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Il Museo della Giostra di Bergantino

Il “Museo Storico della Giostra e dello Spettacolo Popolare” di Bergantino rappresenta un’occasione unica per ripercorrere il cammino dell’intrattenimento made in Italy. Un articolo di Silvia Forghieri

da parksmania.it

Sulle rive del Po, nel cuore della pianura Padana, si trova un paese che da anni è ritenuto un vero protagonista per quanto riguarda la produzione di attrazioni da luna park e spettacoli viaggianti. Stiamo parlando di Bergantino, piccolo borgo in provincia di Rovigo, dove ha sede il “Museo Storico della Giostra e dello Spettacolo Popolare”.

Negli anni ’20, per sopperire alla crisi economica del dopoguerra ed evitare di doversi trasferire altrove, alcune famiglie locali in difficoltà economica iniziarono a dedicarsi all’attività di esercenti dello spettacolo viaggiante. In breve tempo, nella zona sorsero anche delle piccole aziende di produzione di giostre, dedicate inizialmente solo ad un mercato locale.
Ad oggi, il Comune di Bergantino ed alcuni comuni limitrofi sono riconosciuti ufficialmente dalla Regione Veneto come il Distretto della Giostra ed includono aziende conosciute a livello internazionale come la Fabbri di Bergantino e la Technical Park di Melara.

Il museo è stato istituito dal Comune di Bergantino e dalla Provincia di Rovigo. E’ stato inaugurato il 24 aprile 1999 ed ha sede a Palazzo Strozzi, un antico palazzo del ‘700 dei marchesi Strozzi. E’ curato e diretto dal Prof. Tommaso Zaghini, ricercatore, storico e scrittore.

Il museo è riconosciuto dalla Regione Veneto come museo antropologico e l’anno scorso è stato rinnovato ed ampliato grazie ad un contributo di 500.000 euro da parte alla società Arcus Roma (società che finanzia progetti di grande interesse culturale presentati da istituzioni di rilevanza nazionale).

Abbiamo avuto occasione di incontrare il Prof. Zaghini a Milano, in occasione della sua  visita al Circo di Nando Orfei, per la consegna ufficiale del suo ultimo libro “Il circo” a Nando e Paride Orfei e di porgli alcune domande sul museo per conoscere meglio questa realtà.

Il museo ospita pezzi che coprono un percorso storico che parte dal Medioevo ed arriva fino ai nostri giorni. Purtroppo ci sono alcuni secoli un po’ bui, per i quali il museo dispone più che altro di stampe e per i quali si sente la mancanza di pezzi autentici che, causa le varie guerre, sono andati distrutti.

A questo proposito il Professore sottolinea che chiunque può contribuire a donazione di documenti al Museo fornendo del materiale ma può anche conservare la proprietà di quanto fornito! In pratica il materiale fornito verrà esposto ma può rimanere di proprietà di chi lo ha messo a disposizione. Tra i pezzi più interessanti attualmente esposti, il Prof Zaghini segnala una collezione di alcuni strumenti di musica meccanica dell’800, usati per suonare dagli ambulanti e dei cavalli del ‘700 e dell’800.

Il Museo ospita inoltre una sezione dedicata al circo, spettacolo itinerante a cui il Prof Zaghini ha dedicato il suo ultimo libro “Il Circo: itinerario storico dello spettacolo circense” che presenta un itinerario storico dello spettacolo circense attraverso un collage di documenti, cronaca, personaggi, aneddoti e curiosità.

La struttura è normalmente aperta le mattine dei giorni feriali ma chiunque (visitatori singoli, famiglie o gruppi) può visitarla anche fuori orario previo appuntamento da concordare con la direzione. La visita dura in media tra i 60 ed i 90 minuti.

Silvia Forghieri

17/02/2012 16.59.37

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