EDGARDO MEDA
Si è spento questa sera, nella sua casa di Buccinasco (MI), Edgardo Meda, popolarissimo amico del circo della Lombardia. Aveva quasi ottant’anni e da sempre amava e frequentava tutti i circhi che gli capitavano a tiro.
Negli anni in cui Internet e i cellulari dovevano ancora essere inventati, attraversava l’Italia per vedere gli spettacolo di tutti i circhi. Scattava decine di fotografie, quando ancora non esisteva il digitale e riprendeva gli spettacoli con la sua telecamera. Un vero appassionato, amico dei numerosi circhi lombardi e non solo. Con precisione non mancava di scrivere articoli e reportage sugli spettacoli che vedeva, accompagnati da fotografie che oggi raccontano un’era che purtroppo non esiste più e che pochi ancora possono narrare.
“Il Meda”, come da sempre viene da tutti chiamato, era uno degli ultimi appassionati storici. Grande collezionista, soprattutto di locandine e articoli di giornali, rappresentava una delle memorie storiche del nostro circo. Diversi anni fa tentò in collaborazione con altri amici di redigere un piccolo bollettino su cui riportava le impressioni degli spettacoli cui assisteva, ma l’operazione nata da sincera passione e vivo entusiasmo non trovò l’incoraggiamento che avrebbe meritato e dopo qualche copia l’idea venne accantonata anche per ragioni “diplomatiche”.
Negli ultimi anni Il Meda si era allontanato dall’ambiente, pur continuando a frequentare i circhi, anche a causa dell’avanzare dell’età. L’età purtroppo acuisce le asperità del carattere e Meda si era chiuso in sé. Le ultime telefonate erano molto brevi e concise, ma non mancava di riaffiorare in esse il suo spirito vivace e combattivo e la sua passione che lo portava, soprattutto d’estate a spingersi un po’ più lontano per assistere a qualche spettacolo.
Personalmente conservo con un certo orgoglio alcune lettere recenti allegate a buste di materiale antico che generosamente mi prestava per corredare con le sue immagini articoli e ritratti da pubblicare sulla rivista IN CAMMINO, pubblicazione per la quale sembrava dimostrare una certa simpatia. Queste collaborazioni, seppur sporadiche, erano un pretesto per sentire ancora quella voce acuta e caratteristica e in essa il suo spirito e la sua passione che difficilmente dimenticheremo.
Ciao Meda e grazie ancora. Le ultime cose che mi hai prestato non riuscirò a restituirtele, ma cercherò di farne un buon uso…
Dario D.
07/11/2007 0.44.34
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