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SEQUESTRATI TRE CUCCIOLI DI LIGRE

Affidati comunque allo stesso proprietario.

Chieti, 05 febbraio 2009.

Martedì scorso, in mattinata, il personale del Servizio CITES Territoriale del Corpo Forestale dello Stato di Pescara e del Comando Stazione Forestale di Lanciano (CH) ha posto sotto sequestro in località “Scalzino” di Rocca San Giovanni (CH) tre esemplari di “Ligre” (incrocio tra Leone e Tigre) trasportati senza l’apposita documentazione prevista dalla Convenzione di Washington sul commercio delle specie in pericolo di estinzione e ha denunciato alla Procura della Repubblica di Lanciano (CH) B. M. E., cinquantenne imprenditore circense del posto, ai sensi di una legge statale del 1992 che punisce tali comportamenti.

Le indagini erano iniziate a seguito dell’intervento del domatore, a metà novembre scorso, in un programma televisivo della RAI di Roma, nel quale erano stati mostrati i tre esemplari vivi di “Ligre”, cioè di un ibrido tra il maschio del Leone (Panthera leo) e la femmina di Tigre (Panthera tigris), nati in cattività.

Nel corso del “controllo CITES” nella struttura di Contrada “Scalzino”, dapprima è stata accertata l’effettiva presenza dei tre cuccioli, peraltro in ottima salute, con la madre e, successivamente, non essendo stata ottenuta preventivamente la documentazione prevista da un regolamento comunitario del 1997, che applica anche in Europa le norme della Convenzione internazionale sul commercio delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione, i Forestali non hanno potuto fare altro che porre sotto sequestro i piccoli animali, così come previsto da una legge italiana del ’92.
Non potendo allontanare i cuccioli dalla loro madre naturale né avendo strutture adeguate per la loro custodia, i cuccioli sono stati affidati, sempre a disposizione della Procura della Repubblica di Lanciano (CH), al guardiano della struttura, in quanto il proprietario si trovava per lavoro in nord Italia.

“Nonostante l’indagato conosca le norme che regolano il suo mestiere” ha dichiarato il Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Chieti, “ha commesso un’ingenuità che poteva costare cara anche agli animali protetti”.
Oltre alla denuncia, alla Procura della Repubblica di Lanciano (CH) sono stati inviati anche gli atti del sequestro, un dettagliato fascicolo fotografico ed una copia della registrazione del programma RAI del novembre scorso, nel quale erano comparsi i tre cuccioli.

Da www.teate.net del 05/02/09

05/02/2009 21.54.34

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