Circusfans Italia

IL PORTALE DEL CIRCO ITALIANO

Slava Polunin il miglior clown del mondo

Slava Polunin il miglior clown del mondo

Slava Polunin il miglior clown del mondo nel Salotto Azzurro di Trieste 

“È una particolare emozione per me, accogliere un artista di tale fama internazionale. Ricordo con molto affetto i suoi spettacoli pieni di magia, i quali rappresentano la sua bellissima espressione artistica”. Con queste parole, l’assessore Serena Tonel ha introdotto l’ospite che quest’oggi è stato ricevuto nel Salotto Azzurro del Comune di Trieste. 

Si è trattato di Slava Polunin l’ artista russo definito come il miglior clown del mondo, il cui tour celebrativo per i suoi 30 anni di attività toccherà anche il Teatro Rossetti di Trieste, nella prossima primavera. 

“Per me, l’Italia è come se fosse il mio paese. Ho studiato la Commedia dell’Arte, amo i film di Totò e ho 120 libri su Pulcinella. Ho avuto l’onore di conoscere Dario Fo, e mi sono nutrito della cultura dell’Italia, del sole, dell’umorismo”, ha raccontato l’artista russo. “Dagli italiani imparo ad essere sempre felice, non importa quello che succede. Ogni volta in Italia è una festa”, ha aggiunto. 

“Il mio spettacolo è adatto per tutti i bambini, dagli 8 agli 88 anni”, ha detto poi scherzosamente. 

Il direttore del Politeama, Paolo Valerio, presente all’evento, ha espresso che “l’attività artistica di Slava Polunin è un segno profondo di quanto egli sia una figura internazionale con immensa sensibilità, capace di trascinare a teatro tutti i tipi di pubblico, adulti e bambini, con grande leggerezza e allo stesso tempo con profondità. In questo senso è un grande poeta“. 

“La vita è fatta di incontri. Il teatro è aperto a proposte di qualità, capaci di toccare il cuore. È questa la cosa più bella degli incontri e, di conseguenza, anche del teatro”, ha sottolineato Tiziana Sandrinelli, consigliere d’amministrazione del Teatro Stabile regionale. 

Infine, Polunin ha inneggiato il suo amore per il Teatro Rossetti nel quale si esibirà, entusiasta di performare nuovamente sotto la volta di stelle del soffitto, le quali ha addirittura riprodotto in quello del suo studio.

BIOGRAFIA 

Slava Polunin e considerato “il miglior clown del mondo”, un clown non ordinario che non guarda la vita attraverso uno specchio fisso in un angolo, ma con un prima che ruota. Il suo SLAVA’S SNOWSHOW è definito come “un classico del teatro del XX secolo he Times, Londra), visto in decine di Paesi, centinaía di città, migliaia di volte.  

La fama è arrivata inaspettatamente presto per Slava Polunin e da quel Ciò è probabilmente dovuto al fatto che Slava non fa le cose “cosi, tanto momento non lo ha piu abbandonato. per fare”. Tutto nella sua vita è ponderato e accuratamente soppesato, persino le imprese più pazze, più incredibili, più avventurose. E nel raggiungere i suoi scopi è concreto, tranquillo e imperturbabile. Evidentemente è sempre stato così; da quando ha lasciato la sua natīva Novosil (una piccola città nella provincia di Orlovsk) per vedere la piu bella città del mondo, Leningrado, fin ad allora immaginata attraverso le lezioni di geografia della sua insegnante; oppure quando ha lasciato l’Istituto di Ingegneria ed Economia di Leningrado non curante dell’aspettativa di sua madre di avere un figlio ingegnere; o ancora quando, in maniera autonoma, ha iniziato a lavorare nella pantomima, questa arte intrigante ricca di segreti.

La sua eccentrica pantomima, che lui amorevolmente definiva con ironia “idiozia espressiva” (“Expressive Idiotism”) gli è valsa una grande popolarità. Dopo solo un anno, nasce Asisyai, il clown più famoso di Polunin: una figura commovente e ironica vestito di una tuta gialla da lavoro e con un paio di pantofole rosse soffici. Questo personaggio meditabondo, gentile e poetico è nato prendendo spunto dalla tristezza poetica dei clown di Leonid Engibarov, dalla raffinata filosofia della pantomima di Marcel Marceau, dall’umanità e dalla comica amarezza dei grandi film di Chaplin. Slava li considera come i suoi maestri.

