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CIAO SPIDI: IL RICORDO DI CIRCUSFANS

CIAO SPIDI: IL RICORDO DI CIRCUSFANS
 
Giro giro tondo, casca il mondo, casca la terra… tutti giù per terra!
Forse sembrerà irriverente cominciare un ricordo di una Persona morta con una filastrocca per bambini, ma in fondo penso che in Svizzera, tra gli amanti del Cico europei e per qualche italiano, la notizia della morte di Spidi sia stato proprio un mondo che ci è crollato addosso.
 
Non voglio fare il saputone, non lo conoscevo!
Lo conoscevo come tutti quelli che sono stati al Circo Knie, lo conoscevo per tutti i programmi tv su quel Circo che mi sono divorato ai tempi di “Astra”
 
Era per me una icona di quel Circo, lo vidi un giorno a Zurigo intenTo a distribuire materiale pubblicitario del Circo, e vidi la simpatia con cui i passanti accettavano da lui i pieghevoli, qualcuno che gli stringeva la mano, altri fare una foto.
 
Quando andavo a Lugano per l’ultima data del tour era la prima persona che incontravo entrando al Circo: “program.. le prograam” con quella voce un po roca ma inconfondibile.
Mi ha fatto ridere nelle riprese dove era impegnato, ma era molto di più di una ripresa per quel Circo, era Spidi!
 
 
Ma era anche un nano.
Strane persone i nani, di quelli si ne ho conosciuti alcuni di persona, in fondo ci dividono circa solo  30 cm.
Un passo di un adulto sono due passi dei miei, un passo dei miei sono due di un nano.
Non è una battuta, un nano è sempre a rincorrere il mondo, le gambe percorrono tre, quattro volte quelle di un adulto…. accidenti quanto è lungo il loro mondo!
 
Il pubblico non ci pensa, ed è giusto così, si va al Circo anche per dimenticare la vita, per sognare e per pensare che sia tutto vero.
Dietro a quel sipario il pubblico pensa ci sia un mondo magico, un mondo di fate sorrisi e sogni.
Invece se attraversiamo la barriera, poi troviamo sgabelli accatastati e tanti problemi.
Ma non importa: the show must go on!
 
Un nano é un nano e resterà sempre un nano.
In passato il circo per loro era un’ancora, vittime di scherzi inenarrabili, ma sempre un’ancora.
Chi veniva dalla miseria, dalla fame, da famiglie che li rifiutavano.
Altri più fortunati avevano frequentato la scuola, c’era una base culturale, ma comunque il paese li derideva o rifiutava, ecco allora il circo di passaggio dove gettare un amo e sperare di catturare una carovana, un futuro, una dignità.
 
La cosa strana del nano è che ha un cuore sproporzionato, un cuore grande in un corpo piccolo.
Qualcuno era/è, cattivo, ma vorrei vedere voi essere buoni con tutte le angherie subita nella vita.
Tra loro però c’è anche il buono, magari annega le angherie nell’alcool ma il cuore resta aperto e disponibile.
Qualcuno si è anche sposato ed ha avuto figli, i più han avuto avventure amorose dettate solo dalla curiosità femminile, molti però l’amore lo han tenuto nascosto per la paura di un rifiuto.
 
Il nano è un mondo a se, deve subire gli scherzi di bambini più bassi di lui, piegare sempre il collo verso l’alto per parlare con qualcuno, se va a teatro serviranno almeno due cuscini per vedere lo spettacolo, al supermercato servirà sempre qualcuno che tolga la merce dal carrello. Ma il nano è anche l’unico che può guardare il leone negli occhi.
 
Il mondo non è fatto per i nani.
Una volta nella vita provate a sedervi per terra e guardare quello che vi circonda ed immaginate che quella sia la situazione normale della vostra vita, aiuterà a capire.
 
Ecco, forse ora ha un senso: Giro giro tondo, casca il mondo, casca la terra…. tutti giù per terra!
 
Scusa Spidi, volevo parlare di te, invece ho parlato di nani.
 
maurizio tramonti
 
 
foto dal video Youtube “Jason Brügger & Clown Spidi at Swiss National Circus Knie” per vederlo

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29/07/2018 12.47.44

 

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