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VICTOR SQUALO SHOW E DAVID PIOVRA SHOW: Foto, video e suggestioni

victor squalo show david piovra

VICTOR SQUALO SHOW E DAVID PIOVRA SHOW

Nel 1975 l’uscita del thriller di Steven Spielberg “Lo Squalo” crea un nuovo filone nel panorama cinematografico che influenzerà molto la cultura dell’epoca. Ne seguiranno tre sequel ufficiali (1978, 1983 e 1987) e altri titoli che si collocavano in quel genere tra cui “L’Ultimo Squalo” (1981).

VICTOR SQUALO SHOW E DAVID PIOVRA SHOW
Il grande schermo crea grande fascino e attenzione alla mitologia dello squalo bianco assassino. “Lo Squalo” (1975) e “L’Ultimo squalo” (1980) influenzeranno anche le grafiche dello spettacolo…

Il mondo delle fiere e dei luna park ha sempre proposto l’esposizione di curiosità della natura e tra queste dagli anni Cinquanta un ruolo fondamentale è svolto dalla celeberrima balena Goliath di cui trattammo qualche mese fa e che per oltre mezzo secondo ha regalato grandi emozioni a chi andava a visitarla nell’enorme rimorchio che la ospitava. Vera o finta? Imbalsamata o ricostruita? Queste era le domande che si poneva chi titubava all’esterno del grande mezzo prima di acquistare il biglietto e talvolta il dubbio dell’autenticità rimaneva anche all’uscita. Era questo il valore aggiunto di quell’attrazione: il mistero.

VICTOR SQUALO SHOW E DAVID PIOVRA SHOW
Lo squalo Weeky uno dei primi a essere esposto nelle fiere e nei luna park italiani. E’ ancora oggi un’attrazione itinerante. Ma non si trattava ancora di “squali vivi”…


David Piovra Show – Video spettacolo anni 90
Archivio Storico Mauro Cantoro
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I film di squali, rilanciarono l’attenzione anche sulle fiere dove tutti ricordiamo il celebre squalo Weeky, talvolta proposto anche come “lo squalo del film”. Una esposizione su rimorchio di un grosso squalo bianco su un altrettanto imponente e spettacolare rimorchio dal cui altoparlante una voce in loop ripeteva le caratteristiche impressionanti di questo bestione dei mari. Arrivava nelle piazze, nei luna park e in alcuni casi affiancava il circo nelle piazze grandi.

VICTOR SQUALO SHOW E DAVID PIOVRA SHOW
Nel 1981 il Circo Medrano porta i primi squali in Italia. Un anno dopo anche il Circo Moira Orfei li avrà (Collezione C. Enzinger)

Ma la svolta, anche appunto a seguito dell’uscita nelle sale dei vari film di squali assassini, arrivò tra il 1982 e il 1983 quando il Circo Medrano e subito dopo il Circo Moira Orfei portarono in Italia una grande attrazione mediatica: “per la prima volta squali vivi” e l’immersione della donna tra gli squali, attrazioni proveniente dal contesto delle fiere tedesche. Che fossero squali nutrice non era rilevante: sui grandi manifesti campeggiavano grandi colate di sangue, spaventosi squali bianchi, scene sanguinolente, sventurate turiste in bikini minacciate da famelici mostri marini dai denti aguzzi e mascelle affilate che richiamavano l’estetica dei film di Hollywood. Fu inevitabilmente un grande successo. Come rimanere impassibili davanti a scene così raccapriccianti e spettacolari? L’aspettativa per assistere dal vivo a ciò che il grande schermo aveva proposto, con l’uso di effetti speciali, era sicuramente elevatissima.

Ed è probabilmente sulla scia di questo fenomeno che a metà anni Ottanta compare sulla scena nazionale una nuova forma di spettacolo che rielabora tutti questi elementi, unendo l’estetica cinematografica, il fascino misterioso delle baracche delle fiere, e la spettacolarità del Circo per dare vita al Victor Squalo Show (inaugurato nel1986 a Lavinio, RM). Artefice di questo nuovo prodotto è Vittorio Calvaruso, con un passato da giocoliere presso diversi complessi italiani (l’inverno 79/80 lo vede in Lombardia al Circo Franchetti). La sua formula iniziale, che sulla comunicazione non menziona mai la parola “circo”, né si avvale della pista circolare, prevede nella prima parte dello spettacolo numeri di giocoleria, verticali e equilibrismo su un palcoscenico e nella seconda l’immersione di una donna tra gli squali.

