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Niente piazzale Clodio e il Natale di Roma resta senza un circo

Pop corn, zucchero filato prima. Poi le evoluzioni degli acrobati, la poesia dei clown e l’esotismo delle bestie feroci. Per usare solo una parola: circo. Arte e tradizione, forse sul viale del tramonto ma che conta ancora molti appassionati. Appassianoti che però, a meno di rivoluzioni, quest’anno resteranno a bocca asciutta. All’American Circus, il circo a tre piste gestito dal gruppo Togni, non è stato infatti concesso il consueto spazio di piazzale Clodio, bloccando di fatto lo spettacolo. A dare la notizia è il circo Togni che non ha mancato di esprimere preoccupazione non solo per l’annullamento ma anche per il destino dei 200 artisti e delle loro famiglia, 400 persone circa che vivono con l’arte circense. «L’American Circus – si legge in una nota dell’organizzazione – sarebbe dovuto tornare a Roma il prossimo 25 dicembre e rischia di restare senza un’area dove poter allestire i propri spettacoli come tradizione vuole per ogni Natale». Notizia piovuta dal cielo, è l’accusa degli organizzatori quando mancavano solo poche settimane allo spettacolo. «È da un anno che stiamo lavorando per portare il nostro show a tre piste a Roma – dichiara è Luigi Mendola responsabile logistico del complesso – e malgrado tutti i pareri favorevoli richiesti ai vari uffici competenti, ora sembra che l’unica area per il circo, quella di piazzale Clodio, non sia più a disposizione, e non si sa per quale motivo». La comunicazione, spiega Mendola, sarebbe stata fatta il 20 ottobre scorso con una note della presidente di circoscrizione Antonella De Giusti dopo che dal Comune avevano garantito già dal 27 maggio scorso il normale svolgimento dello show. «A quel punto era partita la macchina organizzativa. Se ci avessero comunicato l’indisponibilità dell’area a maggio scorso, avremmo affrontato altre strade rinunciando alla Capitale, ma ora è impossibile, visto che tutte le aree italiane sono occupate». In questo mese i manager dello staff hanno poi fatto numerosi viaggi nella Capitale per sopralluoghi e per incontri, per individuare il sito giusto dove proporre la manifestazione al fine di organizzare il tutto e, malgrado le rassicurazioni, a nulla sono valsi gli sforzi. «Un grave danno per questa azienda – osserva Mendola – che dà lavoro a più di duecento persone e che familiari compresi, conta 400 persone tutte a rischio di finire a spasso». Roma q u e st ’anno, dunque rischia di rimanere senza il circo di Natale, cosa che non accadeva da oltre 50 anni. «Ci auguriamo – conclude Mendola – che si possa aprire una porta al nostro complesso. In caso contrario saremo costretti comunque a portare tutto il circo a Roma e a parcheggiarlo in un’area qualsiasi (anche in Campidoglio), lasciando senza lavoro tutti coloro che fanno parte del cast, anche se questo non fa parte del nostro costume».
 
Da DNews del 25/11/2009

25/11/2009 12.16.35

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