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TRANI: BOTTA E RISPOSTA TRA I VERDI E PALMIRI

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Sul giornale on line Trani Online in questi giorni è stata pubblicato un articolo nel quale i Verdi contestano il rilascio della concessione ad un circo nella città di Trani. In data odierna risponde il presidente Palmiri con alcune interessanti precisazioni. Vi proponiamo sia il primo articolo che la risposta di Palmiri.

D.D.

Circo a Trani, «il Comune non controlla prima di rilasciare autorizzazioni»

I Verdi contestano la scelta discutibile delle attività circensi di far esibire animali praticamente per strada

Torna il circo in città e con esso i (soliti) problemi di maltrattamento degli animali. Ed è quello che è successo proprio ieri, con un elefante del circo praticamente messo per strada allo scopo di “attrarre” spettatori. Un episodio segnalato da molti cittadini e ancora una volta stigmatizzato dal movimento dei Verdi, che chiede conto al Comune, l’ente preposto al rilascio dell’autorizzazione per gli spettacoli circensi in città.

«Anni addietro – dice Michele di Gregorio, il capogruppo dei Verdi avevamo già segnalato tale questione segnalando, in tema di mantenimento degli animali e di sicurezza pubblica, le leggi numero 150 del 1992 e 426 del 1998 nonché le linee guida contenute in una direttiva del 10 maggio 2000 emanata dalla commissione scientifica Cites del ministero dell’Ambiente, in attuazione della Convenzione Internazionale di Whashington. Quest’ultima – spiega l’esponente dei Verdi – disciplina in modo particolare le condizioni essenziali per la concessione delle autorizzazioni comunali ai circhi che utilizzano nei propri spettacoli animali. Fra le prescrizioni contenute in queste norme, si ritrovano ad esempio il divieto di uso di catene per gli elefanti, la presenza di ricoveri coperti, l’esistenza di un piano di emergenza in caso di fuga di animali potenzialmente pericolosi per l’incolumità pubblica, la disponibilità di assistenza veterinaria, il divieto del contatto diretto con il pubblico nonché le relative sanzioni per la loro inosservanza».

A queste norme, si sono rifatti diversi Comuni che hanno già emanato delle ordinanze nelle quali si prevede il rilascio dell’autorizzazione all’attendamento del Circo solo nel caso in cui quest’ultimo rispetti le indicazioni contenute nella suddetta convenzione e nelle leggi statali. In alcuni, è stata anche prevista l’istituzione di un consiglio cittadino per la tutela degli animali con il compito di attuare e far rispettare i principi contenuti nelle leggi.

«E’ evidente – rimarca di Gregorio – che anche il nostro Comune potrebbe dotarsi di simili strumenti. Chiediamo, pertanto, che il Comune di Trani, in attuazione della disciplina vigente in materia di tutela degli animali e della incolumità pubblica, rediga un regolamento e adotti provvedimenti generali che disciplinino o vietino le esibizioni degli animali nei circhi e in ogni altro luogo pubblico».

Da Tranionline del 29/01/2009

Circo a Trani, Ci scrive il Presidente dell’Ente Nazionale Circhi

«Fra le tante leggi, i Verdi ne dimenticano una. La legge del 1968, n.337: “lo Stato riconosce la funzione sociale del circo e ne tutela l’attività”»

Riceviamo e pubblichiamo una nota del Presidente Ente Nazionale Circhi in replica alle dichiarazioni dei Verdi di Trani.

«Giovedì 29 gennaio avete pubblicato una notizia relativa alla contestazione dei Verdi contrari alla presenza del Circo a Trani.

“Il Comune non controlla prima di rilasciare autorizzazioni”, hanno lamentato i Verdi.

In qualità di presidente dell’Associazione di categoria che rappresenta e tutela i Circhi italiani, desidero far presente che fra le tante leggi, direttive e convenzioni citate dal capogruppo dei Verdi nel servizio da voi pubblicato, ne manca una, che però è di fondamentale importanza.

In Italia l’attività dei circhi è regolamentata da una legge del 1968, n.337, la quale stabilisce che “lo Stato riconosce la funzione sociale del circo e ne tutela l’attività”.

Il circo, per la legge italiana, è quella forma di spettacolo che presenta numeri con artisti e con animali. Stante questa normativa nazionale e il principio della gerarchia delle fonti (prima viene la legge dello Stato e un atto comunale è ovviamente subordinato ad essa), i Comuni non possono vietare, con atti di qualunque genere, l’attività dei circhi con animali.

Ha fatto dunque il suo dovere il Comune di Trani nell’autorizzare il Circo. Una sentenza del Tar di Trento, passata in giudicato, ha già da molti anni stabilito questo principio e i Comuni che hanno adottato atti contrari ai circhi sono stati costretti ad annullarli ed a risarcire i danni arrecati.

Liberi i Verdi di continuare a raccontare la solita favola del circo cattivo, ma questa loro posizione ideologica non può certo impedire un’attività riconosciuta dallo Stato e gradita al pubblico che dimostra di apprezzarla pagando il biglietto per assistere agli spettacoli. Forse anche a Trani i Verdi avrebbero battaglie molto più nobili e utili da mettere in pratica piuttosto che quella di prendersela con il circo, il più articolo spettacolo del mondo, celebrato nell’arte, nella letteratura e nel cinema. Piuttosto i Verdi potrebbero battersi per far sì che le amministrazioni comunali assegnino aree più ampie e attrezzate ai circhi, perché in questo modo anche gli animali avrebbero più spazi a loro disposizione. Ma, e questa è una certezza, i circhi rispettano le leggi e le mettono in pratica, a differenza dei Verdi che vorrebbero cancellarle.»

Egidio Palmiri
presidente Ente Nazionale Circhi

Da Tranionline del 03/02/2009

03/02/2009 16.07.19

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