Per il suo debutto, Asisyai è apparso davanti a milioni di spettatori nella puntata di Capodanno (1980-1981) della trasmissione televisiva “Light Blue Fame” in uno sketch con due enormi telefoni gonfiabili. Qui per la prima volta il pubblico ha ascoltato il suo discorso sull’amore, sulla solitudine, sul desiderio della comprensione umana, sulla felicità della scoperta e sull’amarezza della perdita che accompagna l’eroe di Polunin -e il clown stesso – al suo pubblico nei più disparati angoli del pianeta. All’inizio Asisyai era un personaggio multi-sfaccettato; poteva essere gentile e spontaneo, ma ironico il minuto dopo, superbo nella sue convinzioni con il suo invincibile “Zya!”. Ne scaturì l’idea che ogni aspetto del personaggio poteva diventare un personaggio a sé stante. Cosi è nata l’idea di un teatro di clown, ognuno diverso dall’altro ma riconoscibile e familiare ad ogni singolo spettatore. Questo caleidoscopio di personaggi si realizza nel rinnovamento del suo Licedei, un teatro fondato da Polunin stesso. Il Licedei ha un enorme successo in tutto il paese. E il momento forse per riposarsi sugli allori,

ma è proprio questo ciò di cui Slava non è capace. Slava è determinato ad usare la popolarità acquisita nel suo paese e inizia, piano piano, a realizzare progetti molto ambiziosi e quasi impossibili. Il primo è la piccolo spazio non solo per se stesso ma anche per il pubblico Parata dei Mimi del 1982 che riunisce più di 800 artisti provenienti da tutti gli angoli del suo paese, Poi, nel 1985 Polunin trova il coraggio per gettare uno sguardo al di là della Cortina di Ferro per ritagliare uno moscovita; proprio nel 1985, infatti, invita a Mosca mimi e clown stranieri per un festival organizzato nell’ambito del World Gathering of Youth and Students.

Come passo successivo, Polunin si rende conto della necessita di non limitarsi solo al lavoro nel campo del teatro di strada; nasce in lui l’esigenza di cercare di affascinare e di accattivarsi tutti quei giovani clown da lui reclutati nel mondo della pantomima. Questo accade nel 1987 al primo festival del teatro di strada chiamato “Licedei”. Un anno dopo, in occasione del ventesimo anniversario del Licedei, viene organizzato l’All Union Congress of Fools. Questo evento non é solo un festival di clown, ma diventa il gioioso funerale del teatro Licedei perché, come disse Stanislavskij, un teatro muore dopo venti anni di vita; pertanto, dopo aver posizionato sul palcoscenico alcune bare, tutti i partecipanti sono invitati ad assistere al requiem. Tutto si svolge con grande dignità e onore: le tristi congratulazioni, la processione lungo le strade e, infine, il cerimonioso navigare delle bare in fiamme lungo il fiume Neva. L’apoteosi del rendere possibile l’impossibile e del realizzare l’irrealizzabile, si concretizza nel Mir Caravan (Caravan della Pace), un festival di teatro in viaggio attraverso l’Europa, da Mosca a Parigi in sei mesi.

Gli artisti vivono in camper, si esibiscono per strada e sotto i tendoni da circo: una grande riunione di esperienze teatrali dalla Russia, Francia, Italia, Spagna, Repubblica Ceca e Polonia che danno vita a una manifestazione epocale, una vera Odissea non senza difficoltà dovute alla novità del progetto e all’essere costantemente sotto i riflettori. Nel 1989, tre mesi prima della caduta del muro di Berlino, i partecipanti del Caravan già eliminano all’interno della Compagnia i confini tra gli stati europei – per lo meno per una certa parte di loro. Poco dopo, nasce l’Academy of Fools. Nell’arco di un paio di anni di attività sul suolo russo, l’Academy favorisce la rinascita dell’idea del carnevale: un carnevale nuovo, contemporaneo – non recuperato dal passato. In quello stesso anno, nel 1993, gli artisti dell’Academy muovono i primi passi su quella strada che li porterà poi nell’estate 2001 alla presentazione del cosiddetto “Nuovo Carnevale” alle World Theatre Olympics ai giardini dell’Hermitage di Mosca. Inoltre, l’Academy of Fools organizza e presenta un festival intitolato Baby-Dury (il Festival delle Donne Matte) dedicato ai clown femminili. Una coorte di “Old Fools” guidata da Rolan Bykov portò il caos a Mosca, accogliendo tra le loro fila anche grandi clowns stranieri. Erano proprio quelli che qualche anno prima Slava aveva riunito a Mosca per la rassegna “I migliori clown del XX secolo”, tra gli altri: Boleslav Polivka, Jérome Deschamps, Franz- Joseph Bogner, Jango Edwards, Leo Bassi.

