RIFLESSIONE DI LIANA ORFEI
Nell’ora piu’ dura e dolorosa, quella dell’ultimo saluto a Werner De Bianchi, pubblichiamo un’invocazione di Liana Orfei, un appello accorato rivolto a tutti i circensi affinche’ la categoria ritrovi l’unita’ e la solidarieta’ perduta. Non c’e’ spazio per la polemica o per l’odio. Dobbiamo cogliere dalle vibranti parole di Liana l’orgoglio per le proprie radici e la necessita’ di recuperare un codice di valori imprescindibili per ricostruire una categoria che oggi si trova a dover fronteggiare tanti problemi e l’ostilita’ di una parte della societa’ oltre che dei media.
Segue l’accorato appello di Liana Orfei.
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LIANA ORFEI ALLA FAMIGLIA DE BIANCHI
Basta! basta! basta! non voglio più ne sentire, ne vedere, ne pensare a quello che é successo. Troppo grande è la tragedia.
Non è umanamente possibile pensare al grande dolore di chi piange un morto, che é figlio, marito e padre , ma soprattutto è un figlio del circo!
Non è umanamente possibile pensare al grande dolore di chi piange un morto, che é figlio, marito e padre , ma soprattutto è un figlio del circo!
Ma cosa sta succedendo? Anche il nostro mondo, che per secoli è stato protagonista di lotte, di concorrenze e anche di un po’ di invidie ha passato brutti momenti: ma tutto questo fa parte delle piccole e futili cose della vita quotidiana.
Quelle importanti, come il bene dei figli, l’onore del nome di famiglia, il rispetto, l’onestà che poteva sfidare qualsiasi accusa del maresciallo del paese, che mal vedeva la permanenza del circo nel luogo, questo sì che è importante! e ci siamo sempre riusciti per tanto tempo e bene.
Ora dove siamo arrivati? Non conosciamo più il nostro codice? Ci siamo dimenticati che siamo non della gente ma un popolo unito nel bene e nel male.
Ora dove siamo arrivati? Non conosciamo più il nostro codice? Ci siamo dimenticati che siamo non della gente ma un popolo unito nel bene e nel male.
Come si può troncare una vita come se fosse un gioco della play station?
Credo che sia stata la gente del circo ad esaltare il concetto di solidarietà, ma evidentemente per quell’individuo che non nomino, perché nemmeno lo conosco e soprattutto estraneo alla mia famiglia, grazie a Dio, quel modo di vivere era sconosciuto, creando così una delle tragedie più grandi che abbia mai toccato la grande e unita famiglia del circo.
Credo che sia stata la gente del circo ad esaltare il concetto di solidarietà, ma evidentemente per quell’individuo che non nomino, perché nemmeno lo conosco e soprattutto estraneo alla mia famiglia, grazie a Dio, quel modo di vivere era sconosciuto, creando così una delle tragedie più grandi che abbia mai toccato la grande e unita famiglia del circo.
Io piango forte assieme alla famiglia De Bianchi per questa follia incomprensibile, e piango anche per tutti noi che soffriamo inermi e incolpevoli.
Forse sarebbe opportuno pensare di più alla nostra storia e non cercare di primeggiare sulle pagine di fb, perché questo é il risultato che ne scaturisce!
Liana Orfei che vi stringe forte.
Roma 13 agosto 2016
17/08/2016 21.53.20
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