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Gavardo: il circo paga il Comune, lo spettacolo è assicurato

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Gavardo: il circo paga il Comune, lo spettacolo è assicurato fino a lunedì
GRAZIE ALL’INCASSO DELL’ALTRA SERA


Salvatore Vassallo davanti al tendone del suo circo a Gavardo

GAVARDO – Pagare per poter lavorare o lavorare per poter pagare? Questo è stato il “dilemma” che ha tenuto banco a Gavardo per un paio di giorni, almeno riguardo alla “disputa a distanza” che ha impegnato il sindaco Gianbattista Tonni ed i responsabili del «Circo di Vienna», il quale ha piazzato il suo tendone nello slargo gavardese di via Miro Bonetti a poca distanza dall’uscita della tangenziale. Una querelle che sembra in via di soluzione da ieri, dopo una serata di spettacolo circense consumata come al solito, con i bambini soprattutto ad ammirare le straordinarie esibizioni di artisti ed animali, ma senza che l’Amministrazione comunale avesse concesso l’autorizzazione necessaria. «E’ andata bene anche se non abbiamo potuto fare la solita pubblicità, temevamo anche che ci mandassero i vigili a sospendere lo spettacolo. Per fortuna così non è stato». Salvatore Vassallo è il titolare dell’impresa circense: «Portata avanti per passione e per tradizione, più che per altro» ci dice, squadernando sul tavolino all’aperto i permessi ministeriali e commerciali per l’attività della sua grande famiglia. Della vicenda che li vede coinvolti abbiamo reso conto ieri, con il sindaco Tonni che aveva dichiarato: «Non hanno pagato nemmeno l’altra volta, nonostante la cartella esattoriale. O sborsano 2mila euro per la cauzione, più quello che ci dovevano e quello ci devono dare per questa volta, o niente piazza. A Gavardo le regole vanno rispettate». «Abbiamo versato 500 euro e noi lavoreremo, anche perché è l’unico modo che abbiamo per sostenerci» avevano replicato dal circo. Lo scontro duro poi non c’è stato, anche perché ieri mattina Andrea Maega, nipote di Vassallo e responsabile dell’amministrazione circense, si è presentato con parte dell’incasso per regolare la faccenda con un altro anticipo. «Pagheremo tutto anche se qui a Gavardo vogliono molto di più che dalle altre parti – ci tiene a dire Vassallo -, a costo di farlo a rate». Poi ci ha tenuto a spiegare il motivo delle momentanee ristrettezze economiche: «Siamo reduci da un tournée in Grecia che è andata piuttosto male. Se non fosse stato per mio fratello titolare di un altro circo non saremmo nemmeno riusciti a tornare in Italia. Mantenere una quarantina di addetti e cinquanta animali costa». «Quel che più ci è dispiaciuto di questa storia è che ci siamo sentiti trattare in modo troppo sbrigativo. In fondo oggi si compra tutto a rate, perché noi no?». Bimbi e adulti potranno ammirare il Circo di Vienna a Gavardo fino a lunedì, poi lo spettacolo si sposterà in Valtrompia, prima di ridiscendere verso Salò.
Ubaldo Vallini (“Il Giornale di Brescia”)

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