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Stamoa: “Un rione protesta contro le oche del circo”

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E a Casarano la psicosi avanza

 

Un intero rione protesta contro le oche del circo

CASARANO. Leoni, tigri e alligatori? Ma che, le belve del circo che più di tutte incutono timore sono…oche e galline. Già, perché l’assordante ruggito del re della foresta, la fredda ferocia della tigre e i denti aguzzi dei coccodrilli nulla possono contro l’assordante starnazzare delle oche. Non ci credete? Domandatelo ai residenti di contrada Pietra Bianca, il popoloso quartiere periferico di Casarano dove da poco ha fissato il suo tendone un circo. A parte gli scherzi, il clima che si è creato attorno a quelli che sino a qualche giorno fa erano considerati dei teneri volatili crea seri allarmismi, anche perché, si sa, il circo si muove, viaggia, attraversa regioni, portando al suo seguito animali di cui si ignora la provenienza. La preoccupazione ha raggiunto livelli tali che, Luigi Medello, residente in contrada Pietra Bianca, ha pensato di indirizzare un fax all’Ufficio Igiene, al fine di garantire «l’incolumità pubblica». Il cittadino, che si è fatto portavoce delle ansie di molti, denuncia che tra gli animali del circo in questione ci sarebbero galline ed oche «lasciate razzolare liberamente nell’area di ubicazione del circo». Il luogo in cui si trova il circo è spesso utilizzato dai bambini per giocare. Il problema, secondo il cittadino, consiste nel fatto che, una volta smobilitato il circo, le persone possano venire a contatto che gli escrementi dei pennuti, che «sono il serbatoio veicolare del virus dell’influenza aviaria, come è stato riportato dal Ministero della Salute». Bei tempi quelli in cui dalle galline ci si aspettava solo un uovo. Alberto Nutricati

21/10/2005

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