IL CIRCO IN LUTTO PER LA MORTE DI FRANCESCO CAROLI

IL CIRCO IN LUTTO PER LA MORTE DI FRANCESCO CAROLI

Ieri pomeriggio, 18/05/2004, a Chalons en Champagne in Francia dove risiedeva si è spento Francesco Caroli, uno dei più illustri personaggi del circo del nostro tempo, il miglior clown bianco del dopo guerra. Aveva 81 anni e da alcuni anni era afflitto da un brutto male. Nel settembre del 2002, in occasione del suo 80° compleanno aveva salutato le pista e il mondo del circo dando l’ultimo spettacolo a Vienna nella pista del Circo Roncalli.

Fu un momento molto toccante che ha raccolto molte personalità del mondo del circo ed ha suscitato un vivo interesse anche da parte delle autorità e dei media. Non dimentichiamo che Caroli, al pari di molti personaggi del Circo Roncalli (Bernard Paul in primis, ma anche Peter Shub, Pic e Fumagalli) era molto conosciuto in Germania.
Dopo l’entrata del ristorante, che chiudeva lo spettacolo, Bernard Paul (che nel 1993 seppe riportare in pista Francesco che già aveva cessato l’attività, per averlo al suo fianco come clown bianco) ha ricordato al microfono come egli fosse già parte dei suoi sogni d’infanzia con charme e nobiltà poi per dieci bellissimi anni lo ha avuto al suo fianco con lo stesso charme e la stessa nobiltà.
Il direttore di pista Patrick Philadelfia lesse un messaggio d’auguri inviato dal primo ministro tedesco Johannes Rau. Inoltre in platea, tra i molti colleghi, amici e parenti, erano presenti diversi membri della famiglia Caroli, Emilien Bouglione (fratello di Odette, moglie di Francesco), Artur Strohschneider (il primo clown bianco del Circo Roncalli, nel 1976), il Prof. Berhold Lang (direttore del museo del clown e del circo dei Vienna) e i Codrelli che a lungo hanno lavorato come clown da Roncalli. Al termine dell’emozionante momento (che ha visto sia Paul che Caroli particolarmente commossi) Bernard ha pronunciato la seguente frase che ci sentiamo di appoggiare in pieno: “Tu non mancherai solo a me, ma all’intero mondo del circo ed al suo pubblico. Con te un’intera epoca lascia la pista”. Il meritato tributo ad un grande del nostro tempo.

Con i fratelli Enrico ed Ernesto diede vita alla miglior troupe di cavallerizzi della storia del circo europeo. E contemporaneamente seppero costruire un eccezionale trio di clown musicali al cui repertorio hanno attinto molti altri artisti.

Francesco in particolare è stato il più emblematico clown bianco, “die clown legende” come lo definivano al Circo Roncalli, dove era trattato con il rispetto e le attenzioni che solo i grandi sanno conquistarsi. Elegante nel gesto, autoritario e dotato di charme anche fuori dalla pista era un uomo di rara raffinatezza. Con i fratelli ha lavorato in tutti i circhi del mondo concludendo la sua carriera nel tempio dei clown, Roncalli appunto, sui cui manifesti e programmi continuerà a campeggiare come un’icona. Non aveva un suo numero da quando aveva smesso di lavorare con i fratelli ma resterà nell’immaginario collettivo il suo giro di pista con il mantello di velluto sulle spalle mentre suona il sax o canta “J’attendra”.

Lo voglio ricordare con l’ultima immagine che ho di lui, mentre a quasi 80 anni si infarina il volto nella carovana camerino del Roncalli (ma che in realtà era la carovana in cui Lui e la sua famiglia si preparavano prima dell’ingresso in pista), un po’ stanco forse, ma con il gesto elegante e i modi di fare di un vero grande unico uomo di circo. Un grande italiano che ha veramente esportato la nostra cultura in tutto il mondo. Un Artista che ha fatto grande il Circo, il nostro Paese e la figura del clown per il quale nessun elogio sarà mai di troppo.

Il mondo del circo non lo dimenticherà mai perché non vi è libro che non riporti una sua foto, non vi è grande circo in Europa che non lo abbia ospitato.

Alla moglie Odette, che lo curava e seguiva amorevolmente in ogni suo spostamento, il nostro più sincero cordoglio.

A Francesco la mia più grande gratitudine per avermi trasmesso (insieme ai fratelli) questa grande e meravigliosa passione per il circo e per i clown nel corso di uno spettacolo al Krone Bau di Monaco nel gennaio del 1982..

Dario D. 

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