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Cecina (LI). I Veterinari: “Basta scrivere un nuovo articolo 7”

Rangers e veterinari invocano la normativa Cites e il modello Alessandria

 CECINA. Dopo la guerra scoppiata all’indomani della decisione del consiglio comunale di cambiare in fretta e furia il regolamento di tutela degli animali e di permettere, di fatto, che i circhi possano utilizzare animali esotici per i loro spettacoli, arrivano le proposte.  Tra queste, quella che chiede al sindaco di rivedere secondo la normativa Cites che detta regole precise sui requisiti minimi per la detenzione di animali esotici nei circhi e mostre itineranti, proprio l’articolo 7 comma 22 sul regolamento in vigore nel comune di Cecina. Una volta rivista tale norma, si chiede di ripristinarla all’interno del regolamento stesso. A proporre questa soluzione sono Isvaldo Spinelli dell’associazione Rangers Europa, Silvia Macelloni medico veterinario comportamentale che ha fattivamente contribuito alla stesura del regolamento e Marco Melosi, vicepresidente dell’associazione dei medici veterinari italiani.  Spinelli porta a dimostrazione il regolamento sugli animali redatto dal Comune di Alessandria. «In pratica – scrive in una nota – è una perdita di tempo indurre i comuni a far approvare un’ordinanza che vieti l’attendamento dei circhi con animali. Se il circo ricorre al Tar vince e l’ordinanza viene annullata perché i comuni non possono vietare ciò che a livello nazionale è del tutto legale. Diverso invece è fare un’ordinanza che definisce alcune norme inoppugnabili in quanto basate sulle raccomandazioni Cites che i circhi debbono rispettare. Si tratta di norme che, se lontane dal garantire il benessere degli animali, sono in molti casi quasi impossibili da rispettare. Va da sé che i circhi troverebbero problemi ad attendarsi e a fare conseguenti ricorsi al Tar».  Stessa soluzione è avanzata dalla dottoressa Macelloni: «L’amministrazione non doveva indire un consiglio comunale apposito ma riunire la commissione che ha steso il regolamento. Un articolo che non andava tolto ma cambiato ricordando punto per punto, e non facendone solo riferimento, tutte le regole del Cites. Per questo chiedo la revisione e il ripristino del regolamento».  «In questo caso specifico se non voleva incorrere in un ricorso del Tar – dice Marco Melosi – il Comune poteva dare una deroga al circo Errani ma deve anche mettere in atto tutte le procedure affinché i veterinari dell’Asl verifichino che gli animali all’interno del circo siano a norma di legge Cites. Poi l’amministrazione avrebbe dovuto riunire l’apposita commissione che ha steso il regolamento, un lavoro tra l’altro durato cinque anni e che, soprattutto sul tema dei circhi, ha trovato l’accordo di tutte le associazioni, per cercare di capire quali potevano essere le soluzioni da mettere in atto per superare il problema».  Insomma, il rimedio sembra essere tutto incentrato su questa normativa, denominata Cites che tutela gli animali esotici: «E che è stata sottoscritta – aggiunge Melosi – da 176 Paesi del mondo. Praticamente da tutti». (Al.Ber.)

Da “Il Tirreno” – 20/08/2010

21/08/2010 14.55.01

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