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Stampa: “LA LAV PROTESTA PER CIRCO MASSIMO SHOW”

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 ANIMALI IN TV: LA LAV PROTESTA PER CIRCO MASSIMO SHOW (RAI TRE)

 
(PRIMA) ROMA – La LAV ha inviato una lettera al Presidente della Rai, Claudio Petruccioli, e al Direttore di Rai Tre, Paolo Ruffini, con la quale chiede di valutare l’opportunità della messa in onda della trasmissione “Circo Massimo Show” – e nello specifico delle acrobazie in cui sono utilizzati animali – la cui seconda puntata è prevista per la prima serata di oggi 16 luglio, su Rai Tre. La LAV ricorda che l’articolo 4 delle “Linee guida per la tutela degli animali in TV”,(https://www.segretariatosociale.rai.it/codici/tutela_animali_LAV/lav.html) presentate nel 2007 dal Segretariato Sociale Rai in collaborazione con la LAV, e ispirate ai principi della “Dichiarazione Universale per i Diritti dell’Animale” firmata a Bruxelles nel 1978 all’Unesco, prevede: “E’ auspicata una progressiva riduzione delle rappresentazioni circensi che fanno uso di animali, iniziando ad escluderle dalle programmazioni dedicate ai minori fino alla loro totale eliminazione dalla programmazione. Parallelamente vanno valorizzate le espressioni artistiche e gli spettacoli circensi che non ricorrono all’utilizzo di animali.” “Nonostante queste Linee Guida siano l’espressione dell’accresciuta sensibilità dell’opinione pubblica verso usi e abusi di animali anche negli spettacoli, purtroppo, invece di una riduzione di tali trasmissioni, assistiamo ancora una volta all’enfasi della vita circense, e del presunto amore dei circensi per i loro animali, manifestato attraverso improbabili effusioni tra l’animale e il suo addestratore/conduttore – dichiara Nadia Masutti, responsabile LAV settore Circhi e Zoo – In realtà gli spettatori sanno benissimo che gli animali nei circhi sono dei prigionieri sottoposti ad addestramenti contro natura e crudeli che li ridicolizzano all’unico scopo di fare spettacolo: il fatto che la televisione pubblica continui, da anni, ad avallare questo genere di spettacoli ignorando i ripetuti appelli ad annullare la programmazione di show circensi con animali, la squalifica profondamente e la rende anacronistica.”L’articolo 1 delle “Linee guida per la tutela degli animali in TV”, prevede: “La presenza di animali in trasmissioni televisive deve essere finalizzata alla sensibilizzazione, al rispetto e alla conoscenza delle specie, escludendo qualsiasi utilizzo di animali non consono alla loro natura nonché un loro utilizzo che li sottoponga a violenze, stress o atteggiamenti irrispettosi della loro dignità”. La LAV auspica che le “Linee guida per la tutela degli animali in tv” possano presto trovare concreta applicazione ed essere strumento di in un reale cambiamento nell’ambito televisivo dove, purtroppo, è ancora presente un grande uso di animali senza rispetto e attenzione per la loro dignità. Il nuovo Parlamento, inoltre, dovrà emanare finalmente una nuova legge che preveda per i circhi l’immediato divieto di acquisizione di altri animali (compresi quelli derivanti da riproduzione), individui in un lasso di tempo ragionevole delle aree di collocamento di tutti gli animali esistenti, regolamenti la distribuzione di fondi pubblici privilegiando la riconversione del circo tradizionale (con animali) in uno spettacolo di reale valenza educativa e sociale, in cui non abbia mai spazio la violenza. (PRIMA)
 
Da “Prima, agenzia di stampa nazionale”

 

 

Ecco l’ennesimo comunicato LAV sui media nazionali. Proseguono, quindi, con ottusità, le pressioni affinché la RAI non programmi sul proprio palinsesto trasmissioni di circo che prevedano la presenza di numeri con animali. A supporto di queste pressioni si fa riferimento ad una imprecisata “accresciuta sensibilità dell’opinione pubblica verso usi e abusi di animali anche negli spettacoli” e soprattutto ad “improbabili effusioni tra l’animale e il suo addestratore/conduttore”. Non si capisce perché sarebbero “improbabili”…

Ma l’affermazione più “improbabile” è quella secondo la quale “Gli spettatori sanno benissimo che gli animali nei circhi sono dei prigionieri sottoposti ad addestramenti contro natura e crudeli che li ridicolizzano all’unico scopo di fare spettacolo: il fatto che la televisione pubblica continui, da anni, ad avallare questo genere di spettacoli ignorando i ripetuti appelli ad annullare la programmazione di show circensi con animali, la squalifica profondamente e la rende anacronistica”.

Ci sentiamo in dovere di sottolineare che da anni ormai le logiche della TV nazionale sono sempre più affini e congruenti a quelle della tv commerciale e basano i propri palinsesti sull’auditel, sullo share, sul gradimento del pubblico.

 

Ogni settimana leggiamo con interesse e sorpresa gli ottimi risultati in fatto di “ascolto” che Circo Massimo Show riscontra, con punte superiori al 13%. Chi volesse approfondire questi risultati scoprirebbe che il grafico dell’ascolto (detto in termini tecnici “minutaggio”) riscontra delle impennate in corrispondenza della messa in onda di numeri con animali. Segno che evidentemente il pubblico televisivo continua a volerli vedere e a chiederli. Nella storia ormai quasi decennale di Circo Massimo vi sono state edizioni in cui la presenza di animali era piuttosto limitata a cavalli e numeri di cani (vedi le serie trasmesse dalla Svezia, al Circo Scott Bronett) e i risultati di audience erano stati non superiori (anzi!) rispetto alle puntate attuali, nelle quali c’è effettivamente una maggior presenza di numeri con animali esotici con la presenza, quasi costante, di grandi felini. Tutto ciò va nella direzione opposta a quella auspicata dalla LAV, segno che la tv non ignora i gusti e le richieste del pubblico, bensì cerca di assecondarle il più possibile, dopo aver scorporato i dati di ascolto di ogni serie.

Ancora una volta, dunque, siamo di fronte ad una minoranza che vuole imporre ad una maggioranza una propria sensibilità, un proprio volere, supportando le proprie tesi con affermazioni sovente infondate, fuorvianti o addirittura non verificate…diciamo pure “improbabili”…

D.D.

16/07/2008 14.16.59

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