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Stampa: Sabato grande festa a Villa Buri

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Sabato a Villa Buri si celebra l’anniversario della rivista dei Comboniani realizzata per i bambini e gli adolescenti

 
Il Piccolo Missionario festeggia gli 80 anni


La manifestazione sarà dedicata a un progetto per i ragazzi di strada del Cairo

 

Grande festa di Pm, Il Piccolo missionario, sabato a Villa Buri, nell’ambito dei festeggiamenti degli ottant’anni della rivista comboniana per ragazzi dagli 8 ai 14 anni.
Seguendo i valori da sempre ispiratori del giornalino, pace, giustizia, conoscenza e sostegno ai popoli del sud del mondo, la giornata di festa sarà dedicata al Progetto Zabbalin, un programma di aiuto ai ragazzi della periferia del Cairo, che lavorano insieme ai genitori nel recupero dell’immondizia, in un quartiere-discarica dove strade e case sono zeppe di spazzatura e topi.
«La giornata si divide in due momenti» spiega il direttore di Pm, padre Matteo Merletto. «Al mattino una serie di laboratori di educazione alla mondialità, riservati alle 33 classi che si sono iscritte, in totale circa 700 ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado, al pomeriggio festa aperta a tutti. Lo scopo dei laboratori, e in generale della festa, è far conoscere loro le bellezze culturali dei popoli che abitano gli altri continenti e non solo le guerre e i problemi. Un viaggio per il quale ogni ragazzino avrà un passaporto, ribattezzato passamondo, con il quale rappresenterà un popolo, già studiato in classe in preparazione di questa festa».
Ad accogliere gli studenti saranno un centinaio di educatori, chiamati yaya, che in lingua congolese significa «fratello-sorella maggiore», e mediatori culturali, che guideranno i diversi laboratori suddivisi per continente: percussioni africane, tatuaggi, il gioco africano del warri (una sorta di gioco della semina, che ricorda in parte il backgammon indiano), origami giapponesi, gli scacchi russi, danze rumene, braccialetti peruviani e si imparerà perfino a cucinare il pane indiano chapati. La mattinata si concluderà alle 11.30 con una merenda e un momento di festa finale, con un saluto dell’assessore all’Istruzione del Comune di Verona, Maria Luisa Albrigi, e di padre Luciano Verdoscia, il missionario comboniano che dirige il Progetto Zabbalin del Cairo.
Al pomeriggio la festa è aperta a tutta la cittadinanza, a partire dalle 15.30 fino alle 19 circa, con una serie di spettacoli presentati da Sabrina Modenini e Andrea De Manincor. Su due palcoscenici si susseguiranno il coro della scuola media di Cologna Veneta, il gruppo Deep Impact con le sue danze hip-hop, il Centro de Capoeira São Salomão, da Padova, con la danza brasiliana della capoeira, le attrazioni da circo dell’associazione «Il naso rosso» proveniente da Bologna, il Gruppo Bumbulun di percussionisti della Guinea Bissau. Anche nel pomeriggio interverrà padre Luciano insieme a tre amici musulmani arrivati per l’occasione dal Cairo, che presenteranno nei dettagli il Progetto Zabbalin, sul quale saranno presentati un videoreportage realizzato da Flaviano Masella di Rainews 24, e una mostra fotografica.
E ancora stand di libri per ragazzi, interviste alla Radio Web dell’Università di Verona, presente con alcuni giornalisti, incontri e giochi con i clown dell’associazione Rido-Ridò, e uno stand dedicato alla rivista Pm, con la presenza di fumettisti e illustratori, dove sarà possibile anche abbonarsi, sostenendo così il Progetto Zabbalin».
Daniela Bruna Adami

 

Da L’ Arena del 24-05-06

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