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Stampa: Torino, dopo l’ incidente a Sefano Nones Orfei …

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….. D’ora in poi il Comune vuole verifiche

“Faremo controlli sugli spettacoli
con gli animali”

Una relazione sull’incidente al Circo Orfei

EMANUELA MINUCCI

torino

Quando gli elefanti o le tigri ballano, non lo fanno certo perché sentono la musica, ma perché rispondono a riflessi condizionati. E spesso, questi riflessi, sono figli di piccole violenze: e questo noi non vogliamo che sotto la Mole accada».
Riflette a voce alta l’assessore agli Spettacoli Viaggianti Giuseppe Sbriglio. Subito dopo aver appreso dell’incidente accaduto qualche sera fa a Stefano Nones, figlio di Moira Orfei (azzannato da una tigre al circo durante lo spettacolo) l’assessore ha chiesto al comandante dei vigili urbani Mauro Famigli una relazione dettagliata dell’accaduto. Quindi ha predisposto una serie di controlli sotto i tendoni di tutti gli spettacoli che d’ora in poi prevederanno la partecipazione degli animali. «Perché l’ideale sarebbe ospitare soltanto circhi che non prevedano esibizioni a quattro zampe – spiega Sbriglio – ma in mancanza di una legge nazionale il Comune deve almeno fare in modo che non si usino violenze sugli animali».

Chi era al circo Orfei, venerdì sera, ha raccontato che la tigre si è mossa nel buio e s’è scagliata contro quel mantello nero dietro cui si celava il suo domatore. E che prima che le luci illuminassero il tendone s’è sentito solo un urlo lacerante. Poi gli spettatori hanno visto la tigre azzannare la spalla sinistra di Stefano Nones, 43 anni, figlio di Moira Orfei e Walter Nones. Sangue, urla e tanta paura, tra gli addetti del Circo Orfei e gli spettatori che affollavano il tendone alla Pellerina. «Ecco, scene come questa non devono più accadere – dice ancora Sbriglio – perché le conseguenze possono essere gravissime per le persone che hanno a che fare con animali nervosi o maltrattati».

Qualche anno fa, quando l’assessore all’Ambiente era Dario Ortolano, Torino fu la prima città italiana ad approvare un Regolamento di Tutela Animali. Allora Sbriglio era solo consigliere, ma ci provò insieme con alcuni colleghi della Sala Rossa, ad allargare il discorso sino a vietare l’arrivo in città di circhi con animali. «Non ce l’abbiamo fatta, perché su questo tema ci sono sempre state sensibilità diverse – spiega oggi – ma in ogni caso possiamo sempre fare intervenire le guardie zoofile o gli ispettori del mio assessorato per verificare che gli animali siano trattati come si deve».

L’altra sera si dice che la tigre abbia azzannato Stefano Nones perché intimorita dal mantello nero che l’uomo indossava. Come raccontano gli spettatori è stato un attimo: la tigre è volata addosso all’uomo e lo ha azzannato lacerandogli la spalla sinistra e ferendolo anche al costato. «E’ un comportamento certamente anomalo – annota Sbriglio – su cui vale la pena indagare. Resta da chiedersi se abbia senso che uno spettacolo nato per divertire finisca per diffondere il panico fra gli spettatori».

I responsabili del circo, però, ad abolire la presenza degli animali, per ora non ci pensano neppure: «Abbiamo già provato – spiegano – senza animali la gente non viene al circo, non ha successo. Lo Stato riconosce la funzione sociale del circo con gli animali, ci sono sempre stati. I nostri sono trattati con amore: curati, vaccinati, riscaldati. Siamo attentissimi». Anzi, hanno pure rilanciato nei confronti degli scettici: «Invito gli animalisti al circo Orfei quando vogliono, anche in incognito. Possono stare con noi quanto ritengono, non abbiamo niente da nascondere». Ma all’assessore questo non basta. E scatteranno i controlli.

Da www3.lastampa.it del 10/12/09

10/12/2009 22.44.35

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