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Saranno esposti 40 lavori, 15 oli e 25 disegni

Mostre, a Milano la serie sul circo di Botero

Fino al 9 settembre al Palazzo Reale un nuovo ed inedito ciclo di quadri, realizzato appositamente per la rassegna estiva “La bella estate dell’arte 2007”, di cui l’evento fa parte

Milano, 3 ago. (Adnkronos Cultura) – Torna in Italia dopo un’assenza di due anni, l’arte del celebre pittore e scultore colombiano Fernando Botero. Nell’estate del 2005 Palazzo Venezia a Roma ospitò in anteprima mondiale l’esposizione della serie di dipinti ispirata agli abusi del carcere iracheno di Abu Grahib. Adesso Botero torna in Italia e regala al nostro paese una nuova esclusiva. Fino al 9 settembre, Palazzo Reale a Milano sarà la sede della mostra di un nuovo ed inedito ciclo di quadri, realizzato appositamente per la rassegna estiva “La bella estate dell’arte 2007”, di cui l’evento fa parte.

Il ciclo consiste di 40 lavori, quindici oli e venticinque disegni, che compongono una carrellata di ritratti in piena armonia con lo stile dell’artista colombiano, dall’equilibrista a Pierrot, da Arlecchino al domatore di tigri, dall’incantatore di serpenti alla donna cannone. La serie circense è solo la prima delle tre sezioni in cui si articola la mostra milanese su Botero, tutte raccolte nel catalogo di Skira Editore. La seconda parte è storica e comprende alcune tra le opere più note del maestro, mentre la terza ripropone l’intero ciclo di Abu Grahib. L’omaggio a Botero da parte della rassegna estiva milanese è completato da sei sculture monumentali in bronzo che saranno collocate in città tra la piazzetta Reale, la Galleria Vittorio Emanuele, il Castello Sforzesco, Corso Vittorio Emanuele e la Stazione Centrale.

Nato a Bogotà nel 1932, Fernando Botero ha da anni uno stretto legame con l’Italia, per i suoi soggiorni nella cittadina di Pietrasanta, in Versilia, dove nel 1993 ha eseguito l’”Affresco” all’interno della chiesa della Misericordia. Inconfondibili, poi, sono le sue tele, che ritraggono i caratteristici personaggi dalle linee morbide, abbondanti e rotonde. Uno stile che l’artista sudamericano cominciava ad elaborare nei primi anni ‘50, quando, grazie ad un premio in danaro vinto ad un concorso, viaggiava in Europa e veniva in diretto contatto con alcuni dei suoi “maestri”, Goya, Tiziano e Giotto. La fama arrivò verso la fine della decade, nel 1958: già il primo giorno della sua personale alla “Gres Gallery” di Washington tutte le sue opere andarono vendute. Nel nostro paese il colombiano espose la prima volta nel 1973, alla Galleria d’Arte Marlborough a Roma e successivamente in diverse occasioni, fino all’antologica del 1991 al Belvedere di Firenze che lo ha fatto conoscere al grande pubblico di casa nostra.

adnkronos.com

04/08/2007 13.36.28

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