La “formula Victor”: le attrazioni sul palco e dietro gli acquari. Sul fondo in evidenza il grande rimorchio-snack bar (Collezione Daniele Chiaro)

In scena Vittorio stesso in veste di giocoliere, la moglie Maria Massi equilibrista alle scale libere (impegnata anche nel classico esercizio delle tazzine, ripreso anche sui primi manifesti), il figlio Davide verticalista e giocoliere con le racchette da tennis, e ancora hula hop, illusionismo ed altro a cura di Sissi e Perla e Tiziana (moglie di Davide). Naturalmente il tutto presentato con una notevole enfasi, in grado di creare un momento di grande aspettativa e pathos. Anche la struttura è particolare: non un classico chapiteau bensì un grande telo che chiude e copre una vasta area circondata dai rimorchi che ospitano acquari, palco e alloggiamenti per animali. La facciata alta 8 metri racchiude un ambiente a forma esagonale irregolare delle dimensioni di circa 32 x 40 metri. Ciascuno dei 6 lati è decorato (sia all’interno che all’esterno) con motivi che ritraggono la flora e la fauna marina e terrestre, spaziando dalle barriere coralline ai ghiacciai. Il pubblico viene fatto accomodare su poltroncine rivestite in velluto che poggiano su una distesa di moquette azzurra. Un grande bilico adibito a bar e interamente rivestito di specchi e dotato di ogni genere di snack e conforto ospita anche una fornita boutique di gadget sul Victor Show e il mondo del mare in genere. Dunque una struttura originale e piuttosto irresistibile, visto peraltro la possibilità di raggiungere anche comuni più piccoli dove i grandi nomi come Moira e Medrano magari non arrivavano e nei quali una realtà di questo tipo era sicuramente un grande richiamo.

Il manifesto dedicato alla parte artistica. Vediamo ritratti anche i membri della famiglia Calvaruso: Vittorio, Maria e Davide (Collezione Eugenio Serio)

VICTOR SQUALO SHOW E DAVID PIOVRA SHOW

L’ingresso (2012, Cassino. Foto Eugenio Serio)

Dunque non un circo nella formula tradizione, ma una nuova combinazione che prevedeva anche numeri circensi nell’attesa di vedere finalmente gli attesissimi squali. Per tutta la seconda metà degli anni Ottanta questa fu una grande attrattiva e Victor non ebbe rivali. Manifesti sempre più belli e spettacolari, con l’efficace logo-scritta a forma di squalo, caratterizzarono la vita di questo complesso fino a un nuovo salto mortale che testimoniò nuovamente la lungimiranza di Victor. Intorno al 1991 infatti dalle rotative di Elmograf a Roma iniziato a uscire in tutte le forme e le declinazioni nuovissimi e spettacolari manifesti del “David Piovra Show” (dal nome del figlio Davide).

VICTOR SQUALO SHOW E DAVID PIOVRA SHOW

Proprio nel momento in cui stanno per affacciarsi nuovi soggetti sulla scena italiana con “squalo show” ispirati nella formula e nella comunicazione all’idea di Victor, lui dribbla tutti ed inventa una nuova star: la piovra gigante. Anche in questo caso sembra di trovarsi davanti ai manifesti del film cult “Tentacoli” del 1977 che portava sullo schermo la storia di un gigantesco mostro marino che miete vittime in una località balneare statunitense, con la stessa dose di pathos e ansia che aveva portato al successo “Lo Squalo”. La campagna pubblicitaria e la presentazione dello show (della durata di un’ora) è roboante e seducente: “Nella prima parte campioni di numeri di attrazione sul palcoscenico. Nella seconda parte la piovra gigante delle Bermuda, 8 enormi tentacoli, 650 kg di muscolo gelatinoso formano la massa impressionante della creatura mai presentata nello spettacolo”. Il rimorchio che trasportava (aerografato come gli altri mezzi da Daniele Calvaruso) la piovra era altrettanto spettacolare e decorato con grafiche a tema molto efficaci. GUARDA IL VIDEO DEGLI ANNI 90 (Archivio Mauro Cantoro)

Agli squali, che passano in secondo piano a livello mediatico, ma rimangono nello show, si affianca dunque la Piovra che diventa il grande richiamo. Sarà probabilmente la prima piovra a essere presentata in uno spettacolo itinerante. Tutto è incentrata su di essa e sull’eterna domanda: sarà autentica? Sarà viva? Sarà una riproduzione? Sicuramente l’effetto dell’esposizione al pubblico sia pure per pochi minuti, è molto realistico ed impressionante: luci, suoni, ombreggiature dell’acqua, movimenti lenti dei tentacoli, restituiscono l’immagine fedele e veritiera di un grosso polipo. I bambini ne rimangono affascinati e gli adulti incuriositi. Si dice persino uomini in divisa intenti a fare i regolari controlli di routine l’avessero scambiata per vera.

