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22/04/2003: La “Guerra degli Orfei” finisce a Domodossola

La “Guerra degli Orfei” finisce a Domodossola

DOMODOSSOLA – Ieri mattina, su decisione del giudice domese Alberto Crivelli, l’Ufficiale giudiziario ha notificato ad Armando Orfei – titolare dell’omonimo circo che in questi giorni si trova nel piazzale antistadio lo stadio Cerotti – il sequestro di volantini, manifesti e altro materiale avente l’indicazione “Orfei”. La decisione è dovuta alla registrazione del marchio Orfei fatta lo scorso anno da Walter Nones, il marito della famosa Moira.

“Abbiamo dovuto registrare il marchio perché ci sono state persone che andavano in Inghilterra a farsi cambiare il cognome – spiega Nones – e poi venivano in Italia ad aprire un circo. Abbiamo poi cugini di … sesto grado o peseudo tali che usano il loro cognome, autorizzando circhi a fregiarsi della sigla Orfei  che da sola è garanzia di spettacolo.

Il nostro mondo assomiglia sempre più a una jungla, soprattutto dopo la liberalizzazione delle licenze, e spesso i veri salti mortali si fanno in ufficio quando si firmano i contratti con gli artisti cercando di difendere la qualità degli spettacoli. Poi arrivano queste persone e la qualità costruita in decenni di sacrifici è vanificata”.

Del resto sono molti i circhi Orfei in giro per il mondo e d’altronde anche la stessa famiglia del famoso circo di Orlando negli anni e progressivamente allargata.

“Io vengo dalla settima generazione degli Orfei – ribatte Armando – e aspetto che decida il tribunale quando ci sarà la prossima udienza , l’8 maggio a Verbania. Adesso che hanno registrato il marchio , chi ci accusa ha intenzione fare sparire tutti gli Orfei della famiglia che fanno questo lavoro. Io sono domatore, mio padre era domatore e si chiamava Oscar Orfei (l’omonimo circo si trova in tournèe a Novate Milanese, ndr). Mio nonno era trapezista e si chiamava come me. E la mia bisnonna faceva la cavallerizza e anche lei veniva da una famiglia circense”.

Nel circo d’Armando Orfei lavorano anche le due figlie quindicenni del titolare come la trisavola sono cavallerizze:  “Domani – così Armando – la loro strada sarà diversa se non potranno chiamarsi Sandy o Sharon Orfei perché qualcuno ha depositato un marchio”.

Moira Orfei, visto che i figli si chiamano Stefano e Lara Nones, ha fatto aggiungere il suo cognome a quello del marito. Ma io che mi chiamo Orfei, dalla nascita, che dovrei fare per pubblicizzare la mia attività? Ho 43 anni e con i miei 5 fratelli faccio il Circo Oscar Orfei e poi mi sono messo in proprio, mettendo il mio nome bene in chiaro Armando è scritto più grande di Orfei, per non fare pubblicità ingannevole. E’ non voglio neanche pensare a come battezzare il circo se non potrò più dargli il nome mio e dei miei avi”.

La replica di Nones non si fa attendere “Noi non facciamo chiudere circhi. Armando appartiene a una famiglia che un circo già ce l’ha ed è l’Oscar Orfei, cui mia moglie non s’è mai opposta. Se lui e i suoi fratelli vogliono un circo personale, nessun problema ma dalla Cina agli Stati Uniti non possono più usare il cognome di Moira”.

Da La Prealpina del 22/04/2003

 

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