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La Befana porta a Taranto tre spettacoli

Puglia Show Time, iniziativa del Teatro Pubblico Pugliese, approda in varie città della Puglia il 6 gennaio con un mix di spettacoli. A Taranto sarà il danzatore e coreografo salentino Antonio Carallo, formatosi alla Folkwang Hochschule e componente del Tanztheater Wuppertal che fu diretto da Pina Bausch, ad animare la scena del Teatro TaTA’ (alle 21.30) con “RePlay-Studio”. 

“Re play”, dall’inglese, un’azione multiforme, che scivola dal gioco al dramma, dalla musica al teatro. Il tutto, attraverso un montaggio di frammenti di spettacoli di Pina Bausch e Jérome Bel che Carallo mixa e ripropone in una sequenza fitta di simbolismi che riconducono direttamente alla figura della grande coreografa. Sono numerose le collaborazioni di Carallo con registi e coreografi di fama internazionale. Ma il programma per l’Epifania prevede anche altre due performance. Dalle ore 16.30 alle 20.30 in via Deledda (piazza del mercato) esibizione di «Salento buskers – Circo dei Due Mari». 

Divertimento, abilità e poesia nel Teatro di strada. Una nuova e scoppiettante proposta di spettacolo ispirata alle suggestioni del nuovo circo che riunisce e fa dialogare nell’arena le migliori performance degli Artisti che compongono il cast: trampolieri, mangiafuoco, acrobati, giocolieri, prestigiatori, fachiri, poeti di strada, clown e quant’a l t ro. . . Alle 19,30, in piazza Castello, Dosto & Yevski in «Rapsodia», con la partecipazione di Donna Olimpia (Regia di pino Ferrara, Teatro comico-musicale). Dosto (pianoforte) & Yevski (contrabbasso) sono due concertisti capaci di far scaturire comicità dalla musica, mescolando in maniera brillante ed imprevedibile generi musicali e brani diversi. Il loro spettacolo è un viaggio estremamente vario e divertente attraverso quel patrimonio musicale che tutti, per amore o per forza, conosciamo, quasi una specie di inconscio collettivo musicale. Grazie ad un uso anticonvenzionale degli strumenti da cui traggono effetti inediti (uccellini, navi, tuoni, treni, sirene, percussioni, e tanti altri) – nel corso di questa sorta di concerto dell’assurdo viene sfruttato al massimo il potere evocativo della musica.

Da www.lagazzettadelmezzogiorno.it del 02/01/09

02/01/2010 22.13.07

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