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Roma Festival Circo Contemporaneo, articoli

Buren Cirque: una esperienza alla Tim Burton in un contesto da valorizzare

(reportage 16 Aprile, Ponte della Musica, Roma)

da livecity.it

In questi giorni c’è una esperienza innovativa che è possibile fare in quel di Roma: assistere a uno spettacolo di Circo fuori dal comune (si tratta di circo contemporaneo, dove danza e drammaturgia entrano nel contesto al pari delle acrobazie degli artisti), nell’asse definito “della Musica” di Roma, in quel quartiere Flaminio che negli ultimi 12 anni è stato valorizzato e ridato ai cittadini grazie alle importanti realtà dell’Auditorium Parco della Musica e del Maxxi.

Sotto al Ponte della Musica infatti, il nuovo fiore all’occhiello di architettura contemporanea nella Capitale, è stato allestito per la prima volta un tendone dove due compagnie di Circo Contemporaneo, portate dallo stimato Direttore Artistico di “Apripista” Gigi Cristoforetti, si esibiscono (da Sabato scorso) fino a Domenica prossima, 22 Aprile.

Nella difficilissima situazione odierna, che è economica e politica, e di riflesso culturale, è sicuramente difficile parlare di arte, e in special modo dell’asse culturale citato, che vive di mancanza di fondi ed idee da parte dell’amministrazione Comunale e Regionale, che si è trovata di fronte a enormi macchine della cultura, non in grado di essere da loro gestite.

L’Auditorium Parco della Musica deve infatti rinunciare dopo anni di spettacoli estivi meravigliosi in quel di Villa Adriana a Tivoli (meglio farci una discarica, a quanto pare…), il Maxxi finisce sotto commissariamento nell’imbarazzo generale. Da un Festival di alta Cultura a una Discarica, da Sasha Waltz a un Commissario, questa è la reale situazione, senza prendere posizioni partitocratiche in merito ma attenendosi a una mera analisi dei fatti.

Chiaro come in tutto ciò “Apripista” è suonato come un miracolo, persino presentato dall’Assessore Dino Gasperini come un orgoglio per l’Aministrazione Comunale e “ciliegina sulla torta” della Settimana della Cultura, e dal Sindaco Alemanno che ha voluto presenziare all’anteprima di “Nord – Sud” del Buren Cirque.

Dove è arrivata a sorpresa l’Amministrazione non è arrivato purtroppo il clima, che ha inondato di pioggia l’area attorno al Circo istallato ai piedi del Ponte della Musica, alterandone l’impatto e lo spettacolo stesso (rimandata la traversata sulla fune del Tevere del funambolo Didier Pasquette), crenado inoltre una fanghiglia non piacevole per i visitatori. Oltre al problema di fondo di una scarsa valorizzazione scenografiche attorno al capannone stesso.

Lo show “Nord – Sud” è valido e sorprendente per atmosfera e intenzioni, dove il cammeo dei singoli artisti si alternano in diverse aree dell’area allestite, creando una sorta di spettacolo tridimensionale dal vivo, dove si può guardare in alto ma anche in basso, fuori ma anche dentro, a destra e anche a sinistra. In linea con il titolo “Nord – Sud”, lo spettacolo gioca sugli opposti e con gli opposti, creando continui sali e scendi emotivi.

Sicuramente una forma di spettacolo desueta e difficile da imporre alla realtà italiana, soprattutto se ci riallacciamo al problema culturale di inizio articolo: in una tale situazione è difficile portare cose nuove ed entusiasmare un pubblico schiacciato dai problemi del momento. Senza calcolare che quel pubblico a cui fanno riferimento spettacoli in controtendenza come questo è frammentato e diviso, emigrato all’estero o preoccupato in casa propria. Quel giovane che dovrebbe con interesse ed entusiasmo affollare eventi di arte contemporanea come questa, in Italia diventa merce rara, perché le condizioni per godere di queste meravigliose opere è di pochi. Una conferma, qualora ce ne fosse bisogno, che “si sta bene finché anche chi è attorno a me sta bene”: se infatti il pubblico non c’è, anche lo spettacolo non esisterà più.

L’esperienza avvolgente del Buren Cirque è innovativa perché per la prima volta nel circo si rompono le barriere tra pubblico e artisti, coinvolgendoli con suoni e luci, immettendoli in un mondo fatata e incantato. L’entusiasmo dei bimbi presenti ne è la dimostrazione. Tim Burton e Fellini passano dinanzi a noi come presenze incancellabili, poiché quel sogno di immagini e colori, di situazioni inaspettate e poesia, è riconducibile nel nostro immaginario alla loro celeberrima arte.

“Nord – Sud” è stato il primo spettacolo di questo Festival, che deve durare a Roma anche nei prossimi mesi ed anni, valorizzandone il contesto e dando vita a quel Ponte della Musica che nelle intenzioni della politica doveva essere un nuovo punto di snodo della cultura a Roma, ma che senza iniziative e volontà, rischia di rimanere fine a sé stesso. (Federico Armeni)

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Circo: arriva il Festival

da donnamoderna.com

Circo: dal 14, fino al 22 aprile, a Roma, va in scena la seconda edizione del Festival del circo contemporaneo, nel tendone allestito al Ponte della Musica.

Sulla scena gli artisti del Buren Cirque (per la prima volta in Italia) e la compagnia Un loup pour l’homme: due compagnie eccezionali che sul palco esprimono una concezione di circo, inteso come luogo di espressione e di incontro di arte, musica ed acrobazia, rigorosamente senza animali.

Gli artisti del Buren Cirque sono due funamboli (un uomo e una donna), un artista aereo, un contorsionista, un burattinaio ed un gruppo di musicisti, con la cantante Hawa Sissao dal Burkina Faso, che si esibiscono in uno spettacolo  chiamato “Nord/Sud”.

Gli artisti della compagnia Un loup pour l’homme, che si esibiranno il 21 e il 22 aprile, sono invece quattro acrobati-portaturs-voltigeurs che coinvolgono l’immaginario degli spettatori nelle loro ricerche sul contatto dei corpi e sui loro urti. “Un’esperienza” – racconta la compagnia – “che trova le premesse dell’acrobazia nell’innocenza dei giochi dell’infanzia”. L’acrobata non cessa di provare i limiti del proprio corpo, spingendolo in un combattimento senza fine in cui gli avversari sono: la sua realtà fisiologica, la gravità, le leggi della fisica.

“In questo modo cerchiamo indirettamente di far emergere l’emozione, più fisicamente che intellettualmente, rispettando il mistero appassionante della creazione artistica, che è il passaggio dalla forma alla sostanza, dal gesto al senso”.

Insomma, due spettacoli in cui si esibiscono artisti eccezionali, in grado di affascinare un pubblico adulto ma adatti anche ai bambini più grandi.

18/04/2012 11.14.55

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