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Al circo con Madagascar 3

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Al circo con Madagascar 3

/E’ in arrivo il terzo film con gli “eroi” animati di Madagascar.
Fuggiti dallo zoo, ora i personaggi del cartone animato vogliono ritornare, e per farlo si introdurranno in un circo.
In questa pagina vi proponiamo il promo ed alcune recensioni del film. (mt)/

 

 

Tutti al circo nella prima clip di Madagascar 3

da blog.screenweek.it

Alex, Melman, Re Julien, Marty, e Gloria alle prese con le colorate atmosfere circensi nella prima clip di Madagascar 3: Ricercati in Europa è la nuova pellicola d’animazione targata Dreamworks Animation che arriverà in Italia alla fine di agosto. In questa nuova avventura, infatti, i cinque saranno impegnati in un tour che attraverserà l’Europa Il sito Yahoo! Movies ha diffuso la prima clip di Madagascar 3: Ricercati in Europa, il nuovo capitolo delle avventure di Alex, Melman, Re Julien, Marty, e Gloria, che far il suo ingresso nelle sale italiane il 22 agosto 2012. Il video mostra i protagonisti alle prese con le colorate atmosfere circensi. In questa nuova avventura, infatti, i cinque saranno impegnati in un tour che attraverserà l’Europa: entrati a lavorare in un circo, che dovrebbe fare tappa finale negli Stati Uniti riportandoli finalmente a casa, cercheranno di non farsi acciuffare dalla polizia che li sta cercando a causa di un malinteso che si è verificato a Montecarlo.

Madagascar 3: Ricercati in Europa uscirà l’8 giugno 2012 negli Stati Uniti per poi arrivare in Italia il 22 agosto. Per maggiori informazioni potete consultare le nostre News dal Blog. Vi ricordiamo inoltre che qui trovate la pagina facebook italiana del film.

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Cannes 2012, Madagascar 3 accende la Croisette di colori e musica pop. La recensione

da bestmovie.it

Tra un Gran Prix per le strade (e i tetti) di Montecarlo, un omaggio all’Italia e spettacolari numeri da circo, il cartoon DreamWorks diverte. Senza sorprese «’Cause baby, you’re firework. Come on, show’em what you’re worth. Make ‘em go, oh, oh, oh. As you shoot across the sky».
Qualcuno potrebbe chiedersi cosa c’entra il ritornello di “Firework” con Madagascar 3. La risposta è duplice. Non solo la
canzone di Katy Perry fa da colonna sonora al film – insieme a molte altre hit pop del momento – ma quello che ci insegna il capitolo numero 3 del franchise DreamWorks, in un certo senso, è proprio racchiuso in quelle parole: riscoprire la passione che c’è in noi e lasciarla esplodere come un fuoco d’artificio.
Chi si aspetta un cartoon sorprendente, probabilmente rimarrà deluso. Perché Madagascar 3 ripropone esattamente la stessa
formula dei due precedenti episodi: ironia, divertimento e una buona dose di ritmo.

La storia inizia in Africa con Alex, Marty, Melman e Gloria in attesa del ritorno dei pinguini, volati a Montecarlo. Ma il tempo passa e la voglia di tornare a casa, nella loro New York, cresce (vi diciamo solo che per il compleanno di Alex, gli altri tre gli regalano un modellino della Grande Mela costruito con la sabbia… e non solo). Così il quartetto decide di andare in Europa per recuperare gli amici volatili. Naturalmente la loro irruzione al casinò di Montecarlo non viene gradita, soprattutto dal capitano della polizia Chantel DuBois, che nutre una repulsione per qualsiasi tipo di animale – sulla parete del suo ufficio colleziona il ricordo di ciascuna sua vittima – e si mette sulle loro tracce con la chiara intenzione di ucciderli. Una via di fuga, però, c’è: un circo itinerante che da qualche tempo, a causa di un incidente occorso al leader (la tigre Vitaly), non gode più del favore del pubblico e del successo di un tempo. Ci penserà Alex a stimolare gli artisti del circo, costringendoli a superare le paure e riscoprire il proprio talento. Tutto questo tra mille peripezie, love story sul punto di sbocciare, incomprensioni e numeri altamente spettacolari, complice un ottimo 3D.

