L’arte invade le strade e le piazze di Pennabilli
di Tino Tizza
Per cinque giorni e cinque notti, Pennabilli, si è trasformata in capitale internazionale degli artisti di strada ospitando “Artisti in Piazza”, 50 compagnie e 200 artisti hanno animato vicoli e piazze di questo paesino marchigiano…
Per cinque giorni e cinque notti, Pennabilli, paesino sperduto tra le montagne marchigiane e toscane, si è trasformato in capitale internazionale degli artisti di strada. “Artisti in Piazza”, cosi si chiama la manifestazione, che ha radunato in questo paesino oltre 50 compagnie e 200 artisti, che si sono alternati con oltre 300 repliche per tutta la durata del festival, animando piazze, vicoli, strade, cortili e spiazzi del paese.
Noi siamo andati a seguire la serata principale, quella di sabato 2 giugno, e siamo rimasti piacevolmente impressionati di riscoprire questa forma d’arte, da alcuni considerata minore, ma che è tra le più genuine ed autentiche espressioni di creatività esistenti. Gli artisti, proveniente da ogni angolo del mondo, hanno animato Pennabili con le loro esibizioni che comprendevano generi artistici eterogenee tra loro. In giro per le strade abbiamo visto clown, statue viventi, cantastorie, giocolieri, burattini e burattinai, percussionisti, acrobati, improvvisazioni teatrali, illusionisti e maghi, ma anche tanta musica proveniente da ogni angolo della terra: flamenco, musica meccanica, folk, funk, musica fatta con bicchieri e chitarre, etnica, balcanica, fisarmonicisti, musica robotica e freakshow, musica sudamericana, street band. Ma non solo. A farla da protagonista è stata anche l’arte circense e teatrale, rappresentata nelle sue mille sfaccettature. Circo acrobatico, comico, commedia musicale e teatro comico. Impossibile fare i nomi di tutti gli artisti che si sono esibiti, per saperne di più basta collegarsi al sito di “Artisti in Piazza”, lì troverete nomi e informazioni di tutti i partecipanti di questa edizione.
Per non perdesi in questo sterminato macrocosmo artistico, l’organizzazione ha ben pensato di dotare i presenti di una piantina, con la leggenda con su indicati tutti i luoghi e gli orari delle varie esibizioni. Vent’uno piazzole numerate, dove si sono alternati oltre 300 repliche. Il risultato è stato un ordinato caos, dove tutti cercano tutti, un vagare alla ricerca delle esibizioni e amici persi tra i vicoletti di Pennabili. Tantissima gente dappertutto, una folla alla ricerca della bellezza dell’arte di strada. I partecipanti, poi, si sono trasformati in protagonisti quando gli artisti hanno invitato loro a aiutarli nelle esibizioni, e quando nelle piazze principali la musica popolare incoraggiava i presenti a ballare e divertirsi, nessuno si è tirati indietro. Tanti i ragazzi che per strada hanno improvvisato uno spettacolo, giochi di fuoco, bolas, tarbucche e djabee hanno animato anche quei vicoli che sul programma ufficiale non dovevano essere luogo di festa, ma a Pennabili, per cinque giorni tutto è stato arte.
Tutto questo è stato affiancato da altri eventi come il mercatino del solito e dell’insolito, dove l’artigianato artistico ha trovato il suo giusto spazio, la gabbia degli artisti, collettiva di fotografia, il “Tendales” un dipinto su tela che costeggiava le strade di Pennabili e guidava i presenti nel percorso. Bello anche il fine serata, quando gli artisti hanno finito le loro esibizioni l’attenzione si è spostata sulla musica. Affollatissima Piazza Montefletro per l’esibizione di Ruben Royo e del Pennabili Social club, che hanno distribuito musica sudamericana fino alle due del mattino.
Per chi era ancora in piedi e aveva ancora un po’ di forze, la nottata è continuata al Palacirco, dove dall’una di notte in poi si è ballato a ritmo di ska-jazz con gli inglesi Los Albertos. Alle 3 e mezzo, poi, il djset, fino alla sfinimento. Questa è stata l’undicesima edizione di “Artisti in Piazza” a Pennabilli, in provincia di Pesaro e Urbino, e vista l’ottima riuscita della manifestazione e la straordinaria partecipazione di pubblico, non ci resta che aspettare l’anno prossimo per tornare nei vicoli e nelle piazze di questo paesino, per vagare e perderci in mezzo all’arte in strada.
(da Girodivite)
05/06/2007 22.11.14
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