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CI HA LASCIATO ANGELO PICCINELLI

CI HA LASCIATO ANGELO PICCINELLI

Aveva da poco compiuto 102 anni Angelo Piccinelli, uno dei più grandi giocolieri del secolo scorso. Tale e tanta la sua fama e il suo spessore che pochissimi circhi potevano permetterselo. Lavorò prevalentemente nei grandi teatri francesi (come il Moulin Rouge) e tedeschi, cabaret, varieté, con Grock e Édith Piaf, ma anche al celebre Cirque Medrano di Parigi. Si è esibito davanti a Winston Churchill, al re Edoardo VIII, Grace Kelly, Maria Callas. Enrico Rastelli è stato il suo ispiratore (nonostante quando morì, nel 1931 Angelo avesse solo 10 anni), come lui fu più celebre all’estero che nel suo paese. Piccinelli seppe essere un giocoliere oltre che di altissimo livello tecnico, anche dotato di ineguagliata eleganza. Non è un caso che venga chiamato “il Silvan della giocoleria”.

Nonostante quanto detto precedentemente, Piccinelli si concesse per alcuni brevi e rari contratti in circhi italiani. Nei primi anni Cinquanta è avvicinato da Paride e Alba Orfei che lo vogliono al Circo Nazionale Orfei. Qui scoccherà la scintilla tra lui e Liana Orfei allora giovanissima. Nell’inverno 1954/55 è al Circo Ferdinando Togni a Roma. Successivamente nuovamente con gli Orfei dove diventa anche maestro di Nando Orfei che diverrà a suo volta uno straordinario giocoliere, anche grazie ai suoi insegnamenti. Il 28 gennaio 1956 a Napoli il matrimonio con Liana, appena diciannovenne. Giusto il tempo della cerimonia (animata da artisti e animali, come nella tradizione di famiglia e come mostrato da questo prezioso servizio del cinegiornale di allora) per poi riprendere un tour de force di contratti nelle sale prestigiose dove il nome di Angelo Piccinelli basta da solo ad annunciare la grandezza del suo talento. Al suo fianco Liana, in veste di assistente e protagonista di un proprio numero aereo. Da lì a poco nascerà Cristina erede della bellezza e dell’eleganza dei genitori. 

Quando nel 1960 Orlando Orfei onora un contratto in Kuwait, lasciando un complesso in Italia (presidiato dalla famiglia di Alba) e uno appunto in Kuwait, Piccinelli è in forza nel secondo circo che attraversa il Mediterraneo, nella duplice veste di artista ed amministratore. E’ in questo periodo che si esibisce per l’ultima volta e decide di lasciare la pista ritenendo che non sarebbe stato corretto abbassare il livello del numero, che alla soglia dei quarant’anni non sarebbe più stato in grado di essere ai livelli a cui aveva brillato fino al quel momento, e denotando grande professionalità e rispetto della disciplina, preferisce ritirarsi in modo che “il pubblico ricordi Angelo Piccinelli e non una brutta copia”, come affermò in una bellissima intervista rilasciata a Claudio Monti per il portale Circo.it.

 

Intervista che vi consigliamo vivamente di leggere per comprendere la grandezza di questo artista straordinario il cui nome ancora oggi, per tanti giovani giocolieri fa strabuzzare gli occhi. Un gentiluomo, per chi ha avuto il piacere di conoscerlo anche fuori dalla pista, dallo spettacolo. Un signore in tutti i sensi, un Principe della scena e della giocoleria che ci ha lasciato in queste ore. 

Angelo con la figlia Cristina

Siamo vicini ai suoi cari, a Cristina, al nipote Riccardo e a Liana che in questi anni gli è sempre rimasta vicina e a tutta la famiglia. Si chiude metaforicamente un secolo che in parte è stato illuminato dal suo talento, dalla sua classe e dall’eleganza della sua personalità. 

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