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Forze del bene Erano allo sbando. Vivevano ai margini. Oggi si sono riscattati, grazie all’impegno nell’arte circense. E a 2 Ong italiane

 

Per la charity seria ci vuole un clown

 

Il sogno diventato realtà di Miloud Okili, che ha aiutato i ragazzi di strada di Bucarest

 

Corina ce l’ha fatta. Sta per laurearsi in legge. Lei, che a 10 anni era già sulla strada. Senza più una casa e una famiglia. Condannata dalla bancarotta di un regime brutale a un futuro di miseria, violenza, abbandono. Lei, come altre migliaia di orfani e compagni di sventura. Di giorno a rubare e prostituirsi dalle parti della Stazione Nord. Di notte a rintanarsi nei sotterranei della città a inalare l’Aurolac, la droga dei poveri. Corina che presto farà l’avvocato, ha intravisto la speranza di un riscatto, proprio lì, nel buio delle fogne di Bucarest. In un naso rosso e una valigia, piena di palline, trampoli, costumi e trucchi colorati. Il bagaglio di un giovane clown vagabondo, approdato per caso e per fortuna nella tetra Romania del dopo-Ceausescu. È il 1992. Miloud Okili, metà francese, metà algerino, è poco più che ventenne. Alto, fascinoso, ha mollato la moda e una carriera da modello per studiare in un circo. È cresciuto nella banlieu parigina: ha imparato le leggi della strada nella migliore scuola del mondo. Sa cosa significa dover diventare adulti senza avuto il tempo di credere alle favole. L’impossibilità di poter sognare la fuga dall’inferno.
Miloud è un clown, il clown delle fogne che insegue sogni per trasformarli in realtà. Va a vivere nel ghetto. I ragazzi gli impartiscono lezioni di rumeno. Lui in cambio insegna le sue magie. Nascono i primi gruppi di giocolieri, funamboli, acrobati. Che nelle piazze non vanno più a rubare. Piccoli successi contagiosi.
Da allora Miloud è riuscito a offrire a circa 800 ragazzi la possibilità di ritornare a scuola e di trovare un lavoro, di vivere in appartamenti, di essere seguiti da tutor nei piani di studio. Di allestire spettacoli di clowneria, che una troupe di 60 giocolieri e saltimbanchi porta in giro per l’Europa.
Tutto grazie alla sua Fondazione Parada e a un team, di educatori, medici, psicologi, coordinati in prima fila da Coopi e Grt, due Ong italiane. E proprio Coopi (Numero verde: 800 11 77 55), è la promotrice in Italia di «Un naso rosso contro l’indifferenza», la nuova campagna di aiuti a favore dei giovani senzatetto di Bucarest.

 

Da Il Corriere della Sera del 19-12-05

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