Stampa: Castel dei Mondi 2011: 'Le chant du dindon'

05/09/2011 6.39.31

Castel dei Mondi 2011: prima nazionale di ‘Le chant du dindon’

Un appuntamento di punta dell’ultima edizione del Festival Castel dei Mondi di Andria (BAT) è Le chant du dindon. E’ il genere di evento che non si riesce a inquadrare leggendone il comunicato stampa, che si va a vedere a scatola vuota quando si arriva sul posto, ci s’imbatte nel tendone e ci si rende conto che si assisterà a uno spettacolo circense.

Questa rappresentazione della grande famiglia francese del Cirque Theatre Rasposo risale al 2009, ma per noi italiani è una prima nazionale – e, a giudicare dal sito ufficiale (www.rasposo.net), purtroppo per ora è l’unica tappa prevista al di sotto delle Alpi.

Anche per chi non ha mai amato o chi ha addirittura sempre avversato il circo, i Rasposo sono capaci di far ricredere, selezionando il meglio della tradizione in una messa in scena avvincente. Non ci sono le classiche bestie ammaestrate, ma a far compagnia agli attori sono un tacchino (il “dindon” del titolo), cani, volatili, con grande discrezione.

A lasciare a bocca aperta sono le perfomances acrobatiche dei vari componenti del gruppo, che con dedizione spingono i propri corpi umani ai limiti estremi delle possibilità, in fatto di forza, equilibrio e coordinazione. I numeri sono tenuti insieme da un susseguirsi di episodi, senza parole udibili ma che riescono a evocare gelosie, dispetti e ossessioni della famiglia soprattutto, tutto lo spettacolo è accompagnato da una trascinante colonna sonora che sembra proiettare ora in un film di Emir Kusturica, tutta suonata dal vivo da ottimi musicisti in grado di tenere il ritmo dei perfomers, nelle più impervie condizioni.

A suscitare la simpatia del pubblico è anche il rapporto diretto con il cast, che precede l’inizio stesso dello show e che coinvolge qualche spettatore nell’avvincendarsi delle scenografie: attenzione a chi si accappara la prima fila!

Tirando le somme, vale la pena affacciarsi in Piazza Vittorio Emanuele entro domenica 4, per intercettare gli ultimi posti liberi o qualche rinuncia, oppure invitare la compagnia a tornare nel Bel Paese.

Michele Miglionico

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