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Stampa: In 5 anni stop ai fondi per i circhi con gli animali

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Per ora la notizia è apparsa solo in due fonti non propriamente neutrali, girando nel sito del Senato (dove non si trova tutta la descrizione fatta nell’articolo) si legge che il decreto approvato dovrà ritornare alla Camera per la sua approvazione finale.
Quello che lascia perplessi è il “calore” con cui si annuncia che anche il circo senza animali potrà usufruire del FUS, quando già lo riceve. E’ da capire se quello che viene definito “circo contemporaneo” poi continuerà a ricevere fondi Regionali, Provinciali e Comunali.
Il timore è che da una cosa nata dalla fretta e dal rumore ne esca un mostro di confusione.
Quel circo che ha animali ma ha danni causati da calamità, potrà avere un contributo come previsto fino ad oggi?
Gli animali di quei circhi che decideranno di riconvertire l’attività che fine faranno?
Per caso saranno custoditi nelle “oasi protette” che a loro volta riceveranno denaro pubblico per farlo?
Può un DL andare contro una legge (che piaccia o no è sempre Legge dello Stato) che stabilisce che il Circo Equestre (inteso con animali) è patrimonio culturale dello Stato? E se il FUS lo togliessimo a tutti? Si, perché se è vero che è mutata culturalmente la sensibilità del pubblico nei confronti del circo con gli animali, anche se i dati SIAE dicono il contrario, gli stessi dati ci dicono che Lirica, Cinema ed altro hanno avuto un bel calo di interesse.
Non sono domande maliziose, ma riflessioni di uno che si aspetta tanta confusione. (mt)

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In 5 anni stop ai fondi per i circhi con gli animali

Il Senato: contributi ministeriali estesi anche alle strutture contemporanee. Esultano le associazioni ambientaliste

da lastampa.it (rubrica La Zampa)

Il circo contemporaneo e i circhi senza animali potranno usufruire dei contributi ministeriali assegnati dal Fondo Unico dello Spettacolo. E quelli destinati agli spettacoli con animali, ancora quest’anno più di 3 milioni di euro, dovranno essere azzerati entro cinque anni e impiegati per la riconversione delle attività. 

L’Aula del Senato ha infatti approvato stasera a larghissima maggioranza, nella conversione del decreto-legge sulla tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo, un emendamento e un ordine del giorno. Con il parere positivo del Ministro della Cultura Massimo Bray. Esultano le associazioni animaliste: «Si tratta di una inequivocabile bocciatura morale e sostanziale dell’uso degli animali nei circhi, della loro prigionia e delle loro costrizioni, e un primo importante passo legislativo in favore del divertimento e della cultura senza sofferenze per gli animali» dicono dalla Lav, la lega anti-vivisezione.

da lastampa.it (rubrica La Zampa)

24/09/2013 22.23.02

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