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IL SINDACO ANIMALISTA DI CASTELNUOVO SCRIVIA SCRIVE …..

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IL SINDACO ANIMALISTA DI CASTELNUOVO SCRIVIA SCRIVE …

 

Gabriele, che ringrazio per la collaborazione, mi ha segnalato un articolo apparso su un sito all news della provincia di Alessandria proprio oggi.

Mi pare superfluo aggiungere commenti, in quanto la notizia si commenta da sola. Se volete inviare un vostro commento potete farlo scrivendo a questo indirizzo e-mail: redazione@giornal.it 

AV

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NO AL CIRCO A NOVI LIGURE

Il Sindaco animalista scrive al collega

Da amico ad amico, da collega a collega. Il Sindaco di Castelnuovo Scrivia, Gianni Tagliani, scrive al neo eletto primo cittadino di Novi Ligure, non solo per congratularsi per il secondo mandato amministrativo, ma soprattutto per rivolgergli un appello. Da animalista convinto Tagliani, dopo aver vietato nel suo paese ogni forma di attività con animali e dopo aver appreso della presenza di un circo a Novi, non ce l’ha fatta a trattenersi. Ha preso carta e penna e ha scritto una lettera aperta che vale oggi per la città di Robbiano, ma che potrebbe essere estesa ad ogni centro della provincia di Alessandria che, ospitando un circo, appoggi indirettamente l’utilizzo di bestie per scopi ludici.

Ho sempre detestato l’utilizzo degli animali. Si, utilizzo. Immagina un elefante – seppur nato in cattività (è la giustificazione dei circensi) – che passa la sua vita su un carro bestiame in giro per l’Europa“.

E poi: “Mi sono scontrato in varie occasioni con chi fa questo mestiere utilizzando gli animali: i circensi trovano che tutto ciò sia naturale e normale per gli animali. Almeno, così affermano quando li si accusa di maltrattare gli animali. La loro esplicita ipocrisia nel negare gli evidenti maltrattamenti e prevaricazioni nei confronti degli animali che tengono prigionieri, non impedisce a chi è un minimo sensibile di vedere la cruda realtà, dietro una facciata di lustrini e divertimento. Per stravolgere completamente l’istinto di un animale, si deve necessariamente ricorrere alla violenza: per far alzare alternativamente le zampe ad un orso si ricorre a piastre e pungoli elettrici (nel passato a braci ardenti), per fa “sorridere” un pony lo si punge ripetutamente sul muso con uno spillone, in modo che durante lo spettacolo si ricordi il dolore ed esegua l’esercizio“.

L’apprello finale: “Faccio appello alla tua sensibilità e a quella dei novesi affinché ci si possa confrontare considerando che gli animali selvatici sono fatti per vivere liberi, hanno tutto il diritto di vivere la loro vita in libertà nella loro terra d’origine, non hanno commesso alcun crimine che giustifichi la loro prigionia a vita, il loro maltrattamento, e la loro umiliazione durante gli spettacoli. Alcuni circhi hanno scelto di non utilizzare più gli animali: gli australiani “Flyng Fruit”, i canadesi “Cirque du soleil”, i francesi “Les Colporteurs”, gli americani “Minimus”, “Nuage”, “Hiccup” e molti altri, valorizzando al meglio la bravura dei giocolieri, trapezisti, clown, comici, mimi, contorsionisti. Questa è la direzione da seguire, l’unica civile. E sono i circhi che in tutto il mondo vivono di spettatori coltivando un successo in crescendo. I nostri circhi vivono di sovvenzioni statali regalando i biglietti nelle scuole, nei luna park e nelle piscine. Tutto ciò può essere fermato solo grazie alla crescita di una sensibilità e di una attenzione che, ne sono convinto, ti appartengano“.

Da www.giornal.it del 08/07/09

08/07/2009 23.00.31

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