancora oggi da figli e nipoti, ma anche di far sorridere centinaia e centinaia di bambini che hanno assistito, nel corso della sua lunga carriera, agli spettacoli andati in scena su e giù per lo stivale.
Comprensibile come, quando ieri la notizia è cominciata a circolare, grande sia stata la commozione e tanti sono stati gli attestati di stima e vicinanza arrivati alla famiglia Takimiri, toccata dolorosamente negli affetti più cari. Tra i primi a esprimere il proprio cordoglio, venuto a conoscenza della notizia, il sindaco del comune di Montegranaro, Gastone Gismondi. E’ una grande perdita non solo per la nostra città, in cui questo importante artista aveva scelto di vivere con la sua famiglia, ma anche per le Marche e per l’Italia tutta. La fama di Takimiri ha infatti oltrepassato non solo i confini regionali ma anche quelli nazionali e, nel corso della sua lunga carriera, ha avuto numerosi riconoscimenti. Montegranaro tutta ora piange questa perdita e si unisce al dolore che ha colpito la famiglia.
C’era un desiderio nel cuore di Takimiri ed era stato raccontato alcune settimane fa, al teatro La Perla di Montegranaro, in occasione della presentazione del libro ‘Un uomo, un clown, tante emozioni: la straordinaria storia del clown Takimiri’. Il desiderio, cioè, di veder nascere a Montegranaro una scuola in grado di formare artisti circensi. Anche la Provincia, rappresentata dall’assessore alla cultura Giuseppe Buondonno, aveva plaudito l’iniziativa. Saranno adesso figli e nipoti a realizzare questo sogno. A continuare, in suo nome, l’arte di far ridere. Per tutti, comunque, basterà dire circo per dire Takimiri e resterà sempre lui il re.
Isabella Cardinali

da “Il Corriere Adriatico”

Ecco ora come lo ricorda Romana Galanti, autrice della sua biografia.

‘Takimiri – aggiunge la Galanti – amava moltissimo i giovani, i bambini, ecco perchè scelgo questo messaggio per rendergli omaggio. Sono certa che lui, da lassù, sarà felice. Perchè – ribadisce la Galanti – di Antonio ti restava soprattutto questo. Il suo essere dalla parte dei giovani, il suo credere nelle giovani generazioni quale valore aggiunto. E, dei giovani, Tamikiri portava dentro l’entusiasmo’.
‘Aveva un cuore grande, davvero grande. Bastava parlarci. Per me è stata una fortuna, oltre che un grande onore, conoscerlo. Conoscere lui e la sua famiglia. Era un uomo che aveva la capacità di leggerti dentro. Attraverso i suoi occhi, sinceri, profondi, veri. Come pochi hanno. E aveva la capacità di trasmetterti la sua capacità di amare. Quella che hanno ereditato i suoi figli e i suoi nipoti. Nella grande famiglia Takimiri ho respirato l’amore. Un amore autentico che si manifesta anche nei momenti difficili. Non un amore patinato. Un amore vero. Anche questo, oggi, è molto raro incontrarlo. Tutto questo non potrò mai dimenticarlo.
Si ferma un attimo la Galanti. Ho pianto tanto quando mi è arrivata la notizia – conclude – non solo la sua famiglia, il mondo del circo, hanno perso un grande uomo ma anche tutti quelli che lo hanno conosciuto. Tanti gli attestati di affetto e vicinanza arrivati alla famiglia Taddei in queste ore.
La scomparsa del fondatore ha toccato nel profondo anche il territorio, in particolare Montegranaro, la città in cui la famiglia Taddei ha scelto di vivere. Non resta adesso che dare seguito a quelli che sono stati i propositi palesati qualche settimana fa da alcuni amministratori, Buondonno (assessore provinciale) su tutti: creare nel Fermano una scuola di formazione per artisti circensi. Era questo uno dei più forti desideri espressi proprio da lui. Dal re dei circo.

E’ recentissima la pubblicazione del volume:
La straordinaria storia del clown Takimiri. Un uomo, un clown, tante emozioni

D.D.

11/01/2010 23.02.53

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