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Stampa: Una vita nel circo, mai successe cose simili

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Parla il lavoratore aggredito: “Una vita nel circo, mai successe cose simili”/ Video

di Gianluca Greco


Antonio Ukmar

BRINDISI – “Ho sentito un colpo violento dietro la spalla. Quando sono sceso, ho visto due ragazzi che fuggivano”. Antonio Ukmar mostra le mani insanguinate. Le schegge del vetro colpito dai vandali, gli hanno provocato lievi ferite al dito mignolo della mano destra e al medio di quella sinistra. Il 67enne, residente a Roma, era alla guida del mezzo pubblicitario del circo Orfei, che da alcuni giorni ha piazzato i tendoni nel parcheggio del centro commerciale Ipercoop “Le Colonne”, fra le levate di scudi degli animalisti e del sindaco di Brindisi, Mimmo Consales.

L’aggressione è avvenuta intorno alle 18.15, mentre Ukmar percorreva via Nicola Brandi, direzione rione Paradiso. Gli altoparlanti del veicolo (un piccolo trattore trainante un carro sormontato da un elefante e una giraffa di plastica) trasmettevano il messaggio promozionale dello show circense. In una vita al servizio di acrobati e giocolieri, mai, a Ukmar, è accaduto quello che gli è successo quest’oggi, all’altezza del Liceo scientifico Monticelli, lungo una delle strade più trafficate della città che porta dal Paradiso al quartiere Casale.

“Dall’opposto senso di marcia – racconta il 67enne, scosso dalla vicenda, ma in buone condizioni fisiche – ho visto sopraggiungere una bicicletta (una mountain bike di colore rosso, ndr) con due ragazzi”. Stando a una prima ricostruzione dell’episodio, è probabile che i giovani, dopo aver superato il mezzo pubblicitario, abbiano fatto un’inversione, abbiano prelevato un grosso blocco di pietra ai margini della carreggiata e lo abbiano scagliato verso il trattore, centrando il vetro posteriore. Non paghi, poi, hanno sollevato la bici e l’hanno lanciata verso il carro. “Quando sono sceso dal veicolo – racconta Ukmar – quei ragazzi si trovavano già a ad alcune decine di metri di distanza”.

L’aggredito informa subito dell’accaduto i responsabili del circo, che a loro volta chiedono l’intervento delle forze dell’ordine. Sul posto, nel giro di pochi minuti, si recano due pattuglie della Sezione volanti al comando del vicequestore Alberto D’Alessandro e il segretario dello spettacolo, Riccardo Gravina (video), accompagnato da alcuni collaboratori dello show. Negli stessi momenti in cui acrobati, clown e animali addomesticati si esibivano di fronte a decine di famiglie, Ukmar ricostruiva ai poliziotti l’assurda aggressione.

Il 67enne può ritenersi fortunato. A giudicare dalle condizioni in cui era ridotto il vetro, completamente in frantumi, è una fortuna che l’uomo non sia stato colpito in testa. Se così fosse stato, l’aggressione avrebbe potuto avere conseguenze imprevedibili. E fra i collaboratori del circo, anche se non lo ammettono apertamente, aleggia la convinzione questo episodio possa essere figlio del clima di tensione che si è creato intorno all’arrivo del circo, con tanto di confronto a suon di manifesti fra il fronte del no (guidato dal sindaco Mimmo Consales, autore di un manifesto affisso per le vie cittadine arrecante la seguente scritta: “Il circo degli animali a Brindisi non è il benvenuto”) e quello del sì (guidato idealmente dall’ex consigliere comunale del Pd, Enzo Albano, autore invece di un manifesto di benvenuto allo spettacolo circense”).

Ma la priorità degli investigatori, adesso, è quello di risalire ai responsabili del folle gesto. Un esperto della Scientifica ha rilevato alcune impronte digitali sul blocco di pietra e sul telaio della bici (probabilmente rubata), incastrata sul rimorchio e posta sotto sequestro. Se tali impronte dovessero appartenere agli aggressori e questi fossero già schedati nel database della questura, i poliziotti potrebbero presto giungere sulle loro tracce. Non è escluso, insomma, che le indagini possano giungere presto a una svolta. Un atto tanto violento quanto sconsiderato, non può restare impunito.

GUARDA IL VIDEO

Da brindisireport.it

21/09/2013 23.37.03

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