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Stampa: MOIRA ORFEI SU “IL MATTINO” DI NAPOLI

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Stampa: MOIRA ORFEI SU “IL MATTINO” DI NAPOLI

di Diego Del Pozzo


Moira Orfei resterà a Napoli per quasi due mesi, poiché il nuovo spettacolo  prodotto dal suo circo sarà in cartellone al Magic World di Licola, dove ha appena debuttato, fino al 14 febbraio 2010. «Tutti pazzi per Moira», questo il titolo dell’atteso musical circense prodotto come di consueto assieme al marito Walter Nones, rappresenta l’occasione giusta per riabbracciare una città molto amata dalla signora del circo italiano: «Una città – racconta Moira – che mi regala ogni volta sensazioni uniche. La sua gente, infatti, è
proprio come me: semplice, schietta e che non si dà troppe arie». Ma la presenza di Moira a Napoli offre anche l’occasione per ripercorrere, assieme a lei, una vicenda artistica unica, che – tra cinema, fotoromanzi, tv,
fumetti, perfino una carta di credito prepagata con il suo volto e, naturalmente, il circo – ha attraversato più di 50 anni di storia dello spettacolo italiano. Al cinema lei deve la grande notorietà all’inizio degli anni Sessanta. Cosa ricorda? «Innanzitutto, al cinema devo il mio nome d’arte, perché fu Dino De Laurentiis, sul set del mio primo film da attrice,
“Sotto dieci bandiere”, a suggerirmi di cambiare Miranda in Moira, perché lo trovava più evocativo: era il 1960 e, da allora, ho recitato in ben quarantasette film. Da un certo punto di vista, il cinema è stato lo strumento che mi ha permesso di farmi conoscere dal grande pubblico. Da un
altro lato, invece, una passione che mi ha dato la possibilità di lavorare con tutti i grandi: da Totò a Mastroianni, da Manfredi a Gassman a tanti altri». Com’era con lei Totò sul set? «Un gran signore, un vero principe. Ci conoscemmo ai tempi di “Totò e Cleopatra” e, nonostante fosse innamoratissimo di Silvana Pampanini, si mostrò molto galante anche con me. Io, però, sono sempre stata innamorata di mio marito e fedele. Un altro autentico signore era Marcello Mastroianni, anche se posso dire di avere
lavorato sempre bene con tutti, anche con i vari Steve Reeves e Gordon Scott protagonisti della ventina di “peplum” nei quali ho recitato». Per un grande regista come Germi lei avrebbe potuto essere come la Loren. «Era il 1966 ed
eravamo sul set di “Signori & signore”, il film più bello che ho fatto. Dopo una scena particolarmente impegnativa, nella quale risposi benissimo alle sue indicazioni, Germi mi disse che, secondo lui, se avessi studiato seriamente recitazione avrei potuto diventare brava quanto la Loren. Fu un
complimento bellissimo, che mi emoziona ancora». Se il cinema ha rappresentato una grande passione, però, è indubbio che il circo per lei sia molto di più. « Il circo è tutta la mia vita e, tra l’altro, per me coincide con la famiglia, che è un elemento fondamentale. E poi, il circo è davvero un mondo a parte, nel quale contano ancora determinati valori di purezza e onestà. Noi siamo come un piccolo villaggio, nel quale non c’è droga o malavita. E cerchiamo di preservare queste caratteristiche, facendo molta attenzione anche alla selezione delle persone che prendiamo a lavorare con
noi»». Lo spettacolo che propone al Magic World ha molte novità… «Sì, abbiamo sfrondato un po’ di vecchiume, inserendo tanti stacchi musicali tra un numero e l’altro, grazie anche alla presenza di un corpo di ballo
costituito da dieci bellissime ballerine russe. Offriremo divertimento ed emozioni per tutte le età, perché da noi il pubblico deve uscire sempre col sorriso sulle labbra e con piena soddisfazione. Credo che il passaparola tra
gli spettatori sia la pubblicità più efficace: soprattutto in un momento di crisi economica come quello attuale, infatti, è importante che chi paga assista a uno show di grande qualità artistica». In conclusione, però, ci rivelerebbe qual è il segreto di Moira Orfei e di un successo così duraturo?
«Gli italiani sono sessanta milioni, ma io credo di essere unica. Però, al di là della mia immagine riconoscibile perché eccessiva e sopra le righe, penso che alla gente piaccia la mia semplicità d’animo».

CANZONI NAPOLETANE PER I CLOWN DI MOIRA
Diego Del Pozzo Tra gli spettacoli di maggior successo in Campania, durante il periodo festivo di fine anno, s’è inserito anche il musical circense «Tutti pazzi per Moira», prodotto da Moira Orfei assieme al marito Walter Nones – uno tra gli impresari di riferimento del settore, a livello mondiale – con il marchio del loro storico e amatissimo circo. Lo spettacolo, infatti, ha saputo conquistare il pubblico di Napoli e del resto
della regione tra Natale e l’Epifania e, forte dei suoi ripetuti tutto esaurito, resterà in cartellone al Magic World di Licola fino al 14 febbraio. «La scelta di puntare su Napoli per l’anteprima nazionale» spiega una soddisfatta Moira Orfei «si è rivelata vincente e ci ha ripagati con numeri importanti e, soprattutto, con un affetto straripante da parte della
gente». «Tutti pazzi per Moira» è uno show che fonde gli stilemi del musical con quelli dello spettacolo circense e, grazie alla regia di Stefano Orfei, riesce a soddisfare e attrarre il pubblico di ogni età. L’apertura propone
un intenso omaggio alla grande tradizione melodica napoletana, ripresa attraverso sonorità di tromba e sassofono dai clown musicali Saly. Subito dopo, lo spettacolo entra nel vivo, alternando numeri di artisti di fama
internazionale, come i trasformisti russi Monastirsky, il ventriloquo Kennet Huesca o il trio Wulber di trapezisti acrobatici e rendendoli ancora più coinvolgenti grazie ai costumi e alle coreografie del corpo di ballo del
circo, accompagnato dalle musiche eseguite dal vivo dall’orchestra diretta da Richard Rejdjch. Il momento culminante dell’intero show, però, arriva quando lo spericolato acrobata Crazy Wilson inizia a eseguire evoluzioni mozzafiato a decine di metri d’altezza, fino al suo numero più celebre: il triplo salto mortale con ricaduta aerea su una struttura rotante, col quale ha vinto il primo premio al Festival del circo di Montecarlo dello scorso anno. Naturalmente, tra le esibizioni più apprezzate, in particolare dai tanti bambini presenti a bordo pista, ci sono quelle di elefanti, tigri, leoni, cavalli e degli altri animali tipici della grande tradizione di casa Orfei. Tradizione rinnovata e rispettata fino in fondo quando, senza saltare
un solo show nonostante un fastidioso mal di gola, la padrona di casa Moira entra in scena a bordo di un maggiolone colorato, per salutare e ringraziare il suo pubblico che, naturalmente, le risponde col calore e l’affetto riservato agli amici.

08/01/2010 0.20.10
 

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