Il “calamaro gigante”

Negli anni successivi si amplia la varietà di animali (autentici e vivi!) presentati. Intorno al 1993 infatti negli acquari di Victor compaiono le murene nello stesso acquario degli squali tra le quali una ragazza si dovrà immergere, evitando di essere morsa. Nello stesso periodo sul palcoscenico vengono mostrate anche delle otarie, e i manifesti si infittiscono di immagini che oltre a squali e piovre presentano i nuovi arrivi. Gradualmente lo spettacolo di Victor diventa sempre più una mostra faunistica ambulante in cui il ruolo dello speaker-imbonitore diventa sempre più importante nel presentare le diverse attrazioni.

david show - le murene
“L’immersione tra le murene” (Collezione Christoph Enzinger)
1993-93 circa. Le otarie (Collezione Eugenio Serio)

A livello di insegna prima si passa a Victor David Show e infine al definitivo “Victor lo spettacolo delle meraviglie”. Con l’affollamento di Squalo Show e Circhi Acquatici (Bellucci, Medini, Niemen, Marino, Denji, Biasini, Huesca,…) Victor, infatti, pur continuando a proporli al pubblico, mette un po’ da parte a livello pubblicitario le creature del mare, per evidenziare una nuova attrazione: i rapaci. Sono loro i protagonisti della nuova campagna pubblicitaria e anche nello spettacolo la novità sono questi grandi volativi dal becco adunco che volano sotto la tenda, sfiorando la testa del pubblico e regalando emozioni, con lo spostamento d’aria prodotto dal loro volo. Nei primi anni Duemila le attrazioni sono sostituite dalla presentazione sul palcoscenico di pappagalli, rapaci, istrici, pinguini, otarie, anaconda, coccodrilli, serpenti e rettili varie, oltre ai consueti acquari con squali, murene e piovra. Nel 2007 il pubblico in casa Victor poteva vedere 47 specie diverse di volatili, per un totale di 111 esemplari, 14 specie tra rettili e anfibi (39 esemplari), mostrati in libertà.

VICTOR SQUALO SHOW E DAVID PIOVRA SHOW
Vittorio Calvaruso (Foto Raffaele Grasso, 2007)

VICTOR SQUALO SHOW E DAVID PIOVRA SHOW

Rispetto agli itinerari Victor è un complesso che sin dalla sua apertura ha girato un po’ tutta l’Italia (poche regioni non sono mai state toccate dai suoi “giri”) facendo per alcuni anni la spola tra Italia e Spagna dove da alcuni anni si è trasferito ed è ancora attivo come Circo Perla Show.

VICTOR SQUALO SHOW E DAVID PIOVRA SHOW

Abbiamo parlato di uno spettacolo su palcoscenico con l’esposizione di attrazioni e fenomeni (veri o verosimili) assimilabili a quelli delle fiere. Ma parlare di Victor significa anche fare un excursus sulla sua campagna pubblicitaria e di affissioni che ha largamente contribuito alla sua affermazione con soggetti molto impattanti e proposto con un sistema di affissione massiccio e capillare e fortemente personalizzato e curato. Non si contano i modelli utilizzati, anche se a fianco a bozzetti sempre nuovi, alcuni delle origini non sono mai usciti di scena. A firmarli generalmente Ferrari e Picchioni, ispirandosi talvolta a bozzetti di altri autori, riprendendo temi e soggetti del cinema e dei film cult ispirati alle mostruose creature marine. In ognuno c’è un guizzo di fantasia, creatività e fantasia come nel celebre bozzetto che vede gli aculei di un’istrice lanciati contro il bersaglio umano: una fantasia degna di Barnum!

VICTOR SQUALO SHOW E DAVID PIOVRA SHOW

VICTOR SQUALO SHOW E DAVID PIOVRA SHOW

In molti ricorderanno lo spettacolo e le emozioni che hanno vissuto dal vivo. Molti di più ricorderanno l’impatto pubblicitario, le affissioni gigantesche e seducenti e le suggestioni che quelle immagini avranno trasmesso loro. Seguono al fondo di questa pagina due ricche photogallery: una con una selezione degli elementi pubblicitari (manifesti, locandine e flyer) e una con una serie di foto degli esterni e dei mezzi del periodo tra il 1995 e il 2012. 

Testo Dario Duranti e Eugenio Serio
Immagini collezioni Eugenio Serio, Christoph Enzinger, Daniele Chiaro
Foto Christoph Enzinger, Gaetano Pappalardo, Eugenio Serio, Archivi Circusfans
Video Archivio Storico Mauro Cantoro

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