05/09/2011 6.46.02
Da www.siciliainformazioni.com del 02-09-11
Cavalieri, artisti e acrobati a Palermo
Il Circo dell’Avvenire che narra Federico II
Da un progetto di Francesco Traina, istruttore di equitazione e imprenditore agricolo appassionato di teatro, e la regia di Anton Giulio Pandolfo, nasce “Federico”, lo spettacolo della giovane Compagnia Siciliana di teatro equestre “Circo dell’Avvenire”, che ha debuttato lo scorso 30 agosto, per la prima volta a Palermo, al Parco di Villa Pantelleria.
Tra artisti e cavalieri, musiche ed “abbanniate”, il gruppo eterogeneo ma ben amalgamato ha saputo colorare e colorire la scena circolare di momenti di ilarità e stupore, dilettando il pubblico di grandi e piccini con le musiche originali di Giulio Barocchieri, le scene di Daniele Di Luca e Davide Padiglione e la coreografia di Daniela Donato.
Lo spettacolo è il risultato di un percorso di ricerca e sperimentazione teatrale che mette insieme la drammaturgia contemporanea del teatro e differenti discipline e forme d’arte, quali l’equitazione, il volteggio acrobatico a cavallo, la danza, le arti circensi e la musica , diventando sulla scena un corpo unico.
Con i testi avvincenti e ironici dell’attore-autore palermitano Rosario Palazzolo lo spettacolo è liberamente ispirato alla storica figura dello “stupor mundi” e si è distinto per la sua tipicità e originalità.
Immergendo gli spettatori nella vitalità e nel fermento dei mercati medievali dei quartieri popolari di Palermo, tra i colori e i suoni delle voci dei mercanti, la scena racconta per quadri i momenti più salienti della storia e della vita dell’Imperatore Federco II di Svevia.
A partire da un Federico bambino (ladruncolo di frutta), passando per la sua incoronazione (su un simpatico Pony), fino alla scomunica da parte di Papa Innocenzo IV (un totem di cartapesta), per concludersi con una riflessione, dal sapore estremamente contemporaneo, auspicando un risveglio collettivo delle coscienze.
“Il progetto più alto che sta dietro lo spettacolo – spiega Francesco Traina, presidente della Scuola Equestre EOS di Palermo – è quello di sviluppare un percorso artistico, formativo e lavorativo di teatro equestre”.
L’idea nasce infatti nel 2006 dall’incontro di Traina con i due artisti francesi, l’acrobata e artista poliedrico del Cirque dù Soleil, Stéphane Drouard, ed Etienne Regnier, voltigeur del Teatro Equestre Zingarò.
Da allora il “Circo dell’Avvenire” riunisce un gruppo di artisti, per lo più siciliani, di varia provenienza ed esperienza nell’arte, con l’obiettivo di portare avanti una nuova concezione – presso che sconosciuta a Palermo e in Sicilia – di teatro equestre, su esempio del Nuovo Circo Contemporaneo.
Gli artisti infatti lavorano al fine di instaurare un rapporto con il cavallo essenziale e naturale (e viceversa), sperimentando diversi approcci e contatti, attraverso l’uso dello spazio, del ritmo e del movimento.
“Per andare in scena con i cavalli bisogna lavorare a lungo. Il cavallo – conclude Traina – è un ottimo mediatore, che permette grande apertura e libertà nella sperimentazione con altre realtà performative. Il gruppo, già in sintonia, può solo evolversi. Per ottenere una continuità formativa e performativa, nonché una stabilità nel territorio, speriamo nei fondi da parte delle amministrazioni, a supporto di questa nuova realtà”.
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