CI HA LASCIATO KARAH KHAWAK (ANTON KOCKA SR.)

Se n’è andato un altro grande artista del nostro tempo, il mitico Karah Khawak, al secolo Anton Kocka Senior. Un personaggio dallo straordinario magnetismo, dal carisma di ferro. Un artista che ha girato tutta l’Europa con i suoi coccodrilli ipnotizzati col solo sguardo e tenuti immobili per tutta la pista e addirittura bloccati sulle tavole che appoggiava sui palchi a pochi cm dagli spettatori. Quello che si definiva “un’attrazione” un numero che faceva parlare di sé e che i grandi circhi si sono contesi con lunghe scritture al Circus Krone e in numerosi altri circhi tra cui ricordiamo il Circo Moira Orfei nei primi anni Ottanta. Ricordare tutti i complessi in cui ha lavorato sarebbe davvero impossibile e l’elenco sarebbe lunghissimo. Karah Khawak passerà alla storia con un posto d’onore per la forza del suo personaggio, la capacità di tenere la pista: lo sguardo magnetico che ricordava Sandokan, il turbante e tutti i dettagli che contribuivano a rendere il suo numero davvero un momento di grande suspense e spettacolo. Anton era figlio d’arte e il padre con lo stesso numero era già una vedette negli anni Sessanta/Settanta (tra gli altri in Italia lavorò al Circo Orlando Orfei) e della discendenza fanno parte anche il fratello Ludvig, nipoti e il figlio Tommy (Karah Kawak Junior, che dopo gli esordi con il personaggio paterno, dagli anni Novanta è più conosciuto come Indiana Jones per tanti anni in Italia nei circhi Embell Riva e Medrano).

Sul finire degli anni Novanta lo ricordiamo in Italia al Circo Amedeo Orfei, David Orfei (Rossante) e da Lidia Togni. Conserveremo il ricordo di un personaggio leggendario che ci ha fatto sognare, ci ha affascinato e portato con la fantasia in mondi lontani.

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IN RICORDO DI….. le pagine della memoria

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11/01/2016 23.53.31

CI HA LASCIATO KARAH KHAWAK (ANTON KOCKA SR.)

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