Nonostante l’uso della stereoscopia, che spesso penalizza la luminosità, Madagascar 3 brilla e si accende di colori fluorescenti, soprattutto durante le esibizioni del circo che permettono agli artisti di estraniarsi dalla realtà per tuffarsi in un mondo fantastico (persino meglio del loro adorato zoo), in cui anche lo spettatore viene immerso. E in cui a trascinare e far sorridere è sempre l’ironia dei protagonisti, la loro carica di simpatia cui si aggiunge un’affezione preesistente (almeno per chi già conosce l’universo di Madagascar).
L’anello debole della catena è il villain della storia, il capitano DuBois che, dopo l’efficace presentazione iniziale – uno
spettacolare inseguimento per le strade, i tetti e i palazzi di Montecarlo ai danni dei nostri eroi, quasi fosse il Gran Premio – viene quasi dimenticata, salvo poi ripresentarsi alla fine in compagnia di altri quattro poliziotti che non brillano certo per astuzia (sono italiani!). A rubarle la scena è l’incontro tra Alex, Marty, Melman e Gloria con il circo (dalla diffidenza iniziale all’alleanza, alla rivoluzione dello spettacolo offerto) e il viaggio che insieme intraprendono in Europa. Di cui buona parte si rivela un bell’omaggio alla nostra Italia – nonostante qualche sfumatura sarcastica legata alla rappresentazione delle nostre forze dell’ordine: sarà colpa delle barzellette? – . Tra le scene più divertenti segnaliamo proprio quella in cui Re Julien e la sua nuova fiamma, l’orsa Sonya, si concedono un tour romantico per i luoghi simbolo della città eterna. E lui, non contento di averle regalato l’anello papale (rubato al Pontefice con un astuto bacio), la fa salire a bordo di una Ducati con la quale sfrecciano per le vie della città.
Madagascar 3 rischiava di annoiare e invece, seppur senza sorprese, intrattiene e diverte. Al ritmo di pop.

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Madagascar 3 lascia l’Africa e fa visita a Roma

da ilmessaggero.it

Tra giraffe e leoni, trionfo dell’animazione: migliaia di gag che si susseguono a velocità vertiginosa Fabio Ferzetti
CANNES – Sorpresa: dopo aver tanto atteso la Roma di Woody Allen, con magri risultati, ecco sbucare una Roma certo turistica
e convenzionale ma incredibilmente accuratae verosimile in un film d’animazione: l’irresistibile Madagascar 3 – Ricercati in Europa, diretto in 3D dal trio Eric Darnell, Tom McGrath e Conrad Vernon.

Nuovi ambienti e nuovi personaggi. Dopo un numero 2 fiacco e ripetitivo, la Dreamworks ha varato un radicale restyling introducendo nuovi ambienti e nuovi personaggi (fra cui Stefano, foca italiana che in originale ha la voce di Martin Short).

Addio Africa dunque. I ricchissimi pinguini volano col loro jet e con i fedeli scimpanzè a Montecarlo per sbancare il casinò. E Alex il leone, Marty la zebra, Melman la giraffa, Gloria l’ippopotamo, gli corrono anzi gli nuotano dietro. Dando il via a una sarabanda di gag e avventure che parte con un colpo (non proprio riuscito) alla Ocean Eleven e si conclude con un tempestoso ritorno alla casella di partenza: lo zoo di New York.

Altre novità: una spietata poliziotta francese, cacciatrice di trofei (e emula di Edith Piaf), che insegue i nostri eroi per cielo e per terra una tigre siberiana scottata dai suoi insuccessi artistici (e da un uso eccessivo di olio d’oliva come balsamo per il pelo), dunque pericolosa e i molti altri ospiti di un circo spagnolo che presto si sbarazzano degli umani varando una caotica autogestione, fra cui una giaguara trapezista e un’orsa ingorda amata all’istante dal lemure Maurice. Impossibile anche solo accennare alle migliaia di gag che si susseguono a velocità vertiginosa mobilitando ogni possibile mezzo di locomozione (fra cui Vespe con cento retrovisori e i treni alla Stazione Termini, perfetti) e spremendo ogni possibile goccia comica dal mix fra intelligenza animale e stupidità umana (o viceversa, il risultato non cambia). La nuova età dell’oro dell’animazione ha il vento in poppa.

07/06/2012 19.46.37

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