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Stampa: Sul filo del circo a Torino

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Sul filo del circo

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Che Torino e la sua cintura avessero una vocazione artistica non era un mistero per nessuno. Lo è ancora meno per chi ha deciso di vedere gli spettacoli del Festival Internazionale di Circo Contemporaneo, dal titolo “Sul filo del circo”, in corso a Grugliasco al Parco Culturale Le Serre, è che si concluderà il prossimo quattro agosto.
La lunga rassegna, realizzata dal Comune di Grugliasco in collaborazione con di Cirko di Paolo Stratta, che ha la sua sede proprio nel cuore del parco Le Serre, è arrivata alla sua sesta edizione, confermando il successo degli anni passati che hanno visto il centro culturale della cittadina riempirsi di appassionati, o semplicemente di curiosi, accorsi da Torino e non per vedere artisti di calibro internazionale. Fiore all’occhiello di questa edizione David Larible, uno dei più grandi clown di quest’epoca. Insieme a lui si esibiranno i giovani allievi della Scuola di Cirko, ma anche molti altri ragazzi che hanno deciso di intraprendere questa carriera.

Del resto Torino, ormai da qualche anno, è diventata un punto di riferimento per quello che viene definito Circo Contemporaneo. Basta fare una passeggiata in centro per incontrare decine artisti di strada che mettono in gioco le loro attitudini per intrattenere i passanti, per un tempo che sia più o meno lungo, in veri e propri spettacoli di teatro.

Torino, vanta una tradizione importante in questo senso, tanto che negli anni sono sorte tutte una serie di istituzioni formative per quei giovani artisti che vogliono fare diventare la loro passione una vera e propria professione che li possa portare quanto più lontano possibile.

Le scuole più importanti in città sono tre. Tra queste di Cirko di Paolo Stratta, ma anche , scuola di formazione di arti circensi, di Matteo Lo Prete e University di Philip Radice, un artista americano arrivato in città negli anni ’80. Ognuno di tre questi centri offre una formazione diversa, ognuno ha fatto di Torino una delle città di riferimento in questo settore tanto da attirare studenti da tutta Italia, ma anche dal resto del mondo.

«La nascita di un fenomeno non avviene mai per caso — spiega Paolo Stratta, della Scuola di Cirko — infatti a Torino già nell’ottocento Leotar, l’ideatore del trapezio volante, fondava la prima scuola di circo. Di Torino era anche Alessandra Galante Garrone che ha fondato la scuola di teatro di Bologna con un corso italiano di circo contemporaneo».
L’istituto di Paolo Stratta esiste dal 2001, e lui tiene a precisare: «La nostra non è una semplice palestra per allenarsi, ma un vero corso professionale basato su un criterio riconosciuto. Chi esce da qui ha alte possibilità di essere assorbito dal mercato del lavoro». Le richieste di ammissione crescono di anno in anno, ma nei due tendoni colorati allestiti nel parco Le Serre, alla fine si allenano solo 12, 13 allievi per ognuno dei due anni del biennio di corsi.

Naturalmente si può contare molto sull’interscambio tra le diverse scuole infatti, continua sempre Paolo Stratta che è anche il direttore artistico del Festival internazionale di Circo Contemporaneo : «Sul territorio ci sono delle buone relazioni di base che si realizzano tramite un costante scambio tra gli allievi che studiano negli istituti presenti sul territorio».
Anche nasce nel 2002 come scuola di Formazione di arti circensi. Il legame tra la ginnastica e il circo è molto forte e Matteo Lo Prete lo fa presente parlando della struttura che gestisce alle spalle di Porta Nuova. Anche in questo caso allievi provenienti da tutto il mondo sostengono le selezioni per provare ad ottenere uno dei posti disponibili ogni anno. «Sia noi che la scuola di Paolo Stratta teniamo dei corsi preparativi nell’ambito della Fedec (Federazione internazionale di circo contemporaneo), che danno la possibilità ai nostri allievi di accedere alla formazione di livello superiore. Sette dei nostri corsisti sono stati selezionati, siamo molto orgogliosi di questo. Due di loro fanno parte dei tre italiani, gli unici, che sono stati ammessi alla prestigiosa scuola Canadese».

Insieme al direttore artistico Roberto Magro, Matteo Lo Prete ha l’idea di creare una compagnia di nuovo circo, che attualmente in Italia non esiste. Continua Lo Prete: «Per nessuno è una passeggiata, perché chi arriva qui non è abituato al ritmo di vita che imponiamo. Si parla di sei ore al giorno di allenamento che mettono a dura prova anche i ragazzi più volenterosi. Forse facciamo ancora poca teoria, ma è fondamentale comprendere fin da giovanissimi il rigore dell’allenamento tecnico e di quello artistico».

C’è da considerare un dato di fatto però: il circo contemporaneo nel 2007 parla francese, ma forse la svolta potrebbe arrivare proprio da questi istituti, perché finalmente, nella cultura italiana, si sta facendo avanti l’idea che anche quello dell’artista è un mestiere qualificato come tanti altri.
I problemi però non sono da poco, ce lo spiega Philip Radice, che ogni giorno tiene i suoi corsi alla Performing Arts University che ha la sua sede in via Carmagnola 12, tra corso Vercelli e corso Giulio Cesare: «Un giovane che vuole fare teatro deve poter formarsi in una struttura che sia quanto più completa possibile e che riesca e sviluppare le sue attitudini personali. Per questo ho deciso di importare il metodo americano secondo il quale ognuno può studiare le diverse arti e poi indirizzarsi verso una in particolare». Per Philip Radice quindi le collaborazioni con gli altri istituti disseminati sul territorio sono fondamentali. Lui insegna principalmente teatro, ma i suoi allievi volano, letteralmente, da un punto ad un altro della città per imparare le arti circensi, la musica, il ballo, il combattimento scenico.

La certezza per Radice è una: «Torino sta diventando sempre di più un punto di riferimento per allievi che accorrono da tutta Italia e che sanno che qui non si trovano solo strutture tradizionali, ma programmi eclettici». Ognuno arriva quindi in città con una valigia e un mondo di sogni, qualcuno riesce a sfondare, qualcuno no. Ma del resto, non è così per qualunque mestiere?

Mariangela Di Stefano

Da www.tifeoweb.it del 11/07/07

11/07/2007 22.37.27
 

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