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I NOSTRI AUGURI PER UN 2019 MIGLIORE

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I NOSTRI AUGURI
PER UN 2019 MIGLIORE

Eccoci giunti alla fine dell&rsquoanno. Un anno non dei migliori sicuramente. Ci verrebbe da pensare alla canzone Il mio canto libero di Lucio Battisti la cui strofa più celebre dice &ldquoIn un mondo che non ci vuole più&rdquo. Ogni tanto in effetti è questo il primo pensiero: &ldquonon ci vogliono più&rdquo, e sicuramente i Comuni o una parte di essi, non ci vogliono più la Politica non ci vuole più, persino le redazioni giornalistiche di tanti programmi di intrattenimento sembrano &ldquonon volerci più&rdquo. Sembra che &ldquoIl Circo&rdquo sia diventato un problema, una vergogna da nascondere. Al circo si può andare, ma senza dirlo. Il personaggio famoso che va in un circo e si lascia immortalare con un animale inevitabilmente viene bersagliato dalla solita frangia rumorosa. Il giornale probabilmente un articolo a Natale al circo lo dedicherà ma se può eviterà di pubblicare la foto della tigre, dell&rsquoelefante o del cavallo, meglio quella di un acrobata, e la stessa cosa vale per il tg. Chiunque posta una foto al circo, soprattutto un circo che pubblica sulla propria pagina la foto di un numero con animali, sarà ricoperto di insulti della peggior specie, minacce, augurio di morire sbranati da una tigre e tante altre volgarità davvero deprimenti. Lo spettatore in buona fede che fa un complimento allo spettacolo su un social o che pone una domanda interessato sarà anch&rsquoessa vittima delle peggiori infamie dal popolo degli haters animalari.

Questa situazione è deprimente e scoraggerebbe chiunque dal proseguire in questa attività. La prima idea effettivamente è &ldquonon ci vogliono più, i tempi sono cambiati&rdquo. Ma poi spuntano come funghi sui social foto di circhi stracolmi, code alla cassa e sold out. In pochi giorni decine di migliaia di spettatori anzi centinaia di migliaia di spettatori da Nord a Sud affollano i circhi italiani. E all&rsquoestero succede altrettanto. E la domanda cambia: &ldquoSarà vero che non ci vogliono più? Chi non ci vuole più?&rdquo. Pensiamoci su bene. Chi non va al circo, non vuole che neanche gli altri ci vadano, ma loro non ci metteranno mai piede. Chi ha un pregiudizio animalista, non avrà alcuna intenzione di approfondire la realtà dei fatti, e come un hooligan si batterà fanaticamente contro il circo in ogni modo, senza neanche badare al benessere degli animali che vi vivono. E&rsquo una causa come un&rsquoaltra. In questo mesi l&rsquoagenda politica nazionale è stata piena di temi che dividono l&rsquoopinione pubblica in favorevoli e contrari e il 90% ha una posizione drastica e irremovibile senza avere al riguardo alcuna competenza tecnica. &ldquosi tav&rdquo/&rdquono tav&rdquo, &ldquono vax&rdquo/&rdquosi vax&rdquo, &ldquosi al ponte&rdquo/&rdquono al ponte&rdquo, e così via. Chi urla con convinzione e rabbia &ldquoBasta circo con animali&rdquo è lo stesso che dice &ldquoliberiamo gli animali strappati alla natura e riportiamoli nel loro habitat naturale&rdquo. Ignoranti in materia, ma accecati dalla rabbia. C&rsquoè chi chiede il ritorno della tigre bianca nel suo habitat naturale, ignorando che non esiste in natura. E tante altre corbellerie simili. A nessuno interessa approfondire, l&rsquoimportante è battersi contro il nemico. Ma detto tutto questo, il pubblico del circo esiste, esiste ancora, ed è nutrito, numeroso e silenzioso. E’ fedele ed effezzionato. Vuole qualità, vuole spettacoli belli. E generalmente vuole il circo nella sua forma classica e completa.

Per alcuni la soluzione è cavalcare la scia del momento e sottolineare con enfasi il fatto di fare &ldquocirco senza animali&rdquo. Ma se lo slogan ha sicuramente appeal sui media e sulla politica, e porterà a grandi spazi in tv e sui giornali, non è altrettanto detto che porterà qualche spettatore in più. Ricordiamoci che se la gente non va al circo non è perché non vuole vedere gli animali, anzi, è esperienza di tanti di noi che la prima domanda del pubblico è &ldquoche animali avete?&rdquo. Chi va al circo, li vuole vedere eccome e alla lunga superata la novità del momento certi fenomeni si sgonfiano.

Il lavoro da fare per riconquistare la simpatia del pubblico e dell&rsquoopinione pubblica è sempre più difficile. Ogni giorno che passa. Per i motivi che abbiamo detto sopra, è difficile trovare testimonial che hanno il coraggio di appoggiare il circo, di lodarlo pubblicamente, di difenderlo.

In questo la categoria deve fare uno sforzo titanico all&rsquoinsegna della professionalità e del rispetto del pubblico. La concordia all&rsquointerno della categoria deve essere una regola inviolabile: la solidarietà tra i colleghi un dovere assoluto. Affinché il circo non diventi un problema per i Comuni, bisognerebbe evitare le battaglie per l&rsquoassegnazione delle piazze. E avere voci autorevoli, competenti, che si espongano in difesa della categoria in occasione di episodi che portano il circo sotto l&rsquoattenzione dei media. La comunicazione a livello di settore non può essere improvvisata, affidata al caso o alla disponibilità del momento, ma studiata a tavolino, programmata, e supportata da foto e immagini efficaci e di buona qualità così come i nostri oppositori sono maestri della manipolazione dell&rsquoopinione pubblica sui media e sui social attraverso campagne (in mala fede) studiate da specialisti della comunicazione istituzione.

Vorrei concludere con un pensiero che ci impedisce questa sera di festeggiare come vorremmo. Un pensiero rivolto a chi in questo momento sta attraversando momenti difficili, a chi ha perso un familiare, a chi sta combattendo la sua sfida più dura, a chi si trova nel cuore un grande dolore. La gente del circo è abituata a combattere su tutti i fronti, con determinazione e caparbietà. Il nostro augurio è che questa forza aiuti sempre i circensi a resistere a ogni difficoltà, a mantenere alto il livello di attenzione e la qualità degli spettacoli, senza cedere all&rsquoamarezza della difficoltà di questi periodi.

Che il 2019 ci riservi qualche bella sorpresa e una svolta che ci consenta di essere tutti più sereni e ottimisti.

Dario Duranti 

PS: Forza Jarold…sei nei pensieri e nei cuori di tutti noi!

31/12/2018 16.35.52

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