Stampa: Palmaria, il Festival Aria invade piazze, cave di marmo e giardini

Palmaria, il Festival Aria invade piazze, cave di marmo e giardini

Una cava di marmo, una fortificazione umbertina, macchia mediterranea, spiaggia di sassi… Quali luoghi migliori per spettacoli teatrali, circensi, giocoliera e quant’altro? E sì, perché al primo [2] Palmaria, che guarda Porto Venere, in un palco a cielo aperto.

Questa seconda tappa del Festival Aria, che anima la costa ligure di Levante aprendosi a maggio con l’Andersen Festival, a Sestri Levanti, per chiudersi alle Cinque Terre, dal 9 al 12 agosto, presenta tanti e diversi modi di intervento artistico su un luogo pubblico. In un dialogo tra spazio e arte.

Aggirarsi per l’isola di Palmaria, che è raggiungibile grazie a [3] Piana del Terrizzo (detta “campo base”), per tutte le quattro sere dalle notte fonda, performance, narrazioni, spettacoli e musica: dalle gag del clown inglese Chris Lynam alle acrobazie dei kenioti Afro Jungle Jeegs, alla logica inconfutabile del buffone-filosofo Leo Bassi.

Del tutto unica, creata apposta e direttamente sulla Cava del Pozzale, una cava di marmo dismessa e normalmente non agibile, è la rappresentazione [4] site specific“, che prepara gli spettacoli con due settimane di residenza nei luoghi di esecuzione, inventando in gruppo.

Alla Fortezza del mare, ex batteria di Umberto I, sotto la direzione di Daniel Gulko, la compagnia di circo-teatro [5] Contrabbando, performance di teatro fisico, acrobatico, danza e musica che si sviluppa all’interno e all’esterno degli spazi del forte.

A testa in su il 14 luglio per la [6] “passeggiata” su un filo sospeso a trenta metri da terra, dal campanile di San Pietro a Portovenere (visibile anche dalla Palmaria), del funambolo francese Ramon Kelvink jr.

[7] Qui il programma completo di PalmAria Festival.

Da blog.panorama.it del 12/07/07

12/07/2007 21.36.05
 

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