Fus. Per il 2007 stanziati 441,3 milioni contro i 377,3 dello scorso anno
PER IL FONDO SPETTACOLO IL 17% DI RISORSE IN PIU’
Circa 211 milioni alle fondazioni, 73 alla prosa e 62 alla musica
di Cristina Jucker
Milano – Più che una boccata d’ossigeno potrebbe essere finalmente una prospettiva di tempi migliori per le fondazioni lirico-sinfoniche e lo spettacolo dal vivo in generale. Ieri il comitato per i problemi dello spettacolo ha dato via libera all’unanimità alla ripartizione del Fondo unico per lo spettacolo (Fus) per il 2007. In tutto 441,3 milioni di euro contro i 377,3 dell’anno scorso, il 17% in più. Di questi, 211 milioni sono destinati alle Fondazioni, 62 alle attività musicali, 7,7 alla danza e 73,5 ai teatri di prosa. Altri 79 milioni andranno al cinema e 6,7 alle attività circensi. Di queste risorse 398 milioni disponibili e spendibili subito, precisa il ministro dei beni culturali, gli altri 43,2 sanno sbloccati nel giro di pochi mesi. Per l’anno prossimo, secondo le indicazioni emerse oggi nell’incontro a cui ha partecipato anche il ministro Francesco Rutelli, sono previsti 486,8 milioni (quelli indicati dal precedente Governo erano 294) e 543,8 per il 2008.
A tutto questo si aggiungono, stanziati per quest’anno, altri 20 milioni “a favore di interventi a sostegno di istituzioni, grandi eventi di carattere culturale, nonché ulteriori esigenze del settore dello spettacolo”, come precisa il ministero. Che a sua volta potrà disporre ancora di 20 milioni per sostenere interventi in materia di attività culturali svolte sul territorio con accordi di cofinanziamento tra Stato ed enti locali. E a questo riguardo, il 25 gennaio scorso è stato firmato un patto tra ministero, conferenza delle Regioni, Upi e Anci per stabilire i criteri con cui individuare i progetti da cofinanziare (che saranno valutati tecnicamente e poi approvati con decreto ministeriale).
Ma ci sono anche i fondi del gioco del lotto:25 milioni destinati a questo settore nel 2007 che serviranno prima di tutto a far fronte alle esigenze di enti come la Fondazione Petruzzelli, l’Ente teatrale italiano, Cinecittà Holding e così via.
L’aumento delle risorse non esaurisce però la strategia del Governo. “Il nostro obiettivo – sottolinea Elena Montecchi, sottosegretario con delega per lo spettacolo dal vivo – è quello di fare un investimento sulle fondazioni lirico-sinfoniche, che consideriamo una risorsa per il Paese. Sapendo però che ci sono dei punti problematici, che va affrontata la questione della danza, oggi un po’ trascurata, e che le vecchie regole nono sono più sufficienti”. La bozza di una nuova legge di riforma dello spettacolo è sostanzialmente pronta, l’intelaiatura c’è. Da marzo si comincierà a discuterne. “Prima di presentarla in consiglio dei ministri vogliamo fare un dibattito strategico con tutte le componeti del settore, da quelle professionali e quelle istituzionali” precisa Elena Montecchi. E aggiunge: “Sarà una discussione aperta, ampia sulle prospettive dello spettacolo nel nostro Paese.
I primi incontri, intanto, sono cominciati: mercoledì è stata la volta dei sovraintendenti, poi dei sindacati. Ieri del Comitato. Ma il cammino è solo avviato. Rutelli non si fa illusioni: “I consensi – ha detto – sono effimeri, vanno guadagnati giorno per giorno”.
da: “Il Sole 24Ore”, 09/02/2007
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