Tra il 1993 e i progetti legati all’Academy of Fools, il nome di Polunin regna sulla bocca di tutti in Russia e lo spettacolo SLAVA’S SNOWSHOW viene presentato in tutto il mondo e, oltre a conquistare nuovi Paesi, ama tornare in quelli che già lo conoscono e lo accolgono come una festa (in particolare Italia, Russia, Regno Unito, Francia Messico e Corea). Nel corso dei suoi innumerevoli viaggi e tour, lo spettacolo riceve numerosi premi ottenendo sempre grandi successi di pubblico e di critica, al limite della vera e propria adorazione.

Una volta, una signora canadese ha inviato a Slava un appunto subito dopo lo spettacolo: “La tua neve scalda i nostri cuori. Grazie”.

Slava gestisce numerosi progetti e festival, tra questi il laboratorio creativo da lui ideato, il Moulin Jaune, nei pressi di Parigi e lInternational Academy of Fools, di cui Slava è Presidente. È stato

Direttore del maggiore e più antico Circo della Russia, Bolshoi Saint Petersburg State Circus, dal 2013 al 2016.

IL PROSSIMO SPETTACOLO AL TEATRO ROSSETTI

L’amatissimo e atteso SLAVA’S SNOWSHOW prestigioso appuntamento internazionale della Stagione 2022-2023 del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, sarà al Politeama Rossetti dal 29 marzo al 2 aprile 2023, distribuito da TAM on Tour di Show Bees.

Ma il suo creatore, SLAVA POLUNIN, è presente a Trieste nella giornata di venerdì 28 ottobre e Teatri del Comune di Trieste Serena Tonel, alla Presenza del direttore del Teatro Stabile Paolo sarà ricevuto al Salotto Azzurro dal Sindaco Roberto Dipiazza e dal Vicesindaco e Assessore ai Valerio, di Tiziana Sandrinelli consigliere d’amministrazione del Teatro Stabile regionale e di Stefano Curti, direttore organizzativo.

Creatore di uno spettacolo cult, che conquista con un mix unico di poesia, ironia e coinvolgimento il pubblico di ogni età, SLAVA è considerato il miglior clown del mondo.

Del suo linguaggio scenico dice: «È un teatro che nasce inesorabilmente dai sogni e dalle fiabe (…) che sfugge a qualsiasi definizione, all’interpretazione unica delle sue azioni e da qualsiasi tentativo di limitazione della sua libertà». Lo SLAVA’S SNOWSHOW è un sunto irresistibile della sua creatività e raccoglie gli sketch, le creazioni e le gag più famose, a partire da Asisyai, il suo primo, buffo personaggio. Le parole non bastano per restituire l’incanto di uno spettacolo fatto di poesia, scherzi, nostalgie, risate, numeri sorprendenti e di un’incredibile, spontanea e travolgente partecipazione.

E un’esperienza immersiva, adatta a giovani e adulti che, dimenticando ruolo, età, convenzioni sociali, si ritrovano alla fine a divertirsi assieme, a fare a palle di neve e a giocare liberi in mezzo alla platea.

ll segreto di questo incantesimo è nel talento di SLAVA: nasce a Novosil, una piccola città russa, e trascorre l’infanzia a costruire case sugli alberi e paesi di neve in cui giocare. Così la sua fantasia cresce libera e quando vede in televisione i srandi clown e mimi, decide di seguirne la strada. Nel 1979 fonda la propria Compagnia, nel 1988 arriva a Londra dove è consacrato da un trionfale successo, nel 1989 gira l’Europa con “The Mir (Peace) Caravan”, una carovana di clown e artisti di diversi Paesi. Nel 1993 nasce il pluripremiato SLAVA’S SNOWSHOW e prende il via un tour mondiale che potrebbe non finire mai… perché di questo spettacolo ironico e delicato ci si innamora, letteralmente.

Al Politeama Rossetti SLAVA’S SNOWSHOW ha una lunga storia: è stato ospitato sempre con accoglienze trionfali, nel 2007, 2009, 2014. Era atteso nella stagione bloccata dalla pandemia ed ora sarà nuovamente in scena con il suo carico di gioia e sorpresa.

C.S.

Slava Polunin il miglior clown del mondo
Slava Polunin il miglior clown del mondo nel Salotto Azzurro di Trieste 

Da www.triestecafe.it del 28/10/22

Visita le nostre sezioni

ARCHIVIO STORICO

 TOURNEE’

Per rimanere sempre aggiornati sulle tappe dei circhi italiani

Slava Polunin il miglior clown del mondo nel Salotto Azzurro di Trieste 

Se questo articolo ti è piaciuto condividilo sui tuoi social utilizzando i bottoni che trovi qui sotto

 

Translate »
error: I contenuti sono di proprietà di www.circusfans.eu - Contents are owned by www.circusfans.eu.