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Stampa:Animalista contro il circo Nock:la polizia mi ha aggredito

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Animalista contro il circo Nock denuncia: “La polizia mi ha aggredito”

da tio.ch

Su Facebook le immagini di un presunto abuso da parte della polizia di Lugano. La replica: “Non c’è stato nessun tipo di intervento violento”

LUGANO – Le immagini postate su Facebook dal gruppo Offensiva Animalista sembrano lasciare poco spazio all’interpretazione. Un braccio e diverse ecchimosi sarebbero il resoconto riportato da uno dei partecipanti alla manifestazione di sabato scorso “contro la detenzione e lo sfruttamento di animali nel circo Nock”, a Lugano.
I vari avventori del social network, attraverso la pagina di Offensiva Animalista, si sono schierati, praticamente all’unanimità, contro la Polizia esprimendo giudizi pesanti nei confronti delle forze dell’ordine.

Replica della polizia – “A chi ha organizzato la manifestazione erano state imposte determinate condizioni. Alcune di queste disposizioni sono state disattese”, replica il Comando di Polizia di Lugano.

L’intervento di polizia, inoltre, sarebbe stato necessario per evitare che la manifestazione degenerasse: “Il manifestante in questione aveva intenzione di recarsi verso il tendone del Circo ed è stato fermato”. La polizia esclude pure qualunque forma di violenza: “Da quanto rilevato finora non c’è stato nessun tipo di intervento violento. Questa persona è stata presa esclusivamente per il braccio. Per i dettagli, però, sarà necessario attendere il rapporto dell’intervento”.

La polizia, ora, vuole procedere per vie legali: “Da parte nostra stiamo cercando di capire ora quali siano le misure che si possono intraprendere nei confronti degli organizzatori, visto che diversi dei contenuti che l’Autorità aveva rilasciato affinché la manifestazione si potesse tenere, sono stati disattesi. Si pensi solo all’uso del megafono e alle frasi ingiuriose rivolte contro le persone del circo”.

Offensiva Animalista ammette le proprie “colpe” – “Lo sfruttamento degli animali è il motivo per il quale da anni ci battiamo pacificamente fuori dal tendone del Nock, col solo risultato di avere sempre più restrizioni, di anno in anno, il divieto all’uso del megafono, ad esempio, non è mai stato accompagnato da una valida giustificazione, benché il permesso venga accordato ogni anno”, spiega l’associazione animalista che non nasconde le proprie colpe.

“Quest’anno – aggiunge – è stata una manifestazione più pittoresca, è vero. D’altronde vedere che decine di Paesi, alcuni considerati meno sviluppati del nostro, dimostrano un grado di maturità maggiore, vietando i circhi con animali, fa perdere le staffe. La nostra colpa è quella di non voler scendere mai a compromessi, quando si tratta di sofferenza animale”.

28/08/2013 11.13.13
 

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